SPORT & NOTE

Notizie

IL TECNICO POSTOL ABBATTE IL PICCHIATORE MATTHYSSE

04/10/2015 - 16:20:16

 

 

L'ucraino batte l'argentino sul suo terreno di gioco

Carson, California, USA, 3 ottobre 2015 – L’ucraino Viktor Postol è rimasto imbattuto nel confronto con l’argentino Lucas Matthysse, valevole per la vacante cintura mondiale WBC dei pesi superleggeri. Il tecnico “The Iceman” Postol ha fatto valere la sua abilità schermistica contro il picchiatore sudamericano fino alla conclusione prima del limite giunta a 2 secondi dalla fine della decima ripresa.

Il risultato di forza per il pugile europeo non rientrava tra le ipotesi possibili, viste le capacità di "La Maquina" Matthysse; l’ucraino è andato oltre ogni aspettativa fino ad annichilire l’argentino. Il combattimento è stato molto competitivo: alla forza del sudamericano ha fatto riscontro la disciplina tattica dell’europeo, il cui bilanciamento ha tenuto in bilico l’esito del confronto. Il gioco di gambe e la velocità d’esecuzione dei colpi da parte di Postol ha modificato l’assetto del match nel nono round.

Nel decimo tempo Matthysse, professionista dal giugno 2004, ha voluto affondare i suoi colpi migliori per riequilibrare le sorti compromesse nella frazione precedente ma è incappato nella chirurgica precisione dei colpi avversari. L’argentino è stato incrociato con perfetta scelta di tempo ed è finito sulla stuoia in un angolo neutro. Mentre l’arbitro continuava il conteggio Matthysse ha preferito rimanere con un ginocchio poggiato sul tappeto, significando che non intendeva riprendere l’ormai inutile lotta. Al termine della nona ripresa due giudici avevano un leggero vantaggio per l’ucraino, entrambi con 86-85; lo stesso totale aveva sommato il terzo ufficiale di gara a favore dell’argentino, a palesare l’incertezza del risultato fino a quel momento della competizione.
Postol, 31 anni compiuti, è salito sul trono mondiale WBC delle 140-libbre con l’immacolato record di 28 trionfi (12 prima del limite), compilato dal dicembre 2007 quando è passato professionista.
Il perplesso Matthysse, 33anni compiuti, ha conosciuto la sconfitta numero 4, la prima anzitempo, a fronte di 37 successi (34 ottenuti per fuori combattimento) ed 1 risultato mdi no-contest.
Opo la proclamazione del verdetto il vincitore ha ricordato quando a 12 anni ha iniziato ad andare in palestra con l’obiettivo finale di vincere un campionato del mondo. Poi ha rammentato la decisione di lasciare l'Ucraina e andare in America, nella mecca del pugilato, andando diritto alla palestra Wild Card, con Freddie Roach  diventato il suo allenatore. Ha elogiato il lavoro svolto da Roach ed i suoi collaboratori che gli hanno insegnato le piccole cose su cui lavorare e diventare più forte come pugile professionista. Ora deve portare a casa la cintura iridata WBC. Il popolo ucraino sarà così orgoglioso perché ha battuto un avversario molto forte. Alla fine ha elogiato l’avversario argentino dicedo che per vincere la corona mondiale ha dovuto sconfiggere un combattente veramente forte, dotato di grande potenza.
Al termine del match lo sconfitto ha dichiarato di essersi sentito a suo agio in ogni momento del confronto; di aver dominato in un paio di riprese e di aver deciso di non continuare per un dolore lancinante accusato sull’occhio sinistro nella decima ripresa: non sapeva cosa era accaduto e se poteva continuare il combattimento senza pregiudicare la funzionalità dell’occhio. Poi ha aggiunto che vede bene e che il suo vincitore non è ancora il migliore.
I mentori di Matthysse, ribadendo che il risultato non indica la fine del loro pupillo, hanno ricordato come nel pugilato si vince e si perde, soprattutto quando si affrontano i migliori. A volte si ha una buona notte e talvolta una cattiva; questa sera l’esempio è stato di una brutta notte.

Tra i combattimenti preliminari alla sfida mondiale l’imbattuto superleggero Antonio Orozco, 28 anni a fine mese, ha dominato il confronto con l’ex campione mondiale Humberto Soto (65-9-2, 35), chiudendo la sfida in 10 tempi con il verdetto unanime: due 97-92 e 98-91.
Orozco (23-0-0, 15), nato in Messico e residente a San Diego in California, è stato richiamto per ripetuti colpi bassi.
Il 35 enne messicano Soto non perdeva dal giugno 2012 quando ha dovuto cedere dopo cinque riprese all’argentino Matthysse per abbandono.

Una seconda decisione unanime sulle 10 riprese è giunta al limite dei pesi piuma con l’imbattuto Julian Ramirez (15-0-0, 8) che ha superato il messicano Hugo Partida (20-6-2, 15), 28 anni in dicembre. Il 22enne Ramirez, nipote dell’ex campione Genaro “Chicanito” Hernandez, ha avuto la vittoria con incolmabile margine: due 100-90 e 99-91.

Il terzo verdetto unanime è andato al guardia destra Mercito Gesta (29-1-2, 16), filippino residente in California, che ha rischiato nella seconda ripresa quando è caduto sotto i colpi di Miguel Angel Mendoza (22-7-2, 21), messicano di 31 anni, nel confronto in 10 riprese. Al limite dei pesi leggeri “No Mercy” Gesta, 28 anni tra pochi giorni, ha avuto dai tre giudici questi riconoscimenti: due 97-92 e 96-93

Il peso leggero Marcelino Nicolas Lopez (32-1-1, 17), argentino di 29 anni, si è imposto per fuori combattimento al 33enne californiano locale David Rodela (17-12-4, 7). Il sudamericano ha mandato due volte sulla stuoia il suo avversario, nella seconda e terza ripresa: ad 1 minuto e 4 secondi della terza frazione l’arbitro ha dichiarato out l’americano.

Primiano Michele Schiavone