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UN GIORNO COME OGGI, IL 6 MAGGIO DEL 1967

06/05/2018 - 12:23:34

 

 

Briscoe impone il pari a Monzon

di Priminao Michele Schiavone

La prima trasferta fuori dagli Stati Uniti di Bennie Briscoe avvenne a Buenos Aires, capitale dell’Argentina, dove il 6 maggio 1967 affrontò il campione nazionale dei pesi medi Carlos Monzon, prossimo a diventare possessore della cintura sudamericana e futuro deternore imbattuto della corona mondiale. Il match tra il campione argentino e il nordamericano giunse al limite delle 10 riprese, come da programma, conclusesi con il risultato di parità. Briscoe tornò a esibirsi a Buenos Aires cinque anni dopo, l’11 novembre 1972, ancora contro Monzon, nel tentativo di spodestare l’argentino dal trono mondiale dei pesi medi, ma il risultato deciso al termine dei 15 tempi fu propizio al sudamericano. Brisoce, nato l’8 febbraio 1943 nella città di Augusta, Stato di Georgia, si affermò come pugile a Philadelphia, Pennsylvania, dove debuttò a torso nudo il 10 settembre 1962 dopo aver compilato un record con la maglietta di 73 incontri (70-3-0). Come professionista vinse il suo primo titolo il 9 marzo 1964, abbattendo nel primo round Charley Scott e impossessandosi della cintura di Pennsylvania dei pesi welter. Briscoe macchiò per la prima volta il record nel 1965 per mani di Percy Manning, sul quale vantava un successo prima del limite; dopo due facili vittorie cedette a Tito Marshall e Stanley Hayward. L’anno seguente affrontò due volte L.C. Lewis, riportando un no-contest ed una vittoria, prima di trionfare anzitempo su George Benton. Tornò a perdere nel 1967 dinanzi al cubano Luis Manuel Rodriguez, poi impattò con Monzon, registro altri risultati positivi grazie alla sua potenza per poi soccombere nuovamente contro Luis Manuel Rodriguez. Aprì l’anno successivo a Parigi dove venne squalificato di fronte al francese Yoland Leveque. Dopo le affermazioni contro Gene Bryant e il portoricano Jose Monon Gonzalez venne superato a San Juan di Portorico dal venezuelano Vicente Rondon, in seguito campione mondiale WBA mediomassimi. Concluse la stagione con due attestazioni nei confronti del cubano Pedro Miranda a San Juan di Portorico e di Charley Austin. Iniziò il 1969 nella capitale portoricana con un trionfo anzitempo sul venezuelano Vicente Rondon ma dovette cedere al brasiliano Juarez De Lima. Riaffermò la superiorità contro Jose Monon Gonzalez, Percy Manning e Tito Marshall, ma rimase sconfitto da Joe Shaw, sul quale si affermò prima del limite nella rivincita dell’anno seguente, quando iniziò una serie impressionante di risultati sbrigativi, alcuni dei quali imposti a Eddie Owens, Harold Richardson, Tom Bethea, Carlos Marks, il suo vincitore Juarez De Lima, nuovamente Charley Austin e il messicano Rafael Gutierrez. La sfilza positiva venne interrotta dal portoricano Luis Vinales – noto in Italia per aver affrontato due volte Germano Valsecchi, Mario Almanzo e Roberto Benacquista – che venne superato anch’egli anzitempo nella rivincita. Dopo il fallito tentativo di vincere il titolo mondiale, nel 1973 Briscoe tornò al successo mettendo in fila l’argentino Carlos Alberto Salinas e Art Hernandez, contro il quale conquistò la cintura NABF dei pesi medi, titolo che difese positivamente contro Billy Douglas, ma che cedette al colombiano Rodrigo Valdez sul ring di Noumea, in Nuova Caledonia. Seguirono i successi sull’argentino Ruben Arocha, il connazionale Willie Warren e l’australiano Tony Mundine a Parigi, che lo guidarono verso la sua seconda sfida iridata. Il 25 maggio 1974 a Monte Carlo, nel Principato di Monaco, si trovò di fronte nuovamente al colombiano Rodrigo Valdez nel confronto valevole per il vacante campionato mondiale WBC dei pesi medi, fetta di titolo sottratta al dominio di Monzon, ma sfruttò malamente l’occasione finendo sconfitto alla settima tornata, per la prima e unica volta anzitempo. Tornò sul ring in ottobre trovando disco rosso dinanzi a Emile Griffith. Nel 1975 continuò a esibirsi senza subire sconfitte: vinse con Lenny Harden, pareggiò con Vinnie Curto, trionfò contro Stanley Hayward e Eddie Mustafa Muhammad, futuro campione mondiale WBA mediomassimi, impattò con Eugene Hart, che fulminò nel 1976, anno in cui tenne il record immune da disfatte, con i successi su Jose Martin Flores ed Emetrio Villanueva, oltre ai verdetti di parità con Emile Griffith e Willie Warren, rispettivamente a Monte Carlo, Monaco, e Nizza, in Francia. Attraversò anche il 1977 con affermazioni su Karl Vinson, il francese Jean Mateo a Parigi e Sammy Barr, fino a concludere la stagione sul ring di Campione d'Italia, in un match valevole per il vacante campionato mondiale assoluto dei pesi medi, dopo l’abbandono dell’attività da parte di Monzon: il 5 novembre 1977 si trovò tra le corde per la terza volta il colombiano Rodrigo Valdez, al quale dovette cedere ai punti dopo 15 riprese. Ber Briscoe fu la sua terza e ultima chance mondiale. Continuò a calcare il ring fino al 15 dicembre 1982, affrontando gli avversari di turno sempre con il suo spirito combattivo, alternando trionfi e insuccessi. Nello scorcio di fine carriera vantarono vittorie su di lui i futuri campioni del mondo Vito Antuofermo e Marvin Hagler, David Love, Clement Tshinza in Belgio, Richie Bennett, sul quale si prese la rivincita, Vinnie Curto, il già battuto Nick Ortiz, Ralph Hollett in Canada e Jimmie Sykes; si affermò invece su Tony Chiaverini, Bob Patterson, Nick Ortiz, Joe Barrientes e Teddy Mann, Richie Bennett, Rick Noggle e Norberto Sabater. Lasciò la boxe con il record colmo di 96 combattimenti: 66-24-5-1 nc.

Primiano Michele Schiavone