Insuperabile maestro di Frosinone
di Luigi Capogna
Si potrebbe dire che Felice Antonucci detto “Felicetto” faccia parte del paesaggio. Come la nuvoletta nei quadri o il sole nei disegni dei bambini. La sua università è stata la boxe con l’alto senso della misura e l’intuizione esatta delle valutazioni avendo esercitato, con ottimi risultati, la professione di imprenditore nel settore edile. E’ nato a Frosinone, il suo incontrastato regno, il 22.04.1936 e in questa realtà ebbe il merito già negli anni settanta di dare alla sua città una configurazione pugilistica operativa di grande rilievo allestendo fior di riunioni ad alto livello.
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Felice Antonucci con i suoi pugili a Genova
Nella società pugilistica chiamata Associazione Sportiva Frosinone Boxe, insegnò insieme all’indimenticato Donato Di Mauro le prime nozioni pugilistiche a tantissimi giovani dell’epoca.
Nel lontano 1979 accompagnò e diresse un gruppo di ragazzi ad affrontare un’agguerrita rappresentativa della Liguria. Giuliano Antonucci, Dheni Paris papà di Sven, Paolo Lucchetti, Maurizio Sorge e Dario Casalese si batterono con coraggio e tanta determinazione da riportare un risultato eclatante con ben quattro affermazioni e un pari, quello di Casalese.
Il vanto maggiore da maestro è stato l’aver impostato e seguito con successo la carriera dilettantistica del pluricampione Sven Paris portandolo alla conquista del campionato regionale e nazionale riservato ai novizi.
Già negli anni precedenti con la palestra “Boxe Ciociara” aveva plasmato e accompagnato all’angolo tantissimi pugili che oggi a loro volta insegnano nelle attrezzatissime palestre ciociare la nobile arte del pugilato come Giuseppe Capezzera, Raimondo Scala, Roberto Vitale, Giuseppe Tucciarone, Rocco Ferrante, Nando Barrale, Mario Pompili ecc. i quali oggi proseguono con eccellenti risultati la difficile attività di insegnanti dopo aver assimilato tutti i più reconditi segreti appresi proprio da Felicetto Antonucci che continua, con smisurato entusiasmo, la passione di una vita mettendosi a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.
Felicetto oggi è un pimpante ottantenne con un suo rilevante carisma come quando nel lontano 1958 si laureò campione italiano delle Forze Armate o quando l’anno successivo, sotto la guida dei maestri Federali Natalino Rea e Armando Poggi, si allenava ad Orvieto per i campionati italiani dell’Esercito insieme al grandissimo Nino Benvenuti che si preparava per le Olimpiadi di Roma del 1960.
Intorno alle tante storie dell’insuperabile maestro si riannodano i fili di diversi decenni con tante pezzi di un entusiasmante mosaico che potrebbero aprire altri lunghi racconti e sensazionali cronache di vita ancora troppo attiva per riportarla nel nebuloso mondo dei ricordi e averlo in ogni riunione tra di noi è emozione allo stato puro.
Fonte: Alfredo Bruno
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