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VALENTINA LOFFREDI, ESEMPIO DI PUGILATO GIOVANILE

27/02/2014 - 13.02.00

 

 

Partecipa ai primi criterium regionali

di Augusto Lidano

Loffredi Valentina classe 2002. Approda al pugilato giovanile tramite il progetto SPES “scherma pugilistica educativa scolastica” avviato presso alcuni istituti comprensivi del capoluogo pontino tra i quali l’istituto comprensivo Aldo Manuzio di Latina Scalo, divenuto questo centro sperimentate di sport e psicologia applicata in contesto di sviluppo.
Giovanissima, partecipa a livello locale ai primi criterium regionali indetti dalla Dubla Boxe e dalla Laima Team, gare ufficiale queste della federazione pugilistica italiana, primeggiando nella categoria dei cucciolo, poi dei cangurino fino ad arrivare alla categoria dei canguro.
Nel 2010 insieme ad altri 5 atleti, viene convocata per graduatoria di merito a far parte della rappresentativa regionale laziale che parteciperà nel 2010 alle fasi nazionale di Attigliano Terni, nel 2011 alle fasi nazionali di Vico del Gargano a Foggia, nel 2012 a Galliate e infine nel 2013 a Livorno.
In tutti e quattro gli anni, si piazza nella classifica nazionale generale composta da soli ragazzi tra i primi 5 posti, divenendo cosi orgoglio non solo della rappresentativa regionale, ma della Dubla Boxe 2005 (oggi Boxe Group 2005), società pugilistica di cui veste i colori.

Questa piccola campionessa di altri tempi, seguita ora dal più giovanissimo fratellino Massimo che ha già partecipato a due criterium nazionali, allo studio scolastico di cui la mamma ed il papà sono orgogliosi alterna allenamenti oltre di pugilato anche di nuoto sincronizzato svolti con il tecnico Olinka Russo, presso la Piscina Going di Maurizio Palombo a Sermoneta.
Oggi Valentina è vanto non solo del pugilato giovanile locale ma dello sport in generale e non poteva restare in sordina il suo compito di italiano che le chiedeva qual è l’oggetto che più la rappresenta e che restituiamo a mo di intervista di una promettente atleta che attraverso il suo scritto e la semplicità delle sue parole, colora di una veste quanto più psicologica uno sport che per la Boxe Group 2005 e non solo è diventato strumento in funzione del benessere psicofisico del giovane.
 
Qual è l’oggetto che ti rappresenta dippiù?
<< il guantone di boxe è l’oggetto che mi rappresenta: ogni volta che tiro un pugno al sacco mi libero di tutti i miei pensieri e le mie paure. Mi sento libera carica di energia. Non penso al altre cose, mi concentro solo su quello. Ogni volta che tiro un pugno i miei pensieri negativi si spargono nell’aria e sono più forte e coraggiosa>>.