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SALVINI IN FRANCIA PER LA TERZA CHANCE UE

12/04/2016 - 23:52:14

 

 

La seconda sfida tra i supergallo

di Alfreo Bruno

Giovedì in Francia Emiliano Salvini sfida per l'Unione Europea Jeremy Parodi, in palio il titolo vacante dei supergallo, proprio quel titolo lasciato da Abigail Medina ultimo vincitore di Salvini, in procinto di battersi a sua volta per il titolo europeo. Il talentuoso romano sfida le inesorabili lancette del tempo che segnano 37 anni. Una carriera professionistica iniziata nel 2000, estremamente dignitosa con i suoi nove matches valevoli per il titolo italiano ( 3 vittorie, 1 pari, 5 sconfitte), passando tra i gallo fino ai piuma. Esperienza in gran quantità commisurata con i tentativi rivolti all’ Unione Europea, non molto fortunati per la verità con due sconfitte, una pesante subita ad opera di Medina. C’è stato anche un assalto europeo nei gallo al trono di Malik Bouziane, ma senza frutto sia pure dopo una prova più che onorevole, come del resto è successo in tutte le sue esperienze titolate. Emiliano “Globetrotter” ha una tecnica riconosciuta e apprezzata, ma per certi versi la discontinuità è stata il suo tallone d’Achille. Adesso si vede servita su un piatto, d’oro o d’argento, una ghiotta opportunità contro un suo avversario di cinque anni fa: si tratta di Jeremy Parodi, allora supergallo rampante, oggi alla ricerca, con i suoi 28 anni, di una consacrazione che lo immetta nel jet set europeo e perchè no mondiale, dopo le sconfitte subite dagli inglesi Gavin McDonnell e Carl Frampton, quest’ultima per ko al sesto round. Tralasciando il non indifferente particolare che proprio dopo il successo europeo su Parodi l’inglese è diventato uno dei più acclamati e richiesti per il titolo mondiale. Il precedente incontro che vide di fronte Parodi e Salvini sulle 8 riprese terminò con un verdetto non tanto limpido, ma con la consapevolezza che il pugile romano aveva perso una buona occasione. Il match di sabato è impietoso per entrambi: Jeremy Parodi sa che non gli  “è permesso” fallire, perchè si tratta pur sempre di un titolo (Unione Europea), buon biglietto da visita per arrivare al massimo. Ben diversa la situazione di Emiliano, che molti ritengono giunto al capolinea, una fermata che lui rimanda di volta in volta, con la consapevolezza di avere ancora parecchie frecce a disposizione da scagliare. Come sta avvenendo a più riprese dai nostri pugili anche per lui la chance arriva all’estero, ancora una volta dalla Francia, terra che lo ha sempre visto di buon occhio quale marchio di garanzia di uno spettacolo apprezzato da un pubblico discretamente esigente. Il record di Jeremy Parodi nel complesso è da paura con le sue 37 vittorie, 3 sconfitte, 1 pari. Ma nel vistoso record c’è una chiave di lettura e sta nelle vittorie prima del limite, appena 9. Parodi non picchia, anche se cerca con insistenza l’iniziativa dalla corta e media distanza, dove un Salvini in buona forma può creargli non pochi imbarazzi. Il dilemma che si presenterà sul ring sono le condizioni di Salvini, in lotta perenne con la bilancia. A detta del manager Mercello Paciucci sono buone per cui si potrebbe assistere ad un match tirato dove la “gioventù transalpina” secondo gli scommettitori dovrebbe avere la meglio, ma il “Globetrotter” di Tiburtino III accarezza “le coup de foudre”, quel guizzo capace di mandare tutto all’aria con una di quelle prove  che il romano ha nel suo dna, ma che esporta sul ring qualche volta a intermittenza. Aspettiamo con ansia giovedì, ma sempre con quel pizzico di incoscienza a cui Salvini ci ha abituati.

Alfredo Bruno