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CAMPIONI DEL MONDO DI ORIGINE ITALIANA, VINCE DUNDEE

07/08/2017 - 20:34:26

 

Al secolo Vincenzo Lazzara

di  Pietro Anselmi  e  Vincenzo Belfiore

Vincenzo Lazzara, il vero nome di Vince Dundee, vide la luce a Baltimora il 22 Ottobre 1907. Seguendo le orme del fratello Joe, che era nato a Palermo quattro anni prima e che fu campione del mondo dei pesi welter, fece il suo debutto al professionismo a diciotto anni, anch’esso come peso welter. In questa categoria disputò quasi cento combattimenti, prima di passare in quella dei medi. Una serie impressionante di vittorie sui migliori pugili di allora, come Len Harvey, Ben Jeby, Solly Krieger e Ken Overlin gli permise in breve tempo di scalare il rating universale e di inserirsi con pieno merito nelle classifiche mondiali. In quegli anni la categoria dei pesi medi viveva un momento di forte confusione. In Europa era considerato titolare della corona mondiale il francese Marcel Thil mentre in America il campione riconosciuto sia dalla N.B.A. che dalla N.Y.S.A.C. era Ben Jeby. Proprio contro quest’ultimo, che aveva battuto tre volte, Vince tentò la conquista del titolo, ma non andò oltre un verdetto di parità. L’impresa gli riuscì nell’ottobre del 1933 contro il canadese Lou Brouillard, che nel frattempo aveva strappato il titolo a Ben Jeby. In seguito Andy  Callahan e Al Diamond (Alfredo Pescatore) tentarono invano di scalzarlo dal suo piedistallo. Ci riuscì invece il polacco-americano Teddy Yarosz al Forben di Pittsbugh l’11 settembre del 1934. Fu una  sconfitta ingiusta che favorì l’uomo di casa ma segnò l’inizio del suo declino. Due anni dopo si ritirò dalle scene  pugilistiche con un record di tutto rispetto. Fu pugile coraggioso che non scansava nessun avversario e spesso fu vittima di decisioni arbitrali molto discutibili. Dopo il ritiro aveva aperto un bar a Bloomfield nel New Jersey ma una vera tragedia era in agguato. Quello che non era successo sul ring gli capitò per un incidente automobilistico quando la macchina sulla quale viaggiava venne colpita e trascinata da un treno per più di duecento metri. Severe ferite alla testa lo menomarono. Poco tempo dopo gli venne diagnosticata la sclerosi multipla. Nel 1942 entrava nell’ospedale di Glendale in California dove venne più volte operato senza fortuna. Moriva il 27-07-1949. In carriera aveva riportato 115 vittorie, 19 sconfitte, 13 pareggi, 10 S.D. e 1 N.C.