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UN GIORNO COME OGGI, IL 3 AGOSTO DEL 1983

03/08/2017 - 15:01:57

 

 

Sotgia, campione con molte qualità inespresse

di Priminao Michele Schiavone

Agli inizi degli anni '80 ci fu un interessante peso leggero per il quale nacquero molte aspettative, si trattò di Sebastiano Sotgia, nato in provincia di Sassari e cresciuto a tirare pugni nella palestra di San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Il 3 agosto 1983, dopo quattro mesi dalla conquista del titolo italiano, il sardo-veneto mise in palio il suo primato nazionale contro il brindisino Lorenzo Paciullo, ex tricolore dei pesi superpiuma. Il confronto si svolse nel caratteristico comune pugliese di Alberobello, in un singolare scenario ricco di trulli, quel particolare tipo di costruzione conica in pietra tradizionale della Puglia centrro-meridionale. Il combattimento tra Sotgia e Paciullo fu interrotto nel corso della seconda ripresa, dopo che entrambi i pugili rimasero feriti e dichiarati non idonei alla prosecuzione della sfida. Il risultato fu di no-contest e la cintura rimase al campione. Sotgia si presentò per la prima volta a torso nudo nel febbraio 1981, dopo aver concluso la parentesi dilettantistica con il secondo posto agli assoluti dell’anno precedente a Terracina, tra i superleggeri. Arrivò all’appuntamento del campionato italiano professionistico nel primo giorno di aprile del 1983 a Grosseto, dove annientò nel primo tempo il locale Alessandro Scapecchi, portandogli via la cintura tricolore dei pesi leggeri. Difese quel titolo due volte nel 1984: in aprile superò ai punti il casertano Luigi De Rosa, già titolare italiano dei superpiuma, in dicembre si liberò in tre riprese del milanese di origine siciliana Aristide Pizzo, tre volte campione nazionale della categoria inferiore. Dopo quel tangibile successo Sotgia dovette lasciare titolo ed attività con il record di 28 confronti: 26-1-0-1 NC.

Primiano Michele Schiavone