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WBS: L'ITALIA CEDE DI MISURA IN VENEZUELA
19/04/2015 - 22:51:42
Battura 3-2 dai CaciquesRimandato Mangiacapre, scippato. Il pessimo arbitro danese falsa il risultato. Anche Cavallaro vittima dei giudici. Promossi a Rio gli irlandesi Barnes e Conlon.di Giuliano Orlando 19 aprile 2015 – II ct Begamasco alla vigilia della trasferta in Venezuela non nascondeva la preoccupazione di trovare un ambiente che avrebbe potuto condizionare il risultato. Mai previsione si è rivelata più esatta. I 7000 spettatori assiepati allo Stadio Polideportivo Josè Maria Vargas di Maiquetia in Venezuela hanno letteralmente accompagnato i Caciques verso un successo immeritato, contro la franchigia italiana, uscita sconfitta 3-2, con un paio di verdetti assurdi. In particolare quello subito nei 64 kg. da Vincenzo Mangiacapre contro Arcon Diaz, al quale il pessimo arbitro danese Lars Brovil ha permesso ogni sorta di scorrettezze, mentre i giudici a loro volta hanno completato l’opera assegnando il primo round al locale, nonostante lo avesse perduto. La preoccupazione per la pochezza e l’impreparazione di arbitri e giudici si riferisce al fatto che questi signori saranno gli stessi che troveremo a Rio, con la conseguenze del caso. Il danese Brovil e stato a giudizio unanime degli addetti ai lavori, semplicemente penoso, incapace di guidare il match in maniera corretta. Ha ignorato testate e anche un conteggio nel quinto round, col locale sfinito finito al tappeto. Ha inferto a Mangiacapre un richiamo ingiustificato, mentre con Arcon ha lasciato correre tutto. A quel punto, dire che Mangiacapre è apparso sottotono, è una baggianata. Qualunque atleta vista la situazione si sarebbe sentito condizionato. Mettere come giudici un colombiano e uno di Trinidad e Tobago, significa fare un grande favore al Venezuela, come poi è stato. Ma, ripetiamo, l’Aiba sostiene che il problema non esiste e tutto va bene. In realtà non è affatto vero. Che poi la voce che ha trasmesso la riunione nella nottata si contraddica in continuazione su quanto afferma e crea solo confusione, pur non influenzando il risultato, conferma che non si inventa un ruolo non facile. Purtroppo il convento è decisamente a corto di buoni frati oratori.
Ad un turno dalla conclusione delle qualificazioni, si sono già qualificati per le Olimpiadi i cubani Veitia (52), Toledo (64) e Cardona (75), i russi Nikitin (56), Selimov (60), Butaev (69) e Khumukov (75), gli irlandesi Barnes (49) e Conlon (56), il messicano Garcia (64), il marocchino Rabu (69) e il kazako Levit (91). A noi resta ancora l’opportunità per il mediomassimo Manfredonia, che sabato 25 aprile a Bergamo affronterà il croato Sep, per una promozione non facile.
Giuliano Orlando
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