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UN GIORNO COME OGGI, IL 22 LUGLIO DEL 1956

21/07/2017 - 16:11:39

 

 

Franco Cavicchi sul tetto d'Europa

di Priminao Michele Schiavone

La prima difesa del titolo europeo da parte del bolognese Franco Cavicchi ebbe luogo nella sua città il 21 luglio 1956 contro il tedesco Heinz Neuhaus, al quale lo aveva tolto, nello stesso luogo 13 mesi prima. Per l’emiliano apparve doveroso incrociare i guantoni con il pugile giunto da Dortmund perché lo stesso, dopo avergli ceduto ai punti nel giugno 1955, lo superò per squalifica 3 mesi dopo in Germania, senza titolo in palio. Nel terzo confronto Cavicchi regolò i conti con un decisivo fuori combattimento determinato nell’undicesima ripresa. Il suo regno continentale finì nel settembre 1956, dinanzi ai suoi instancabili sostenitori, per effetto dei colpi dello svedese Ingemar Johannson, futuro campione del mondo. La carriera professionistica di Cavicchi iniziò nell’ottobre 1952, dopo aver chiuso la parentesi dilettantistica con la vittoria ai campionati assoluti di quell’anno, tenuti a Trieste. Nel secondo anno pareggiò due volte con il tedesco Hans Friedrich che lo sconfisse mentre era campione d’Europa, nel giugno 1956, senza titolo il palio. Poi venne il primo insuccesso ad opera del tedesco Hugo Salfeld, a Monaco di Baviera. In seguito infilò una serie impressionante di successi che lo condussero al campionato italiano dei pesi massimi. A Milano, nell’ottobre 1954, tolse il primato nazionale a Uber Bacilieri di Copparo, Ferrara, e proseguì la superba marcia vincente fino alla ricordata tappa europea dell’anno seguente. Dopo la perdita della corona continentale tornò a vincere in modo sbrigativo ma venne fermato due volte di seguito dallo spagnolo Jose Gonzalez, campione nazionale. La successiva serie di trionfi si arrestò dinanzi all’italo-americano Willie Pastrano, in seguito campione mondiale dei mediomassimi, e all’imbattuto connazionale Giacomo Bozzano, primo italiano ad averlo sconfitto. Nel 1959 non subì sconfitte: pareggiò con il tedesco Uli Ritter, superato nella rivincita dopo il successo su Federico Friso. L’anno seguente cedette il passo al transalpino Francis Magnetto, sconfitto nella rivincita; s’impose al britannico Joe Baygraves, al tedesco Horst Niche ed al londinese Jimmy Cooper, fratello gemello di Sir Henry, prima di cedere al teutonico Karl Mildenberger, futuro campione d’Europa. Perse dallo statunitense Bert Whitehurst e dal tedesco Ulli Nitschke, poi sfidò a Bologna il campione italiano Rocco Mazzola, chiudendo l’incontro con un pareggio nell’ottobre 1961. L’anno seguente, in marzo, ancora nella sua città, divenne per la seconda volta campione d’Italia a spese del lucano Rocco Mazzola. Nel maggio seguente, a Brescia, a causa di una squalifica lasciò il titolo nelle mani del locale Santo Amonti, già campione nazionale dei mediomassimi. Riscosse ancora due successi prima di cedere all’americano Tommy Fields, nel febbraio 1963, e lasciare la boxe dopo 89 confronti: 71-14-4.

Primiano Michele Schiavone