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PERRULLI VINCE IL XX TROFEO ROCKY MARCIANO

25/12/2013 - 9.11.19

 

 

Perrulli vince il XX trofeo Rocky Marciano a Cinisello Balsamo

Il maestro Biagio Pierri, nato a Carosino (Taranto), fondatore del gym e scopritore di Roberto Cammarelle, lancia il neo campione italiano youth, che pensa al professionismo.

di Giuliano Orlando

MILANO. Se non ci fossero dovremmo inventarli. Per la boxe, i soggetti come [Biagio Pierri] (fotografato nei panni di tecnico) sono una ricchezza che non ha prezzo. Il virus lo colpì in età giovanile, a Carosino nelle Murge, provincia di Taranto. Per diventare pugile importante aspettò di salire al Nord, in quel di Cinisello Balsamo, un passo da Milano, che negli anni ’60 e ’70 era una specie di succursale meridionale, trasferita al Nord. I pugliesi in particolare si tuffarono in questo antico borgo del milanese e da buone formichine seminarono il futuro per i figli. Biagio, è anche il nome del protettore di Carosino, nota per la produzione del vino e dal 1974, per aver dato i natali al campione italiano superpiuma professionisti, unico ad aver raggiunto tale vetta. L’allora ragazzino, pugilisticamente è nato a Cinisello, nella palestra voluta da Diego Crippa, personaggio straordinario per aver aiutato un mare di ragazzi in difficoltà, una specie di grande papà che non diceva mai di no. Finito il periodo agonistico, il nostro protagonista, vigile urbano, fonda la palestra intitolata a Rocky Marciano nel 1986, sulle orme dell’APPI del compianto Crippa. Che fosse un tenace lo hanno dimostrato i fatti e i risultati. Nella sua palestra è nato e cresciuto [Roberto Cammarelle] (nella foto in basso), un gigante dalla faccia pulita, che nel tempo ha dimostrato di essere un campionissimo dentro e fuori dal ring, al di sopra dei trionfi olimpici e mondiali. E la sua storia non è ancora finita, visto che quest’anno a 33 primavere, ha raccolto il bronzo mondiale. Lungi dall’accontentarsi, Pierri ha sempre lavorato per trovare il successore di Roberto, uno capace di raccogliere il testimone.
Non possiamo anticipare il futuro, ma Donatello Perrulli, casualmente figlio del presidente della società, sembra intenzionato a seguirne le orme. Il giovanotto, classe 1995, dopo l’argento 2012 ai nazionali youth, ha centrato il bersaglio pieno e in occasione del XX Trofeo Rocky Marciano, inventato da Pierri, ha giustamente conquistato la coppa messa in palio. L’ultimo sigillo di un anno che lo ha visto protagonista in azzurro, prendendo parte agli europei di settore e altre trasferte in azzurro. L’evento allestito al Palasport Allende, dove si trova anche la palestra, frequentata da tanti ragazzi, in continua crescita, ha offerto un pomeriggio di sano spettacolo sportivo. A bordo ring, il vice sindaco Luca Ghezzi e il presidente comunale Andrea Ronchi, delegati alla premiazione dei vincitori del Trofeo. La designazione, dopo gli otto incontri in programma, nessuno deludente, anche se è mancato l’avversario di Rizza, il baby della Rocky Marciano che quest’anno ha vinto il titolo lombardo jr. un peperino che fa sempre spettacolo. Gli altri quattro della società organizzatrice hanno tutti vinto. Di strettissima misura Buccelè, altro jr. di belle speranze, di 57 kg.  impegnato dall’ottimo Ducoli della Caloi Boxe nella bergamasca, studente del liceo scientifico con ottimi risultati, portato in palestra dalla mamma Babara, che ringrazia, autore di un bel finale che ha messo in pericolo la superiorità iniziale di Buccelè. Nettissima quella del leggero Essoltani su Palumbo (Magenta). Il marocchino di 23 anni, è ormai un esperto e qualche volta si lascia andare a furbate inutili, forse per dimostrare di essere bravo. Atteggiamento controproducente. L’avversario Palumbo, con la mamma che lo ha incoraggiato, è ancora troppo inesperto, pur se bene impostato, per cui le reazioni risultano sporadiche anche se ha dimostrato solidità. Nota di cronaca: appena finito di combattere Palumbo è partito per Arona dove fa il pizzaiolo. Nei medi, il giovane Ghisolfi ha la meglio sul longilineo Minorini (Segrate), troppo indeciso per due round. Quando ha rotto l’incantesimo, ha dimostrato di saperci fare. Peccato si sia svegliato a tempo scaduto o quasi. Ghisolfi, buon fisico e qualche spunto discreto, ma troppo spesso gli attacchi erano fuori tempo e senza equilibrio sulle gambe e sul tronco.
 
Donatello Perrulli vincitore del match e del XX Trofeo Rocky Marciano
 
Donatello Perrulli, dopo la vittoria agli assoluti youth a Trevi nei superleggeri, tornava a combattere nella nuova veste da elite,. Avversario il pavese Vanzillotta, costretto a limitare i danni, di fronte ad un rivale troppo bravo per il suo attuale rendimento. Perrulli ha confermato qualità superiori alla media, affinabili col tempo per essere un numero uno. Dopo il match ha ipotizzato un possibile passaggio al professionismo: “Ho 18 anni e già un buon numero di incontri alle spalle. Nel 2014 spero di svolgere buon attività, per incrementare l’esperienza, necessaria per restare in vetta anche negli elite. Confesso di essere attratto dal professionismo. Che è il punto d’arrivo di ogni pugile. Non ha senso fare il salto a 28-30 anni. O inizi giovane e capisci cosa ti può riservare il futuro, diversamente traccheggiare nella mediocrità non è nella mia filosofia”. Nei 75 kg. il mancino Ciglione della Boxe Francis, fisico compatto e buona continuità offensiva superava chiaramente Milo di Rozzano, mai in gara, passivo e quasi rassegnato. Il leggero jr. Sabau (Magenta), 16 anni, romeno di Timisoara, seguito da papà Petre, in passato dilettante di ottima qualità, in attesa di nazionalizzazione, ha superato un buon Bulla (Bollate), al quale manca la continuità offensiva, pur avendo ottime basi. Nei welter l’albanese Halimi, si impone di misura sul magentino Di Pace che gli ha dato filo da torcere fino al termine, pagando una minore esplosività nei colpi. Una rivincita ci può stare. Infine, la sfida nei 56 kg. tra Gangi (Master) e Quadri (Segrate). Due guerrieri che hanno impostato il confronto a corta distanza, senza un attimo di tregua. Incontro da applausi, con alterni vantaggi. Il pari li ha giustamente premiati. Meritandosi a loro volta a pari merito, il podio dietro a Perrulli, per il Trofeo Marciano. Emblematico Quadri, giovane aspirante cuoco: “Ho 18 anni, mi piace il confronto e sul ring riesco ad esprimere il meglio. Sono piuttosto chiuso di carattere e la boxe mi aiuta migliorare nel rapporto con gli altri. Uscendo dai miei silenzi”. Non serve un commento.
 
Giuliano Orlando