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LA CINTURA EBU TORNA A BUNDU

22/04/2016 - 23:54:34

 

 

Travolge nella nona riprese il finlandese Koivula

Vittoriosi Fiordigiglio, Turchi, Ardito, Obbadi, Indaco a Tiganas

di Primiano Michele Schiavone

Firenze, 22 aprile 2016 – La voce dell’annunciatore Mimmo Zambara ha riecheggiato per tutta la serata sotto la volta del Nelson Mandela Forum, per presentare i pugili che si sono avvicendati nelle competizioni ed informare sull’esito dei confronti.
La serata è stata aperta dai pesi piuma neo pro Shoaib Zaman, pakistano residente a Brescia, e Dionisie Tiganas, moldavo domiciliato a Ferrara. Una ferita accidentale di Zaman ha fermato il confronto a 1:25 della terza ripresa e la lettura dei cartellini ha dato a Tiganas (6-1-0) la vittoria per decisione tecnica. Zaman (3-2-0) ha saputo contenere l’esuberanza fisica dell’aggressivo avversario fino allo stop arbitrale.
Sono poi saliti sul ring i pesi massimi: il campano Eugenio Indaco opposto all’umbro Gianluca Sirci. Con verdetto ai punti sulle 6 riprese il più pesante Indaco (3-1-0) è stato preferito a Sirci (5-6-0), che accusava un dolore alla spalla al termine della sfida.
Per il terzo combattimento, nella categoria dei pesi mosca, si sono presentati Mohammed Obbadi, toscano di origine marocchina, ed il georgiano David Kvaratskhelia. Il pugile locale ha fatto faville già nella prima ripresa, alternando serie veloci al bersaglio grosso ed al capo dell’avversario. Kvaratskhelia (11-17-0) è rimasto al suo angolo all’inizio della seconda ripresa lasciando ad Obbadi (9-0-0) il successo per abbandono.
È toccato poi ai superwelter Orlando Fiordigiglio e Gary Abajyan affrontarsi sulla distanza delle 8 riprese. “Il guerriero” Fiordigiglio ha mostrato un po’ di ruggine ma la sua superiorità sull’avversario georgiano non è stata mai messa in discussione. Abajyan (31-26-1) ha retto il confronto con l’italiano fino alla fine, dando a Fiordigilio (24-1-0) l’esatta portata delle sue condizioni e le dovute indicazioni per riprendere il percorso che porta alla sua seconda sfida continentale. Ricordiamo che il suo unico vincitore, il francese Cedric Vitu, difenderà la cintura EBU il 27 maggio prossimo contro lo sfidante obbligatorio Isaac Real.
Per il quinto match hanno oltrepassato le corde i massimi-leggeri Fabio Turchi e Toni Visic, per un impegno sulle 8 riprese. Il toscano Turchi (5-0-0) anche contro il veterano croato Visic (19-20-1) ha fatto valere la sua potenza. Le sue combinazioni al viso ed al tronco hanno indotto l’avversario a toccare il tappeto tre volte ed ha concluso la sfuriata a 2:20 della seconda ripresa, quando l’arbitro ha pronunciato l’out.
La sesta sfida preliminare ha portato sul ring il locale Angelo Ardito ed il peruviano con licenza italiana Eder Barreto, chiamato a sostituire l’indisposto Alessandro Balestri. Il confronto è durato 6 riprese ed è stato accattivante per l’impregno profuso dai due pugili, entrambi alla ricerca dell’ultimo colpo per il successo finale. Il verdetto ai punti ha premiato Ardito (9-5-2), ex campione nazionale dei pesi superpiuma. Barreto (8-8-3), peruviano residente ad Ostia, Roma, ha mostrato una carica agonistica che lo pone in primo piano nel panorama pugilistico nazionale.

Alla fine è arrivato il turno di Leonard Bundu, impegnato contro il finlandese Jussi Koivula per la vacante cintura EBU dei pesi welter.

L’italiano ha aperto le ostilità senza badare alle schermaglie preparatorie, utili ad inquadrare l’avversario. La tattica del fiorentino è stata poco avveduta di fronte ad un pugile fresco di energie, preparato a dovere e capace di colpire di rimessa con un destro insidioso che a partiva a tempo. Bundu sapeva che la questione si sarebbe risolta comunque a suo favore, era solo questione di tempo, ed ha premuto sull’acceleratore più del dovuto, senza trovare gli spazi con il sinistro, che quando l’ha usato più avanti, ha risolto gran parte dei problemi creati dal finlandese. L’italiano non ha messo a frutto le tattiche avvedute utilizzare il Inghilterra per superare in grande stile Lee Purdy e Frankie Gavin, anche se il risultato finale gli ha dato comunque ragione, piegando definitivamente  nella nona ripresa il più alto oppositore.

Il finlandese, classificato al numero veni nella classifica EBU, ha mostrato di possedere uno standard internazionale, un target, per usare l’espressione commerciale, che lo pone lontano dalle posizioni alte di una rating prestigioso e qualificato. Se non ci fosse stato il “pasticcio” Branco mai lo avremmo visto nella posizione di co-sfidante per la cintura vacante EBU. Fino a quando il fisico ha retto, grazie ad una adeguata preparazione, ha saputo frenare l’avanzata dell’italiano, quando le gambe non hanno sorretto le intenzioni, il bersaglio è diventato vulnerabile, lasciando campo libero alla dilagante offensiva avversaria. Ha provato con le tenute ma ha rimediato due richiami, nella sesta e nona ripresa. Nell’ottavo round Bundu è arrivato con il destro pesante al volto e per Jokivula, scivolato più volte a causa del tappeto bagnato, si è fatto buio, finendo pesantemente sulla stuoia. Ha toccato nuovamente il tappeto ed ha continuato a stare in posizione verticale per la stoica tenacia di resistere alla turbinosa tempesta che lo sballottava. Le vicende non sono cambiate nel nono tempo ed un’altra caduta del finlandese ha convinto l’arbitro a fermare l’inutile combattimento.
Dopo meno di due anni Bundu, 41 anni compiuti, è tornato a cingere la cintura EBU dei pesi welter, lasciata vacante nell’autunno 2014 per cercare uno spazio iridato.  Ora il suo record contiene 33 trionfi (11 prima del limite), 1 insuccesso e 2 risultati di parità derivanti da decisione tecnica.
Koivula, 32 anni compiuti lo scorso dicembre, ha messo nel suo carnet la sconfitta numero 3 a fronte di 19 vittorie (7 anzitempo) ed 1 verdetto di parità.

Primiano Michele Schiavone