SPORT & NOTE

Notizie

UN GIORNO COME OGGI, L'1 LUGLIO DEL 1978

01/07/2017 - 11:05:54

 

 

Giovanni Camputaro, quarta difesa tricolore

di Primiano Michele Schiavone

Il più attivo campione italiano dei pesi mosca fu il campano Giovanni Camputaro, con sette difese del titolo durante il suo primo regno. Il pugile casertano nella serata di sabato 1 luglio del 1978 mise in palio la sua cintura a Cagliari contro il locale Salvatore Laconi, vincendo il match al termine delle 12 riprese. Il giovane Camputaro debuttò a torso nudo nell’ottobre 1976, dopo aver vestito la maglia azzurra alle olimpiadi di quell’anno a Montreal, Canada, eliminato al secondo turno di qualificazione dei 51 kg. Divenne campione d’Italia professionisti dei pesi mosca nell’ottobre dell’anno seguente, togliendo lo scettro al sardo Claudio Tanda, ferito irrimediabilmente nel decimo round. Due mesi dopo respinse le velleità di Sante Medici, calabrese trapiantato nel Lazio, in 12 riprese. Sulla stessa distanza si concluse la difesa del febbraio 1978 contro Sabatino De Filippo, sardo residente in Liguria, che lo aveva sconfitto sedici mesi prima. Poi toccò al siciliano Filippo Belvedere nel maggio seguente, sempre ai punti. Dopo il ricordato successo su Laconi, in luglio si trovò sulla sua strada l’altro sardo Emilio Pireddu, che superò con decisione. Nel gennaio 1979 pareggiò con il conterraneo Franco Buglione, ex campione italiano dei mosca e dei gallo. Nel luglio successivo dovette cedere la fascia italiana a Sabatino De Filippo, nella loro terza sfida professionistica. Camputaro si riprese lo scettro nazionale nel novembre di quell’anno per una ferita che tolse di gara De Filippo nel sesto tempo. I due si affrontarono per la quinta volta nel marzo 1980, quando il risultato finale decise per il salomonico pari: dopo due vittorie ciascuno il verdetto nullo fotografò il reale valore paritetico di entrambi. Il casertano lasciò la corona nazionale per sfidare il campione europeo Charlie Magri, perdendo a Londra nella terza frazione. Provò nuovamente la corsa per il campionato italiano ma rimase al palo per tre volte contro Paolo Castrovilli, pugliese residente a Torino, e poi con il napoletano Ciro De Leva ed il sardo Giampiero Pinna. Nell’agosto 1983 giocò la sua seconda carta europea sfidando in Francia il campione Antoine Montero, contro il quale rimase sconfitto nell’ottava ripresa per una ferita. Lasciò il ring nell’aprile 1987 dopo 36 sfide: 21-13-2.

Primiano Michele Schiavone