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KOVALEV DEMOLISCE PASCAL, COSTRETTO ALL'ABBANDONO

31/01/2016 - 16:25:20

 

 

Facile più del previsto l'ottava sfida iridata

di Primiano Michele Schiavone

Montreal, Canada, 30 gennaio 2016 – Il secondo confronto tra il russo Sergey Kovalev ed il coloured canadese di origine haitiana Jean Pascal ha confermato la superiorità del pugile europeo.
Nel primo combattimento disputato nel marzo del 2015 la conclusione a favore del russo è giunta a 1:03 dell’ottavo round; questa volta la fatica del campione si è conclusa ancora prima: al termine della settima ripresa il trainer americano Freddie Roach è intervenuto, mentre suonava la campana, per dire che il match finiva lì. Era il momento in cui una ennesima azione del campione aveva messo a dura prova la resistenza dello sfidante.

L’imbattuto “Krusher” Kovalev (29-0-1, 26) ha mantenuto le cinture mondiali WBO, IBF e WBA super champion. E’ stata la sua ottava prova mondiale da quando ha indossato la sua prima cintura iridata nell’agosto del 2013.
Il predominio del campione russo, in questa seconda sfida, non è stato messo in discussione neanche per un momento. Pascal ha combattuto nel peggiore dei modi, favorendo la strategia dell’avversario, dando prova di come non basta cambiare allenatore per dare uno sbocco diverso ad una situazione compromessa dalla superiorità altrui.
Quasi tutti i pugili hanno avuto la loro bestia nera. Se questo principio fosse stato considerato seriamente da Pascal (30-4-1, 17) e dal suo entourage, la punizione sarebbe stata evitata. Pascal
non ha voluto ammettere di essere inferiore a Kovalev ed ha inseguito una chimera, servendosi addirittura di un nuovo trainer, che lo ha sminuito.
Dopo il duello il russo, accusato di razzismo dal canadese, ha dichiarato di aver voluto punire il suo sfidante. Ha messo in evidenza come il nuovo trainer non ha cambiato niente nella boxe dello sconfitto. Parlando del match ha descritto la facilità con la quale ha affrontato l’avversario. Si è mostrato fiero per essere stato capace di colpire il suo ego, costringendolo a rimanere nell’angolo, impotente di fronte a quanto era accaduto. Ha parlato di un infortunio alla mano sinistra causato da un potente pugno che ha colpito il naso del canadese. Ha detto con chiare parole che non gli piace Pascal, mentre ha ringraziato il pubblico canadese ed ha concluso esprimendo il suo amore per il Canada.
I programmi futuri di Kovalev dovrebbero prevedere un confronto con l’ex campione mondiale dei pesi supermedi, l’americano Andre Ward, salito tra i pesi mediomassimi. Prima ancora potrebbe esserci l’unificazione delle cinture con il campione iridato WBC, il canadese Adonis Stevenson, compagno di scuderia di Pascal, dichiaratosi disponibile ad una sfida con il russo.


Sono stati 9 i combattimenti che hanno riscaldato la platea in attesa del campionato mondiale.

Il peso welter russo Dmitry Mikhaylenko (21-0-0, 9) ha dominato il confronto con l’americano Karim Mayfield (19-3-1, 11), ingaggiato negli ultimi giorni per indisponibilità di un altro pugile. “The Mechanic” Mikhaylenko ha condizionato il rendimento dell’avversario con un elevato ritmo che lo ha portato a vincere tutte le riprese. Il verdetto ai punti in 10 riprese, ampio ed unanime con due 100-90 e 99-91, gli ha fruttato la vacante cintura USBA delle 147-libbre.

Il vacante titolo IBF International dei pesi medi è andato a Francis Lafreniere (11-5-2, 6) dopo una guerra ingaggiata con il guardia destra Renan St Juste (26-5-1, 18) e durata 10 riprese. Il combattimento è stato seguito con entusiasmo dagli spettatori, tutti in piedi ad applaudire le lunghe  fasi concitati del match, ma il verdetto è stato attribuito in modo troppo ampio: due 97-92 e 99-90.

L’invitto superleggero americano Joel Diaz (21-0-0, 17) ha abbattuto il messicano Abraham Gomez (13-21-3, 5) a 1:45 del secondo round con un preciso gancio destro.

Serata facile anche per il welter lituano Virgilijus Stapulionis (17-3-1, 13) che allo scadere della seconda ripresa ha indotto l’arbitro a fermare l’ungherese Laszlo Fazekas (27-24-1, 17).

Ancora tra i pesi welter, il locale Steven Butler (14-0-1, 11) ha imposto la sua forza al tedesco Antonio Hoffman (13-1-0, 9), obbligandolo al tappeto nel primo round e nell’ultimo.
Butler ha cercato di vincere prima del limite ma la strenua opposizione dell’avversario europeo lo ha costretto al verdetto ai punti. Al termine delle 8 riprese la decisione è stata ampia: due 78-72 e 79-71.


Sempre tra i welter, successo ai punti in 6 riprese anche per il canadese Sebastien Bouchard (12-1-0) a spese del polacco Damian Mielewczyk (9-1-0). Il verdetto è stato unanime: due 58-56 e 59-55.

L’altro locale, il superleggero David Theroux (9-1-0, 6), ha chiuso il conto con il messicano Juan Armando Garcia (12-3-2, 5) a 2:46 della terza ripresa.

Il massimo canadese Cassius Chaney (6-0-0, 4) ha dominato contro l’ungherese Zoltan Csala (9-5-0, 7) fino a piegarlo a 2:52 del terzo tempo.

Il supergallo russo Vislan Dalkhaev (5-0-0, 1) ha vinto tutte le frazioni combattute con il messicano Alan Salazar (5-2-0, 2), ottenendo tre equanimi 40-36 dalla giuria al termine delle 4 riprese.

Primiano Michele Schiavone