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UN GIORNO COME OGGI, IL 18 MARZO DEL 1972

18/03/2018 - 14:57:44

 

 

Armando Zanini, difesa italiana con Bepi Ros

di Priminao Michele Schiavone

Il bresciano Armando Zanini effettò la difesa del titolo italiano dei pesi massimi, tolto al bolognese Dante Canè, squalificato al quinto tempo nel Santo Stefano pugilistico del 1971 a Reggio Emilia, contro l’ex titolare di quella cintura, il trevigiano Bepi Ros. Il combattimento si svolse il 18 marzo 1972 a Sirmione in provincia di Brescia, e Zanini dovette abbandonare il match nella settima ripresa, favorendo il ritorno sul trono tricolore di Ros. Nato a Colio, in provincia di Brescia, il 16 febbraio 1946, Zanini coronò l’impegno dilettantistico con la conquista della medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo del 1967 a Tunisi. Impostato in guardia destra, “Cisco” Zanini debuttò a torso nudo il 26 gennaio 1969 a Brescia, dove disponeva del suo quartier generale professionistico. Mantenne il record immune da sconfitte anche l’anno seguente, quando aggiunse ai successi il risultato di parità con il brasiliano di licenza italiana Vasco Faustinho, superato ai punti l’anno prima, e il no-contest riportato con Gianfranco Giannini, riscattato con successo subito dopo. Nel 1971, dopo la vittoria su Romano Peviani incappò nella prima sconfitta contro Getulio Bueno, brasiliano residente iin Italia. Seguì l’unica trasferta all’estero, sul ring di Bloemfontein dove rimase sconfitto dal sudafricano Sarel Aucamp, campione nazionale mediomassimi e massimi. Tra i confronti con Canè e Ros trionfò sul cremonese Benito Penna. Nel 1973 riprese la via del successo contro mestieranti internazionali come lo spagnolo Jose Antonio Galvez, il messicano Manuel Ramos, ancora il brasiliano con residenza anconetana Vasco Faustinho e l’altro messicano Alfredo Mongol Ortiz. Chiuse la stagione con il verdetto nullo ottenuto dinanzi al nigeriano con licenza tedesca Ngozika Ekwelum. Quando il bresciano Piermario Baruzzi lasciò vacante il titolo italiano per puntare al campionato europeo, Zanini si trovoò in posizione utile per contendere a Dante Canè la vacante fascia tricolore dei pesi massimi. Il 22 febbraio 1974 lo affrontò a Reggio Emilia, dove era avvenuto il loro primo scontro, ma il suo epilogo fu diverso e il bolognese lo costrinse all’abbandono nella decima tornata. Zanini provò a rimettersi in gioco ma trovo il disco rosso dinanzi a Benito Penna per due volte nel 1975. Salì sul ring per l’ultima volta il 5 marzo 1976 a Torino, lasciando via libera al giovane imbattuto riminese Alfio Righetti. Concluse la carriera dopo 30 incontri: 20-7-2-1 nc.

Primiano Michele Schiavone