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UN GIORNO COME OGGI, IL 19 LUGLIO DEL 1952

19/07/2017 - 15:55:02

 

 

Barbadoro porta il titolo italiano a Trieste

di Priminao Michele Schiavone

Nella lunga lista di pugili triestini, autoctoni o di adozione, ha lasciato traccia visibile nel pugilato italiano Nello Bardadoro, nato nel pesarese ma cresciuto nella città di San Giusto. Questi il 19 luglio 1952 a Milano disputò il suo primo campionato italiano dei pesi piuma, allora vacante, contro il romano Alvaro Cerasani, già campione nazionale della categoria. Nel capoluogo lombardo Bardadoro piegò il capitolino nel corso della terza ripresa. Il triestino fece il debutto tra i professionisti con successo nell’aprile 1950 in Svizzera. Nel marzo del 1952 si guadagnò la designazione al titolo italiano dopo aver vinto la semifinale a Trieste sul laziale Dante Venturi, con il quale aveva impattato un anno prima a Roma. Con la qualità di campione d’Italia il triestino venne incautamente offerto al campione europeo Ray Famechon, francese che vantava il titolo continentale dal marzo 1948, esaltato da cinque difese di successo, con un tentativo mondiale contro il grande Willie Pep. Nell’ottobre 1952, a Milano, Barbadoro completò la sua opposizione al transalpino nella quarta frazione. Nel gennaio dell’anno seguente lasciò la sua cintura tricolore a Grosseto nelle mani del locale Altidoro Polidoro, contro il quale tentò inutilmente di riprenderla nel dicembre successivo, sempre nel capoluogo maremmano. Nel 1954 pareggiò a Tunisi con il magrebino Mohamed Abdelkrim, perse a Sassari dal sardo Gavino Furesi che aveva sconfitto l’anno precedente; piegò a Vienna l’austriaco Willi Swoboda; fece lo stesso a Milano con Flaviano Ciancarelli e continuò con successo fino all’aprile 1955 quando a Torino dovette cedere il passo al peso leggero Bruno Visintin. Continuò a mietere successi per ritrovarsi ancora a Grosseto, nell’aprile 1956, al cospetto del campione Altidoro Polidoro: nel terzo confronto Barbadoro mise assieme tutta l’esperienza maturata nelle due precedenti sconfitte e tolse la cintura italiana all’idolo toscano. Il triestino perse nuovamente il titolo alla prima difesa, nell’agosto seguente a Civita Castellana, nel viterbese, capitolando dinanzi all’imbattuto locale Sergio Caprari. Risorse a Liegi sul belga Jean Sneyers, ex campione continentale dei pesi mosca, gallo e piuma. Continuò la serie di successi ancora per due anni, poi, nel luglio 1959 a Rimini, salutò il ring dopo la confitta con lo spezzino Alberto Serti, al termine della sfida numero 48: 37-7-4.

Primiano Michele Schiavone