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ABATANGELO NUOVO CAMPIONE ITALIANO MEDIOMASSIMI
01/06/2013 - 10.31.31
Stefano Abatangelo è il nuovo campionedi Alfredo Bruno In un Palazzetto gremito, a Rivarolo Canavese, termina, sia pure momentaneamente, la corsa di [Emanuele Barletta] da campione italiano dei mediomassimi. Il pugile di Alberto Chiavarini alla settima ripresa ha detto basta ed ha abbandonato, un po’ a sorpresa. Un gesto di sconforto a cui ha fatto da contraltare la gioia sfrenata di [Stefano Abatangelo] e il suo angolo. Sono situazioni che nel pugilato diventano quasi di prammatica dove gli opposti s’incrociano: vincitori e vinti, campioni e sfidanti, entusiasmo e amarezza. Sembra facile e scontato dire è la legge del ring. Barletta è salito sul ring piemontese abbastanza sicuro e dimostrava fin dalle prime battute la sua strategia basata su uno schematico uno-due per poi trattenere l’aggressività di Abatangelo. Le prime due riprese sembrano dargli ragione, anche se la testa di Abatangelo diventa un’arma pericolosa impropria, soprattutto a causa dei cm. di altezza che l’allievo di Dino Orso regala al campione.
![]() Stefano Abatangelo è il nuovo campione e bisogna dirlo meritatamente, certo deve disciplinare il suo modo di combattere. Fisicamente è molto forte e la cura di Dino Orso è servita a dare fiducia nei suoi mezzi. Il piemontese è orgoglioso di aver conquistato il titolo contro, a suo giudizio, un vero campione. Non si parla ancora d’Europa, deve maturare, un passo alla volta diventa il leit motiv. Si vedrà strada facendo e a chiudere l’intervista ci pensa Dino Orso: “Stefano non è un talentuoso, deve lavorare molto sulla condizione fisica”.
La serata, perfettamente organizzata da Mario Loreni, si è avvalsa di un buon contorno dove ha tenuto banco il match di supermedi tra l’imbattuto [Alessandro Murgia] e [Alessio Furlan]. 25 anni il primo, 36 il secondo, che alterna la sua attività come pugile e uomo d’angolo. Murgia nel complesso è piaciuto soprattutto quando parte con serie, quasi sempre a bersaglio, ma forse pecca d’ingenuità quando da modo di reagire a viso aperto ad un avversario che tiene fede al suo nome di “Guerriero di Rocca Canavese”. Sono sei riprese durissime, senza un attimo di respiro. Murgia scarica una maggiore quantità di colpi, ma quelli di Furlan sembrano fare più male, come si dimostra nella seconda parte del sesto round che sembrava essere dominato dal sardo. Il verdetto di vittoria con giudizio unanime veniva assegnato a un Furlan, quasi incredulo, per Murgia è arrivata invece la prima sconfitta, ma un’esperienza in più da immagazzinare. Le doti ci sono, c’è da rivedere qualcosa soprattutto in fase difensiva. Era la volta poi dei medi [Kristian Camino] e [Alex Zerbini], due outsider che hanno offerto un buono spettacolo con capovolgimenti di fronte. La maggiore potenza di Camino si è fatta sentire costringendo il suo avversario ad ascoltare due conteggi determinanti per la vittoria. Negli altri incontri il leggero [Francesco Acatullo] superava ai punti [Dario Morano], mentre il medio [Gheorghe Sabau] metteva in luce tutta la sua potenza liquidando in due riprese il romeno [Valerica Adochitei].
Nella foto (lasentinella.gelocal.it): Emanuele Barletta e Stefano Abatangelo ritratti dopo il peso
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