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DUE NUOVI CAMPIONI WBO: USYK E CANELO

18/09/2016 - 12:25:39

 

 

Cambio al vertice tra i massimi-leggeri e medi jr

di Primiano Michele Schiavone

La sera di sabato 17 settembre 2016 ha portato due nuovi fuoriclasse all’apice dell’ente pugilistico mondiale denominato World Boxing Organization con sede a San Juan di Portorico, in eventi realizzati in terre molto lontane tra loro,.una nel cuore della vecchia Europa dell’est, l’altra nel profondo sud degli Stati Uniti d’America.

Usyk su Glowacki ai punti

La prima in ordine di tempo si è avuta nella Ergo Arena di Gdansk, in Polonia, dove in uno scontro tra imbattuti mancini l’ucraino Oleksandr Usyk ha deposto dal regno dei pesi junior heavyweght – per usare la definizione della Wbo – il polacco Krzysztof Glowacki al termine delle 12 riprese con verdetto unanime. Il risultato deciso dai tre giudici è stato ampio come annunciato dallo speaker: 119-109, 117-111 e 117-111.
Le capacità combattive di Usyk, 29 anni compiuti lo scorso gennaio, sono apparse evidenti fin dalle prime avvisaglie.
"Główka" Glowacki, 30 anni celebrati nel luglio passato, non si è risparmiato nello slancio grintoso adoperato per frenare l’avversario e proteggere la sua preziosa cintura.
Nonostante l’ampia valutazione a favore dello sfidante, il match è stato eccitante per tutta la sua durata ed ha visto i due contendenti scambiarsi pesanti colpi.
Usyk, medaglia d’oro alle olimpiadi di Londra del 2012, ha migliorato il suo record con la vittoria numero 10 (9 prima del limite).
Glowacki, campione dall’agosto 2015 quando piegò il tedesco Marco Huck, con una difesa all’attivo contro l’americano Steve Cunningham, ha conosciuto il primo insuccesso dopo 26 trionfi (16 anzitempo).

Alvarez liquida Smith

La seconda si è concretizzata nello stadio AT&T di Arlington, in Texas, per compito del messicano Saul Alvarez, noto con l’appellativo di ‘Canelo’ che ha destituito l’inglese Liam Smith dal trono della categoria jr.middleweight – per terminologia della Wbo – con un fuori combattimento registrato a 2:28 della nona ripresa.

Il messicano, alla presenza di oltre 51mila spettatori, ha realizzato il disegno della sua quarta corona mondiale nel weekend dedicato all’Indipendenza del Messico.
‘Beefy’ Smith, 28 anni dal luglio passato, ha cercato di tenere testa al suo sfidante nonostante la superiorità che non gli concedeva scampo, subendo tre atterramenti prima di essere fermato: nel settimo, ottavo e nono tempo.
Alvarez, 26 anni dallo scorso luglio, si è fatto avanti nelle prime quattro riprese, imponendo la sua tattica e le sue rapide azioni a due mani. Smith ha fatto meglio nella quinta e sesta frazione, dando l’impressione di aver trovato il contrappeso per non essere travolto. Ma dal settimo turno l’energia di Alvarez è tornata a governare il match. Il suo gancio sinistro ha fatto il resto, imponendo tre cadute al pugile europeo, l’ultima delle quali più pesante e definitiva. A quel punto l’arbitro ha dovuto constatare il fuori combattimento dell’inglese, incapace di rimettersi in piedi.
Così il messicano ha conquistato la quarta cintura iridata, la terza delle 154 libbre, per la sigla WBO che va ad aggiungere alle due targate Wbc e Wba della stessa categoria, e a quella Wbc dei pesi medi.
Alvarez, reduce dal successo sull’altro inglese Amir Khan, ha infilato il sesto esito favorevole da quando ha dovuto cedere allo statunitense Floyd Majweather Jr nel settembre di due anni fa, ed ha migliorato il suo palmares con la vittoria numero 48 (34 per la via rapida) contro 1 insuccesso ed 1 risultato nullo.
Smith, campione dall’ottobre 2015, ha ceduto la cintura dopo tre difese vittoriose ed ha riportato la prima perdita dopo 23 trionfi (13 prima del limite) ed 1 verdetto di parità.

Primiano Michele Schiavone