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COCCO RIPRENDE LA CINTURA ITALIANA

05/10/2013 - 11.42.16

 

 

Secondo titolo, verdetto diviso in 10 riprese

Santa Margherita Ligure, Genova, 4 ottobre 2013 – Il Palazzetto dello Sport del noto comune della Riviera di levante ha ospitato la sfida valevole per il vacante campionato italiano professionisti dei pesi supermedi. A contendersi la cintura si sono dati appuntamento due piemontesi, [Roberto Cocco] di Torino ed [Alessio Furlan] giunto dalla provincia torinese, precisamente da Rocca Canavese.
Il risultato finale, deciso ai punti al termine di 10 riprese, ha dato ragione al primo con un verdetto diviso: due cartellini per Cocco con 97-93e 96-94, uno per Furlan con 97-93.
 
Alessio Furlan, l'arbitro Luigi Boscarelli e Roberto Cocco con la cintura di campione italiano
 
Il vincitore, in procinto di battersi a Londra nella stessa data con l’inglese Mark Heffron, ha rinunciato alla trasferta britannica quando è stato chiamato in extremis a combattere per il titolo vacante. La defezione del campione Massimiliano Buccheri, che aveva tolto la cintura nazionale a Cocco nel match svoltosi a Roma lo scorso giugno, ha indotto gli organizzatori a trovare un degno e preparato avversario da opporre allo sfidante Furlan, per un titolo che la Federazione italiana aveva ritenuto di dichiarare vacante.
Il 36enne Cocco ha ricalcato l’esperienza dell’anno scorso, in tempi più stretti ma ugualmente efficace, quando aveva conquistato la cintura vacante a spese di Matteo Rossi, sul ring della sua città, dopo una chiamata inaspettata per la forzata rinuncia di Luciano Lombardi che sostituita l’indisposto Giuseppe Brischetto.
Ieri sera il torinese, campione anche di kickboxing, Thai Boxe e K1, si è presentato in condizioni fisiche eccellenti dinanzi ad un avversario preparato in modo impeccabile per una sfida ritenuta crocevia di due carriere iniziate diversamente. Furlan, 36 anni compiuti, ha aperto la carriera professionistica nel 2001 come peso superwelter ed ha conquistato la cintura nazionale di quella categoria di peso. Alcuni anno dopo è passato a militare nella divisione dei supermedi. Poi ha abbandonato l’attività a metà del 2010 per ritornare sul ring lo scorso febbraio, guadagnandosi una chance tricolore. Cocco, impegnato anche nella altre discipline da combattimento, ha abbandonato la maglietta nell’ottobre del 2006 ed ha combattuto con i migliori italiani e dell’Europa centrale, tra i supermedi e mediomassimi, senza ottenere successi. La svolta dell’anno passato contro Rossi gli ha dato una nuova identità ed una carica agonistica che sa disciplinare con risultati lusinghieri.
Il più alto Cocco, kg 76.100, ha iniziato muovendosi all’indietro sotto l’incalzare di Furlan, kg 76.100, scagliando il sinistro di sbarramento. Il torinese ha continuato usando molto il montante destro mirato al volto ed al tronco. Furlan ha continuato ad avanzare con la guardia alta sparando colpi di tanto in tanto.
Il secondo round è stato condotto con le stesse tematiche: attacchi con l’uno-due di Cocco, inframmezzati da fraseggi con uppercut destri al corpo, dinanzi all’incalzare di Furlan che ha insistito nella seconda parte con maggiore determinazione.
Furlan è partito all’arrembaggio nella terza frazione imprimendo ritmo al confronto. Cocco non è rimasto inattivo ed ha scagliato i suoi colpi di sbarramento impreziositi dal montante destro portato con precisione. Furlan, nonostante l’imprecisione dei suoi larghi ganci al capo, ha continuato ad alimentare le azioni offensive.
Quarta ripresa improntata ancora sulla ricerca da parte di Furlan della corta distanza. La sua guardia alta e raccolta lo ha messo al riparo dai colpi lunghi dell’avversario. Furlan ha insistito nella tattica di attacco con combinazioni al tronco. Cocco ha preferito sottrarsi alla corta distanza scagliando il  montante destro.
Nella quinta frazione Furlan ha imposto gli scambi sulle corde. Cocco dopo una fase interlocutoria ha ripreso a muoversi all’indietro azionando l’uno-due al viso ed i colpi larghi al tronco. Furlan non si è peso d’animo continuando ad andare avanti. Sul finire Cocco ha guadagnato il centro del ring costringendo l’avversario in ritirata.
Anche la sesta ripresa si è svolta all’insegna degli attacchi di Furlan che hanno costretto Cocco a rimediare sulle corde. In quei frangenti Furlan ha trovato lo spirito per imporre il suo pugilato.
Nel settimo round Cocco ha ripreso ad usare le gambe per portarsi fuori della traiettoria di Furlan. Non sempre il torinese è riuscito ad eludere i colpi del suo avversario che ha continuato ad avanzare con la guardia a testuggine. Quando Cocco si è trovato chiuso nell’angolo l’azione martellante di Furlan è apparsa copiosa con colpi scagliati al capo ed al tronco.
Cocco ha saputo trovare la misura nell’avvio dell’ottavo tempo. I suoi spostamenti all’indietro e l’uso propizio delle mani hanno mandato spesso a vuoto l’avversario. Furlan non è riuscito a mettere a segno colpi efficaci ed ha permesso a Cocco di esprimere il meglio della sua boxe, anche in guardia destra.
Cocco ha trovato nuove energie nel corso della nona frazione. Ha continuato ad indietreggiare sotto l’incalzare dell’avversario ma lo ha fatto sempre usando i pugni per contrastare le intenzioni opposte.
Furlan non ha desistito un secondo nemmeno nella decima ed ultima ripresa. Sempre in avanti per cercare di scaricare le sue bordate a corta distanza. Cocco ha saputo usare la retromarcia per evitare la scontro ravvicinato. Quando lo spazio si è ristretto è venuto fuori il temperamento di Furlan anche se Cocco è stato sempre presente alle azioni.
Cocco,13-10-1 (5), ha saputo mettere in gioco una migliore mobilità, di gambe e di braccia, per contenere l’irruenza di Furlan, 27-17-5 (9). Il confronto è stato caratterizzato dalla tattica del torinese, capace di colpire e spostarsi per evitare gli attacchi impenitenti di Furlan. Questi ha affidato la strategia offensiva alla potenza dei colpi, in particolar modo ai ganci larghi come fanno tutti gli aggressori. L’infiammato combattimento è proseguito fino al suono dell’ultima campana, quando i due avversari hanno saputo ritrovare, abbracciati, la bonaccia necessaria per assistere alla proclamazione del verdetto.
 
Il programma professionistico è stato corroborato da tre confronti tra italiani.
Al limite dei mediomassimi [Maurizio Lovaglio], 14-9-0 (8), ha saputo tenere a freno il più giovane [Fabrizio Leone], 6-2-0 (5), tagliando il traguardo delle 6 riprese da vincitore. Sul finire della terza ripresa Lovaglio è caduto per effetto di un corto gancio destro alla tempia. Il più alto torinese ha rimesso ordine dal quarto tempo in avanti.
Sulla stessa distanza l’esperto superwelter [Ciro Ciano], 8-10-4 (1), ha regolato [Kristian Camino], 2-2-0.
Al limite dei leggeri [Francesco Acatullo], 3-1-0 (1), si è imposto nel terzo round a [Salvatore Costarelli], 7-6-0 (2), per arresto del combattimento. Il più basso ed attaccante Costarelli è caduto durante la seconda ripresa, è stato contato una seconda volta in piedi ed è stato fermato dall’arbitro nella frazione seguente mentre subiva chiuso in un angolo.
 
Primiano Michele Schiavone