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NDIAYE SALE IN CATTEDRA, ABIS RIMANE TRA I BANCHI

27/05/2012 - 11.10.10

 

Ndiaye rimane campione dell’Unione europea, Abis costretto a cedere la cintura

Nella serata di Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari, il programma professionistico imperniato sulle due sfide per il campionato dell’Unione europea, dei pesi supermedi e dei pesi welter, entrambe volontarie, ha avuto due risultati opposti.

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Mouhamed Ali Ndiaye

Nella categoria più pesante, il toscano di origine senegalese Mouhamed Ali Ndiaye ha messo in mostra tutta la sua classe di fronte al volenteroso spagnolo Jose Maria Guerrero fino a costringerlo al gesto della rinuncia.

Il 32enne Ndiaye, impegnato nella prima difesa della cintura EU delle 168 libbre da quando l’ha conquistata contro il campione italiano della categoria Andrea Di Luisa, ha costretto l’iberico ad abbandonare dopo nove riprese.

Il dominio dell’italo-senegale è stato costante, alimentato da una buona scelta di tempo, sostenuta da guizzi improvvisi con colpi di buona fattura che hanno fatto la differenza in tutte le fasi del match. Anche quando Guerrero ha cercato di contrastare il passo imprimendo un’accellerazione al suo incedere, la differenza espressa dal campione in carica è apparsa evidente.
 
L’atterramento imposto allo sfidante con un preciso montante alla zona epatica dello spagnolo è stato il coronamento di una egemonia quasi centellinata, imposta per differenza di classe, ma non forzata, alla ricerca spasmodica del colpo risolutore.
 
Il risultato del confronto a favore di Ndiaye si realizzava in modo naturale. A tratti appariva monocorde il suo lavoro di attacco, compiuto con eleganza misto a potenza, accompagnato da un percettibile fair play che rispettava il comportamento perseverante del suo avversario.
 
Il viso di Guerrero, più volte controllato dal medico di servizio su invito dell’arbitro, raccontava, ripresa dopo ripresa, tutte le sofferenze sopportate ad opera delle veloci botte che gli piombavano contro.
Dopo nove riprese il buon senso degli spagnoli ha prevalso sull’inutile stoicismo.
Ndiaye ha portato le vittorie a quota 22 (13 prima del limite) contro 1 sconfitta.
Il 35enne Guerrero ha scritto sul suo palmares l’insuccesso numero 4 a fronte di 29 trionfi (11 anzitempo) ed 1 pareggio.
 
Nella divisione dei pesi welter il locale Luciano Abis ha fallito il tentativo di riscattare la sconfitta subita contro Rafal Jackiewicz nel febbraio 2009.
Nel primo match il polacco era campione d’Europa e difendeva, nella sua terra, la sua cintura in modo facoltativo. Il match finì ai punti dopo 12 riprese a favore del locale.
Questa volta, anche per una difesa spontanea, ma per un’area continentale ridotta, quella dell’Unione europea, il risultato finale non è arrivato al limite delle 12 tornate ma si è materializzato nel settimo round.
Dopo sei riprese condotte con un tema tattico speculare, fondato sull’uso del sinistro lungo portato come apripista per azioni più redditizie, l’epilogo del match si è consumato in pochi secondi nella frazione successiva.
Il 35enne Jackiewicz ha conservato la guardia alta a protezione del viso ed ha doppiato con regolarità il jab sinistro. Il suo destro ha trovato molto spazio nella guardia dell’italiano, dedito ad azioni di defaticamento che lo hanno portato ad abbassare incautamente le mani. Abis lo faceva allontanandosi dall’area di azione avversaria, ma il polacco si spostava rapidamente in avanti per incalzare.
Con il passare dei minuti il sinistro del sardo appariva “telefonato” e permetteva al suo avversario la puntuale replica con il destro lungo.
L’assiduo, composto e continuato lavoro del polacco ha eroso la resistena dell’italiano fino al tracollo nel settimo tempo. Abis è caduto due volte ed è apparso demotivato di fronte al conteggio del referee. Dopo il secondo intervento arbitrale è volato nel quadrato l’asciugamani lanciato dall’angolo dell’italiano in segno di resa.
Peccato per Abis, 33 anni in luglio, che avrebbe potuto avere la chance al campionato EBU posseduto da Bundu (con il quale ha diviso un risultato di parità tecnica) passando attraverso una difesa volontaria meno avventurosa.
Jackiewicz, al suo terzo viaggio in Italia, ha riportato la prima vittoria. In precedenza si era misurato con Antonio Lauri e con Giammario Grassellini, contro i quali aveva rimediato sconfitte ai punti.
Ma da allora il suo rendimento è cambiato moltissimo, diventando nel frattempo campione d’Europa e vincendo la semifinale IBF. Solo Jan Zaveck (verdetto ai punti con verdetto a maggioranza) e Kell Brook (sconfitta per arresto del combattimento nel sesto round) lo hanno ridimensionato nell’area del vecchio continente.
Abis ha ceduto lo scetto dell’Unione europea ed ha conosciuto il suo terzo rovescio da professionista contro 32 trionfi (15 anzitempo) ed 1 pareggio.
Il nuovo campione dell’Unione europea Jackiewicz ha migliorato il suo record scrivendo il successo numero 41 (21 prima del limite) a fronte di 10 sconfitte ed 1 risultato di parità.
 
I due combattimenti per il titolo sono stato preceduti dal felice ritorno sul ring del peso mosca Andrea Sarritzu.
Il 36enne sardo è tornato alla vittoria dopo il fallito tentativo di conquistare la cintura IBF della sua categoria. Per l’occasione ha affrontato l’ungherese David Kanalas ed ha fatto bella figura contro il più pesante avversario. Sarritzu si è imposto per knockout tecnico nel quarto round.
 
 Primiano Michele Schiavone