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MATTEO CAMPANELLA: UN PROSPECT DA SEGUIRE CON INTERESSE

23/07/2016 - 11:26:58

 

 

A 19 anni lascia intravvedere qualità insospettate

di Alfredo Bruno

Nel pugilato come in ogni altro sport c’è chi in qualche maniera è "baciato" da qualità che gli altri non hanno e costruiscono la loro carriera sulla forza di volontà e la perseveranza. Sono doti istintive che non passano inosservate facendo intravedere qualità che in qualche modo possono far emergere prima degli altri. Matteo Campanella ha appena 19 anni e sembra già far parte di questa schiera, per certi versi "un predestinato", dipende però solamente da lui. Rientra nella categoria dei 69 kg, ma l’altezza e il fisico, solido e asciutto, fanno presagire prima o poi un salto in quella superiore.

Oggi con un record di 10 vittorie, 4 sconfitte e 4 pareggi, sta bruciando il tempo con la sua giovane età per passare Elite. Si allena nella Casalbruciato di Marcello Stella seguito da Antonio Zonfrillo, un tecnico che in pratica lo conosce "da sempre"

Come hai iniziato?
"A me è sempre piaciuto il pugilato, fin da bambino. Mio padre lo seguiva molto e aveva le videocassette dei grandi campioni. Ma non potevo praticarlo perchè mia madre aveva paura. Per questo per un lungo periodo ho giocato a calcetto, ma non ero soddisfatto, non era uno sport per me. Poi un giorno mi sono deciso e mi sono iscritto alla Vigor Perconti, avevo appena 12 anni".

Cosa fai nella vita ?
"Al momento lavoro come cameriere. E’ un po’ pesante perchè ti costringe a stare sempre in movimento e in piedi. Comunque con gli orari mi dà la possibilità di conciliare con gli allenamenti in palestra".

Come ti definisci?
"Un tecnico e un buon tempista".

Ricordi un giorno storto da pugile?
"Forse quando ho perso in finale ai campionati italiani junior a Catania. L’avversario era Ciro Tota. Sembrava lento, ma aveva il fisico da uomo, mentre io ero ancora un ragazzo. Mi ha battuto di forza. Da lì ho imparato a non sottovalutare mai gli avversari e a ragionare".

Un giorno positivo?
Matteo ci pensa, è incerto, viene in aiuto il maestro Zonfrillo: "Lui nel pugilato ha avuto gli alti e i bassi. Ha delle qualità innegabili con le quali può arrivare. Aveva iniziato bene, poi ha un po’ rallentato, qualche amicizia lo aveva allontanato e qualche incidente lo aveva costretto al riposo. Io dico che per lui il giorno positivo è stato quando ha riscoperto la serietà dell’allenamento e l’interesse verso il pugilato". Riprende il discorso Matteo : "Il pugilato non lo lascio più, perchè mi fa star bene".

Hai qualche interesse?
"Mi piace andare al mare, ma al primo posto c’è sempre la boxe".

Domandiamo a Zonfrillo se si pensa al professionismo ?
"Indubbiamente ha delle buone qualità. E’ un fatto di testa. E’ ancora un ragazzo con i suoi alti e bassi. Deve fare ancora un po’ d’esperienza. Nel professionismo può fare una carriera mirata ad un obiettivo anche importante. Da dilettante invece l’obiettivo è la Nazionale e per quello diventa tutto più difficile".

La conclusione spetta a Matteo...
"Ultimamente sono molto cambiato. Ho ripreso gli allenamenti con assiduità da due mesi circa. Ho abbandonato tutte le mie abitudini che mi potevano danneggiare e influire. E penso che più vado avanti così e più vengono i risultati. Ci sto mettendo tutto l’impegno e prima o poi i sacrifici pagano".

Alfredo Bruno