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LA PRIMA MONDIALE DI JOSHUA, PER L'IBF DI MARTIN

09/04/2016 - 13:43:33

 

 

Per fare meglio di Clay e Frazier

Combattono anche Lee Selby e Jamie McDonnell

di Primiano Michele Schiavone

Sabato  9 aprile 2016 – Questa sera a Londra il campione del mondo IBF dei pesi massimi Charles Martin difenderà il suo titolo contro l’inglese Anthony Joshua, medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Londra. Come Cassius Clay, medaglia a Roma nel ’60 ebbe la chance mondiale prima delle olimpiadi del ’64, e Joe Frazier, oro a Tokyo nel ’64, che disputò il suo primo mondiale prima dei successivi giochi del ’68, anche Joshua si giocherà la sua prima carta mondiale anteriormente all’edizione olimpica di Rio del prossimo agosto. Il confronto con i due più illustri colleghi ci dice che l’inglese ha sostenuto meno combattimenti avuti dal “labbro di Louisville” (17 successi con 14 prima del limite) e dal campione di Filadelfia (19 trionfi, di cui 17 soluzioni anticipate): lui ha vinto 15 volte su altrettanti confronti, conclusi tutti anzitempo (7 nella seconda ripresa, 5 nel primo round, 2 nel terzo tempo ed 1 nella settima frazione).


I due pugili sono imbattuti, entrambi hanno il pugno pesante, anche se l’inglese esprime con le mani un sapore più intenso. Assodata la loro potenza, ambedue devono dimostrare un’altra cosa, la capacità di reggere l’efficacia, l’energia che gli rovina addosso. A dire il vero lo sfidante londinese ha fornito prova di “tenuta” contro il connazionale Dillian Whyte, che vantava un successo prima del limite ai tempi del dilettantismo; alla settima ripresa il cazzotto greve di Joshua ha fatto la differenza ed ha impacchettato le speranze del suo avversario di ripetere il colpaccio con la maglietta.
"Prince" Martin, 30 anni da festeggiare tra due settimane, combatte come professionista dall’ottobre 2012 ed è cresciuto senza fretta, mettendo da parte l’uno dopo l’altro tutti gli avversari affrontati, irrobustendo contemporaneamente il record ed il fisico per impegni sempre più probanti. La chance mondiale l’ha avuto lo scorso gennaio contro l’ucraino Vyacheslav Glazkov ed un deprecabile infortunio del pugile europeo gli ha spianato la vittoria a 1:50 della terza ripresa. L’imbattuto guardia destra di St Louis, Missouri, la città della famiglia Spinks (Leon, Michael e Cory), ha colto il successo numero 24 (21 prima del limite) contro 1 risultato di parità avuto al secondo anno di attività.
Joshua, 26 anni compiuti lo scorso ottobre, ha iniziato il percorso professionistico nell’ottobre 2013 ed ha costruito i suoi fondamenti di successo contro molti avversari di nazionalità europea; i suoi contendenti d’oltre oceano sono stati solo quattro: Hector Avila dall’Argentina, Jason Gavern dagli Stati Uniti, Raphael Zumbano Love dal Brasile e Kevin Johnson dagli States.
Con il suo avversario mondiale ha in comune un solo nome, il brasiliano Raphael Zumbano Love, sconfitto da entrambi prima del limite, con la differenza che nel febbraio 2015 il sudamericano ha retto fino al tempo di 1:44 alla decima ripresa contro Martin prima di essere fermato dall’arbitro, nel maggio successivo il confronto con Joshua è stato fermato a 1:22 del secondo round. Non sempre i confronti indiretti sono eloquenti, a volte possono essere fuorvianti, ma il risultato esiste e può dare la portata del carattere combattivo di un pugile e della potenza effettiva che è in grado di esprimere.
Alla vigilia del combattimento Martin, al peso 245 libbre, ha dichiarato di non aver sottovalutato il suo sfidante perché è consapevole delle doti avversarie: ha preso la sfida con il pugile londinese molto sul serio e vuole gestire la sua attività da campione del mondo; vuole lasciare un segno del sua presenza nel mondo del pugilato ed essere il miglior mancino che abbia mai calzato un paio di guanti, vino a vincere tutte le cinture mondiali.
Martin ha ribadito il concetto di essere campione del mondo e che stupirà i londinesi con il fuori combattimento che imporrà al loro idolo.
Joshua, al peso 244 libre, è apparso cauto nelle dichiarazioni della vigilia, lasciando intendere che i suoi pugni parleranno per lui sul ring durante il combattimento.


Nella stessa O2 Arena di Londra si esibiranno due britannici campioni del mondo: Lee Selby, titolare della cintura IBF dei pesi piuma e Jamie McDonnell, possessore del titolo WBA regolare dei pesi gallo.
Selby (22-2-0, 8), gallese di 29 anni, farà la seconda difesa della sua corona iridata contro lo statunitense Eric Hunter (21-3-0, 11), più anziano di 5 mesi.
L’inglese McDonnell (27-2-1, 12), 30 anni compiuti lo scorso marzo, si troverà a difendere il suo scettro mondiale per la quarta volta. L’avversario di turno è il messicano Fernando Vargas (29-9-3, 20), 28 anni il prossimo luglio, che ha accusato problemi di peso per esercitare il ruolo di sfidante.


L’organizzazione propone altre due sfide interessanti tra Matthew Macklin (34-6-0) e Brian Rose (28-3-1) al limite dei pesi medi e tra George Groves (22-3-0) e David Brophy (16-0-1) per la categoria supermedi.

Primiano Michele Schiavone