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FABRIZIO CARBOTTI, UN GIOVANE CON BUONI PROPOSITI
29/07/2014 - 12.09.30
Intervista a Fabrizio Carbottidi Alfredo Bruno Il cognome Carbotti non è isolato nel pugilato romano, a Mirko si è unito Fabrizio, 18 anni, che ha esordito quest’anno come Youth nella categoria dei 75kg. Fabrizio sembra intenzionato a bruciare le tappe avendo ottenuto 5 vittorie e 1 pareggio, senza sconfitte.
![]() Non è difficile capire il suo approccio…
“Logicamente ho cominciato fin da piccolo nella scia di Mirko”.
In poco tempo Fabrizio si è messo in luce…la boxe diventa motivo di discussione in famiglia.
“E’ vero perché entrambi facciamo uno sport che ci appassiona. La sera a casa ci diamo vicendevolmente dei consigli, di cui facciamo tesoro”.
Hai qualche altro interesse o passione?
“Diciamo che la boxe occupa il primo posto. Mi piace anche andare coi miei amici. Un hobby ce l’ avrei ed è la pesca. Io sono un amante della natura, la pesca diventa anche il pretesto per rilassarmi e riflettere”.
Segui la boxe al di fuori e qual è il tuo campione preferito?
“Si la boxe la seguo anche in televisione e su internet, ma non più di tanto. Preferisco andare di persona a vedere le riunioni. I campioni sono quelli ricorrenti come Cotto, Mayweather, Pacquiao per il presente”.
Nella tua breve carriera quale è stato l’avversario più difficile?
“Un avversario difficile è stato Trovarelli con il quale ho pareggiato. Anche il napoletano Carini, da me sconfitto nell’ultima riunione a Roma, mi ha creato qualche problema con la sua aggressività e la sua boxe scorbutica”.
Fabrizio Carbotti con i tecnici D’Alessandro e Moreal, il padre ed il fratello Mirko
Cosa rappresenta la boxe per te?
“La boxe è una parte importante della mia vita e della mia giornata. Difficile dare un giudizio, ma condividere emozioni sul ring e con i miei compagni è una bella sensazione. Oltretutto qui a Casalbruciato siamo come una famiglia”.
Sei scaramantico?
“Un po’ come Mirko. Prima del match metto gli stessi calzettoni e le fasce. Ho sempre con me un piccolo rosario e qualche volta una preghiera la faccio”.
Alfredo Bruno
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