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FREZZA PREVALE SU MAZZONI, TORTI CONTRO GENTILI

05/04/2014 - 11.43.41

 

 

Frezza nuovo campione WBC Mediterraneo

Pavia, 4 aprile 2014 – Il titolare italiano dei pesi welter Giancarlo Frezza ha conquistato un altro trofeo da mettere in vetrina. Al termine di 12 riprese combattute con il toscano Giacomo Mazzoni il locale campione ha vestito la vacante cintura WBC Mediterraneo della categoria. La direzione del confronto condotta dall’arbitro romano Massimo Barrovecchio ha rilevato alcune irregolarità nella condotta dei due contendenti, sanzionati con reiterate ammonizioni, sfociati opportunamente in  richiami ufficiali: due comminati a Mazzoni, uno a Frezza. Il risultato finale è stato deciso all’unanimità dai tre giudici con rispettabile margine.

Una fase del confronto Frezza-Mazzoni

Il più alto Mazzoni, kg 66.200, non è riuscito a trovare la giusta misura contro l’atticciato Frezza, kg 66.500. Il toscano non saputo usare a dovere le sue lunghe leve per rintuzzare gli attacchi del pavese. Le opposte intenzioni dei due pugili si spegnevano in fasi di clinch che facevano scadere il tono del confronto. Le azioni alimentate dal campione italiano, proteso in avanti, non trovavano sfogo per la riluttanza dell’avversario agli scambi. Il pugilato del pavese, improntato agli attacchi, si attenuava dinanzi al comportamento difensivo dell’oppositore. A quel punto Frezza non riusciva ad alimentare il match non avendo più spazi per colpire con efficacia. Il fiorentino non riuscendo a colpire nelle fasi di avvicinamento condotte dal più titolato avversario, si ritrovava costantemente alle corde senza gli ambiti utili per colpire. La tattica offensiva di Frezza prima di spegnersi in clinch aveva già prodotto i suoi effetti sui cartellini dei giudici.

Gianluca Frezza con la nuova cintura

Mazzoni, 32 anni compiuti da poco, solo nelle ultime riprese ha trovato le armi per contrastare la voglia di vincere dell’avversario. In quelle fasi ha saputo usare le gambe e le braccia con fare sincrono: gli spostamenti all’indietro venivano accompagnati dal giudiziosi lavoro con le braccia che trovavano il bersaglio. La consapevolezza dei propri mezzi è giunta troppo tardi per avere coscienza del risultato da conseguire. La mancanza di potenza del toscano non poteva a quel punto decidere le sorti di un risultato segnato. Rispetto alla scarsa esperienza maturata a torso nudo da Mazzoni, professionista dal marzo 2011, la buona condizione fisica ha enfatizzato la prestazione resa sulla massima distanza. Ha combattuto il suo match numero 13: 9 vittorie, 3 sconfitte ed 1 risultato di parità
Frezza, 34 anni compiuti in gennaio, più avvezzo ai lunghi percorsi, mostra sul suo record ben altre cifre. Professionista dal 2008 ha sommato 28 confronti: 22 trionfi (7 prima del limite), 2 insuccessi 2 verdetti pari e risultati 2 no-contest.

Torti prima campionessa professionista

Anita Torti ha inaugurato il titolo italiano femminile dei pesi leggeri superando Monica Gentili per decisione divisa maturata al termine delle 10 riprese, combattute sotto la direzione dell’arbitro Marzia Simili. Un giudice ha preferito il vigore della laziale; gli altri due ufficiali hanno votato per la scherma e l’energia messa in campo dalla lombarda.
Il confronto è stato piacevole per tutta la sua durata: alla tecnica della Torti, kg 60.800, ha fatto riscontro la combattività della Gentili, kg 60.200, abile con il destro al volto. Nonostante un richiamo ufficiale indirizzato alla Torti, 38 anni compiuti lo scorso mese, il comportamento delle due avversarie è stato apprezzabile per la loro condotta.

Anita Torti con il sinistro scagliato contro la guardia raccolta di Monica Gentili

La vincitrice ha mostrato l’esperienza professionistica internazionale maturata negli oltre tre anni di attività. Ha saputo attaccare con l’uno-due mirato al volto. Di tanto in tanto ha fatto sfoggio del montante destro piazzato al tronco ed al volto.
Gentili, 36 anni compiuti, ha mostrato il suo sacro fuoco di combattente: ha avanzato per tutto il match in cerca del contatto duro, al quale ha saputo sottrarsi l’abile avversaria.
Anita Torti con il suo primo titolo da professionista ha sottoscritto la vittoria numero 8 (3 anzitempo) contro 3  sconfitte ed 1 pareggio.
Monica Gentili, presentatasi all’appuntamento con il capo completamente rasato, ha conosciuto il primo insuccesso dopo 3 trionfi (1 per la via breve).
 
Primiano Michele Schiavone