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UN GIORNO COME OGGI, IL 7 GIUGNO DEL 1975

07/06/2017 - 15:46:11

 

 

Nino Castellini contro Osvaldo Smerilli

di Primiano Michele Schiavone

La Sicilia ha offerto una sfilza di pugili conosciuti oltre i confini regionali. Uno di essi fu il palermitano Antonio Castellini, chiamato affettuosamente Nino, che arrivò spedito al titolo italiano dei pesi superwelter in 18 mesi dal passaggio al professionismo. Il siciliano debuttò a torso nudo nell’ottobre 1972 a conclusione di una smagliante carriera dilettantistica: campione italiano agli assoluti di Sassari nel 1970 tra i welter, e di Roma nel 1972 nei superwelter, conquistò anche la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo del 1971 a Smirne, Turchia, come superwelter, prima di rappresentare l’Italia ai Giochi olimpici del 1972 a Monaco di Baviera, Germania. Il 7 giugno 1975 Castellini mise in palio la sua cintura nazionale, dopo due difese vittoriose, contro il marchigiano Osvaldo Smerilli. Nell’antica città di Fermo, oggi capoluogo di provincia, il siciliano costrinse il valente ascolano alla prima ed unica sconfitta prima del limite, chiudendo il confronto nella settima ripresa. Smerilli non tornò mai più sul ring mentre Castellini si presentò 20 giorni dopo a Milano contro il combattivo Vito Antuofermo – in seguito campione europeo superwelter e mondiale medi – cedendo nel quarto tempo. Il resto di quell’anno fu sconsolante per il brillante siciliano: lasciò il primato tricolore a Damiano Lassandro dopo essere stato squalificato nella quarta frazione, quindi rimase sconfitto a Parigi dal francese Jules Bellaiche che aveva superato oltre due anni prima a Palermo. Castellini tornò al successo nel nuovo anno con un fruttuoso match interlocutorio che lo portò poi alla vittoriosa rivincita con Lassandro, al quale tolse il titolo nazionale superwelter per ferita dell’avversario nella quarta frazione. Il siciliano si esibì inconsapevolmente per l’ultima volta alla vigilia di ferragosto del 1976, dodici giorni prima del fatale evento motociclistico che gli tolse la vita all’età di 25 anni. Aveva combattuto 32 volte: 27-4-1

Primiano Michele Schiavone