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INTERVISTA A DILETTA CIPOLLONE

28/06/2015 - 11:45:14

 

 

Diletta Cipollone: l'umiltà di non mollare mai

di Alfredo Bruno

Molti ritengono che la vera rivelazione degli Assoluti disputati l’anno scorso a Ostia sia stata Diletta Cipollone (+ 25, = 6, - 15, 1 nc), 25 anni, nativa di Pescara, si può dire una veterana, avendo esordito nel 2007, in sostanza una outsider con poche chances alla vigilia. Diletta ha sfatato pronostici e previsioni superando nei 57 kg. avversarie agguerrite e ponendosi all’attenzione dei tecnici della Nazionale.
 
Come hai iniziato, quando e perchè?
Ho cominciato nel 2007, all' età di 17 anni, in una palestra del mio quartiere a Pescara. Da ragazzina ero molto irruenta, nervosa e combinavo parecchi guai. Frequentavo ambienti poco sereni: mia madre per porre rimedio pensò di portarmi in palestra per farmi sfogare, approfittando del fatto che diverse volte le avevo detto che mi sarebbe piaciuto praticare un po’ di pugilato. Quando entrai in palestra non avevo in mente di combattere, volevo solo sfogarmi , il match più duro lo affrontavo con me stessa. Ero consapevole di dover cambiare! In poco tempo m'innamorai del pugilato, una dipendenza, in fondo per quello che mi riguardava era tutto quello che avevo di buono!”-
 
Il giorno più amaro
A dire la verità ce ne sono stati tanti, ma credo che il peggiore sia stato quando mi resi conto che forse tutto quel mondo al quale mi ero legata non era proprio come lo immaginavo. Sono rimasta delusa da tante situazioni e persone. Sentirsi dire che la boxe non faceva per me, e soprattutto che non ero in grado mi feriva. Fortunatamente nel mio cammino ho avuto la fortuna di incontrare chi di boxe ne capisce e piccoli risultati sono iniziati ad arrivare senza alcuna pretesa in cambio di tanto impegno e dedizione”.
 
La più grande soddisfazione?
La mia più grande soddisfazione è essere riuscita a non mollare mai..... nel corso degli anni la mia attività pugilistica ha avuto alti e bassi per motivi personali e in alcuni momenti è stato veramente difficile continuare con gli allenamenti. Per un lungo periodo sono stata praticamente autodidatta e non riuscivo ad ottenere alcun risultato! Sicuramente però ho dimostrato a me stessa di avere un gran cuore e come mi disse un giorno una mia amica pugile - con un cuore ed un maestro si può provare ad arrivare lontano -Ora un maestro cel'ho!”.
 
Cosa fai nella vita ?
Lavoro come cameriera in uno stabilimento balneare di Pescara, è un lavoro stagionale. A settembre? Non saprei! Cambio spesso lavoro: cameriera, barista, commessa, tutto quello che passa il convento. Spesso però la boxe mi crea problemi e il lavoro che trovo non riesco a tenerlo a lungo, ma alla fine se hai voglia di fare qualcosa ti arrangi sempre”.
 
Cosa hanno rappresentato per te gli Assoluti di Ostia ?
Una soddisfazione immensa, perché non avrei mai pensato di riuscire a vincere un titolo italiano! Vedere il mio maestro Luciano Di Giacomo commosso è stata un’ emozione immensa e aver dato una soddisfazione di questa natura ai miei genitori è come se li avessi ripagati di tutte le delusioni che hanno avuto da parte mia! Il mio compagno, Lorenzo Di Giacomo, era felicissimo, perché ci eravamo allenati tanto assieme, lui mi ha insegnato tutto quello che so fare oggi! Spero di averlo ripagato per il suo tempo e pazienza. Quel titolo è stato importante per continuare a crederci, tornare in palestra ogni giorno per migliorare sempre di più!”.
 
Tecnicamente come ti definisci ?
Tecnicamente non saprei definirmi. Tutti sembrano più bravi di me, ma ho piena fiducia nella mia forza e resistenza. Non mi dò mai per vinta, anche quando sento di valere meno degli altri! Credo che questo si possa chiamare umiltà, una dote che non guasta mai!”.
 
Hai qualche interesse?
Non leggo molto al di fuori di Boxe Ring e della Gazzetta. Per la musica non ho preferenze, ascolto quello che capita, mi piace tutto o quasi! Ho una passione per gli animali e in particolar modo per i cani. Ne ho due, un pitbull di due anni e un corso di cinque mesi, sono i miei figli e fanno parte di me! Di loro ti puoi fidare veramente”.
 
Cosa rappresenta per te la boxe?
La boxe è vita, è identità, è riscatto, è verità! Magari ne rimarrò profondamente delusa, ma per ora ne ho fatto motivo d'esistenza! È un continuo mettersi alla prova, e la sfida più bella è quella che hai con la tua persona. È tutto quello che ho e nessuno potrà portarmelo mai via, perché ti rimane dentro e sono sicura che anche quando smetterò di praticarla farà la differenza nella vita di tutti i giorni”.
 
Hai intenzione di passare professionista?
Si è un sogno che ho da quando ho iniziato e allenandomi con Lorenzo, che è professionista da tanto tempo, il desiderio è ancora più forte! Ho già fatto la domanda nei neo pro, ma per il momento sono tornata sui miei passi. C'è chi dice che sono ancora giovane e posso provare a togliermi qualche altra soddisfazione da dilettante! Ad oggi mi fido delle persone che ho intorno e accetto i loro consigli come fossero oro”.
 
L’avversaria che ti ha messo più in difficoltà?
Non dimenticherò mai il match con Romina Marenda! Ai campionati di Padova mi presentai a 60kg , che non era il mio peso e da poco mi allenavo alla Di Giacomo. In quel match mi resi conto che avevo tanto da imparare e che il cuore da solo non bastava più!”.
 
Alfredo Bruno