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ACCADDE OGGI: 18 MAGGIO 1956, IV SFIDA ROBINSON-OLSON

18/05/2015 - 12:03:43

 

 

Robinson mette ko Olson per la terza volta

di Alfredo Bruno

Los Angeles, 18 maggio 1956 – Quella tra Sugar Ray Robinson e Bobo (Carl) Olson, era per certi versi una strana rivincita, considerando la rapida sconfitta (ko 2) subita dal pugile hawaiano all’epoca campione del mondo. Era la quarta volta che i due si incontravano e in precedenza Robinson aveva risolto sempre a suo favore la questione. Olson aveva conquistato il titolo, che era vacante, nel 1953 superando ai punti Randolph Turpin. Lo aveva difeso con successo dagli assalti di Kid Gavilan, e Rocky Castellani. Aveva tentato l’avventura nei mediomassimi, ma l’allora campione Archie Moore lo punì in tre riprese. Sono in molti a ritenere che dopo questa sconfitta la mascella di “Bobo”era diventata molto più friabile come confermarono le due sconfitte con Ray Robinson. Diversa la situazione di Robinson, acclamato all’unanimità come il più “grande” della categoria. Dopo l’incredibile sconfitta subita ad opera di Joey Maxim in un incontro valevole per il titolo dei mediomassimi, il fuoriclasse decise di appendere i guantoni al chiodo. Ma tre anni dopo, nel 1955, in pratica fu costretto a tornare sui suoi passi per pagare le sue pendenze con il fisco. Sugar aveva infilato una serie di vittorie, ma le sue prove contro Ralph Jones e Rocky Castellani non avevano affatto convinto, tanto è vero che quando arrivò al titolo mondiale detenuto da Olson i favori del pronostico erano dalla parte di quest’ultimo. Ma se Robinson non “ballava” più come una volta, i suoi pugni e la sua classe erano sempre “Sugar”.
 
Nel secondo match tra Robinson e Olson gli scommettitori inizialmente puntavano un 5 a 1 per il primo, quota ridimensionata per arrivare quasi in parità alla vigilia. I due, con il fisco alle spalle, in pratica combattevano gratis per saldare i loro debiti. La rivincita tra i due durò quattro riprese e se nel primo match fu un uppercut a risolvere la contesa, stavolta fu un micidiale gancio sinistro che scrisse la parola fine tra i due, con un Sugar rimasto sempre indigesto per Bobo.
 
Dopo queste due sconfitte l’hawaiano fece il suo ingresso definitivo nei mediomassimi superando un anno dopo un Joey Maxim in disarmo. Per vari anni veleggiò nelle prime posizioni in classifica, con qualche sortita addirittura nei massimi, dove fu sconfitto da Rademacher e Doug Jones. Non ebbe più l’opportunità di battersi per un mondiale pur avendo una carriera dignitosa. Le sue qualità tecniche le mise in luce anche a Roma costringendo ad un pari casalingo Giulio Rinaldi. Nel 1966 incontrò anche Piero Del Papa, da lui battuto a San Francisco per split decision. Poco dopo si ritira con 97 vittorie, 16 sconfitte e2 pari.
 
Dopo le vittorie sull’ hawaiano Robinson dimostrerà ancora il suo valore con le famose sfide che lo videro protagonista contro Gene Fullmer e Carmen Basilio. La sua incredibile carriera si protrarrà per una decina d’anni ancora fino a quando il 10 novembre 1965 dopo la netta sconfitta subita ad opera di Joey Archer capì che era meglio non andare oltre. Il suo record è impressionante: + 173 ( 108 per ko), – 19, = 6.
 
Alfredo Bruno