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CAMPIONI DEL MONDO DI ORIGINE ITALIANA, JOEY GIARDELLO

20/05/2018 - 15:41:20

 

Al secolo Carmine Orlando Tilelli

di  Pietro Anselmi  e  Vincenzo Belfiore

La vicenda sportiva ed umana di Carmine Orlando Tilelli, nato a Brooklyn il 16 luglio 1930 da padre calabrese e da madre napoletana, ricalca in qualche modo quella di Rocky Graziano. Per entrambi la boxe fu determinante perché le loro vite non prendessero una brutta piega. Anche per lui si aprirono ben presto le porte del carcere e, per fortuna, anche quelle della palestra. A diciotto anni era già un pugile professionista. Gli occorsero quasi quattro anni  prima di fare capolino nelle classifiche mondiali. Nel 1954 un brutto fatto sembrò buttare all’aria tante buone aspettative: prese parte ad una rapina ad un distributore di benzina. Finì in carcere dove rimase un anno prima di uscire per buona condotta. Promise a se stesso che non avrebbe più avuto a che fare con la giustizia. Mantenne la parola e da quel momento la boxe fu al centro di ogni suo interesse. Rincominciò a frequentare la palestra e a scalare le classifiche dei pesi medi. Dopo un primo fallito assalto al titolo N.B.A. detenuto da Gene Fullmer, il match fini in parità, riuscì a strappare il titolo più importante al grande Dick Tiger. Il 7 Dicembre 1963, alla Convention Hall di Atlantic City, Giardiello con il suo stile fatto di grande mobilità e con un sapiente uso del jab riuscì ad imbrigliare l’avversario ed a vincere meritatamente l’incontro. Difese la corona dei pesi medi contro Rubin “Hurricane” Carter, ma  l’anno dopo, nell’incontro  di rivincita con Dick Tiger, malgrado l’incitamento del numeroso pubblico presente, non seppe ripetere l’impresa. Aveva ormai trentacinque anni ed era fortemente logorato da una pesante carriera protrattasi per quasi un ventennio.