SPORT & NOTE

Notizie

UN GIORNO COME OGGI, IL 2 MARZO DEL 1943

02/03/2018 - 15:48:20

 

 

Michele Palermo batte Egisto Peyre

di Priminao Michele Schiavone

Il campano Michele Palermo conquistò per la terza volta il titolo italiano dei pesi welter il 2 marzo 1943 a Roma, togliendo il primato nazionale al trevigiano Egisto Peyre dopo 12 riprese. Per il pugile casertano fu la prima delle due vittorie ottenute sul friulano in sei combattimenti avuti. Infatti, in precedenza, nel febbraio 1942, sempre a Roma, il verdetto fu di parità in 8 tempi; dopo il secondo incontro, il 16 maggio 1943 a Treviso il pugile locale vinse sulle 10 riprese, senza titolo in palio; il 18 luglio seguente a Milano il risultato fu ancora nullo; al quinto appuntamento, il 16 settembre 1945 a Roma ancora una volta venne preferito Peyre sulle 12 riprese, in difesa del titolo nazionale; nell’ultimo incontro tenuto il 20 luglio 1947 a Napoli il campano pareggiò i conti finali con la seconda affermazione su Peyre. Palermo nacque il 3 ottobre 1911 a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta, e si affacciò al professionismo il 12 luglio 1931, prima ancora di compiere i 20 anni. Affrontò subito pugili affermati come Romolo Parboni, Alberto Farabullini, Vittorio Venturi e Luigi Bonetti. L’11 febbraio 1932 a Roma si misurò per la seconda volta con il locale Vittorio Venturi, perdendo dopo 15 riprese nel suo primo campionato italiano dei pesi welter. Cedette poi a Tony Campolo, all’anagrafe Alberto Guainella, e Mario Dobrez. Seguirono quell’anno la vittoria su Luigi De Laurentis ed i pareggi con Vincenzo Rocchi e Luigi Bonetti. Con quet’ultimo aprì l’anno seguente cedendogli ai punti. Dopo il pari con Alberto Farabullini e il successo su Gino Guindani, sconfisse sulle 15 riprese Luigi Bonetti il 7 maggio 1933 a Napoli, guadagnandosi per la prima volta il titolo di campione d’Italia dei pesi welter. Effettuò le sue prime trasferte all’estero, vincendo a Parigi, pareggiando a Tolosa e affermandosi due volte a Barcellona. Superò Vincenzo Rocchi a causa di una ferita e il 22 ottobre a Roma lasciò a Vittorio Venturi il titolo nazionale al termine di 15 tempi. Chiuse la stagione positivamente a Parigi. Iniziò il 1934 con una sconfitta da Vincenzo Rocchi a Roma, seguì un importante successo su Carlo Orlandi a Milano e in aprile debuttò negli Stati Uniti dove rimase fino allo stesso nese dell’anno successivo, facendosi conoscere come 'Kid Frattini'. Riprese l’attività italiana nel dicembre 1936 a Milano, pareggiando con Luigi De Laurentis. L’anno seguente perse da Dem Wakerlis, pareggiò e vinse con Luigi Bonetti, pareggiò ancora con Luigi De Laurentis e superò Aldo Menabeni, poi cedette a Carlo Orlandi, Amedeo Dejana e Mario Bianchini. Tornò negli Stati Uniti dove riprese a combattere in dicembre e vi rimase attivo per tutto il 1938. L’anno successivo si affermò su Felix Wouters, impattò con Amedeo Dejana e il 19 luglio a Milano vinse per la seconda volta il campionato italiano welter contro Saverio Turiello, affrontato per 12 tempi. Riportò poi i successi su Luigi De Laurentis e Umberto Pittori, oltre a un pari con Vittorio Venturi. Nel 1940, dopo la sconfitta da Carlo Orlandi, superò ancora Cleto Locatelli, per due volte, Amedeo Dejana e Vittorio Venturi, il 13 novembre a Firenze nel campionato nazionale welter. Nel 1941, dopo il successo su Umberto Pittori, il 18 aprile a Roma cedette a Carlos Orlandi per il fascia tricolore. Sommò risultati positivi contro Ercole Buratti, il tedesco Gustav Eder, ex campione nazionale ed europeo welter, e Carlos Orlandi senza titolo in palio, prima di fare pari con Amedeo Dejana. Il 10 febbraio 1942 a Milano cedette ancora una volta a Carlo Orlandi, nel nel campionato italiano welter giunto al limite delle 12 riprese. Chiuse la stagione in Spagna, con una vittoria e una sconfitta. Iniziò il 1943 a Breslavia, la polacca Wroclaw, con un’affermazione che ripeté a Stoccarda, in Germania. Poi, da campione italiano difese con successo la fascia tricolore il 3 giugno a Roma contro Domenico Di Stefano. Dall’anno seguente fino al 1947, ad eccezione del quinto incontro con Peyre, sommò risultati positivi, alcuni dei quali contro Fernando Jannilli, Aldo Di Jorio, Giovanni Manca, Ascenzo  Botta e Kid Marcel. Il 4 aprile 1948 a Napoli sconfisse ai punti Fernando Jannilli nel campionato nazionale welter. Dopo il pari con Carlo Boccolini a Pavia il 24 luglio a Crema venne squalificato dinanzi al locale Pino Facchi, risultato che gli costò la cintura italiana. Dopo una serie di affermazioni contro avversari stranieri e la positiva rivincita contro il cremasco Facchi, ritornò sul trono nazionale al cospetto di Carlo Mola, superato in 12 tempi il 14 dicembre 1949 a Milano, dove Palermo raggiunse l’apoteosi il 14 luglio 1950, nello scontro sulle 15 riprese con il bergamasco Livio Minelli, mantenendo il titolo italiano e togliendogli la corona continentale. In dicembre sconfisse ad Ancona il marchigiano Italo Scortichini e il 19 febbraio 1951 a Carmarthen, nel Regno Unito, lasciò la cintura europea al gallese Eddie Thomas, contrastandogli il passo per 15 tempi. Riprese a vincere ma chiuse la carriera il 18 settembre a Roma abbandonando nella quinta ripresa dinanzi al locale Luigi Valentini, sconfitto a Napoli cinque anni prima. Palermo gli consegnò il titolo italiano dei pesi welter e scese per l’ultima volta dal ring dopo 136 incontri: 93-25-17-1 nc.

Primiano Michele Schiavone