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UN GIORNO COME OGGI, IL 5 APRILE DEL 1963

05/04/2018 - 19:35:19

 

 

Sandro Mazzinghi batte Tony Montano

di Priminao Michele Schiavone

Il toscano Sandro Mazzinghi disputò per la prima volta 10 riprese il 5 aprile 1963 a Roma di fronte all’americano Tony Montano, già campione dello Stato di Arizona dei pesi medi, che superò con verdetto ai punti. Sandro, diminuitivo di Alessandro, nacque a Pontedera, a pochi chilometri da Pisa, il 3 ottobre 1938, sei anni dopo del fratello Guido (insieme nella foto in basso) che lo precedette nell’attività pugilistica e fu professionista dal 1954 al 1957, capace di diventare campione italiano con la canottiera e a torso nudo. Sandro esordì al professionismo il 15 settembre 1961 a Firenze, dopo aver vinto la medaglia d’oro all’edizione dei campionati mondiali militari, al limite dei 71 chili, a Fort Dix, nel New Jersey. L’inizio fu molto incoraggiante e presto dovette affrontare diversi affrontare stranieri. Il 27 luglio 1962 a Roma riportò la prima sconfitta dinanzi al cagliaritano Giampaolo Melis, ex campione nazionale dei pesi welter, che lo superò sulla distanza delle 8 riprese. Ritornò a vincere nel mese seguente contro il romano Fabio Bettini, in seguito più volte sfidante tricolore dei superwelter e medi, poi anche campione francese delle due categorie di peso. Continuò a mietere successi e dopo l’affermazione su Tony Montano, il 5 maggio 1963 a Milano piegò in otto tempi lo statunitense Don Fullmer, prima di allora fermato solo una volta prima del limite. Seguirono il trinonfo al quinto round sul canadese Wilf Greaves, titolare nazionale e British Emprire dei pesi medi, e l’affermazione nell’ottava frazione sul siriano con licenza tedesca Mohamed Sahib. Il 7 settembre a Milano profittò della chance mondiale al limite dei pesi medi jr offertagli contro il campione Ralph Dupas, statunitense di New Orleans, Louisiana, titolare da quattro mesi e impegnato nella seconda difesa, che fece crollare nella nona frazione. Diventato campione iridato, Sandro concesse la rivincita a Dupas e il 2 dicembre a Sydney, in Australia, respinse le velleità dell’americano in modo definitivo nel tredicesimo round.


L’anno seguente, in attesa di mettere in palio la corona mondiale, liquidò in tre tempi il messicano Hilario Morales, due volte l’americano Charley Austin, la prima volta alla nona ripresa, la seconda alla settima dovuta a una squalifica, poi saldò alla quinta frazione il contro con l’altro statunitense Cecil Mott, campione dello Stato di Arizona dei pesi welter. La seconda difesa della cintura iridata Sandro la sostenne il 3 ottobre, a Genova, dove si trovò di fronte l’americano Tony Montano al quale si era imposto ai punti diciotto medi prima. Nel secondo confronto, valevole per il campionato mondiale posseduto dall’italiano, la conclusione a favore del campione arrivo nella dodicesima tornata. Il mese seguente Sandro piegò in sette riprese il messicano Gaspar Ortega, fino ad allora sconfitto una sola volta anzitempo. L’11 dicembre a Roma mise in gioco il titolo iridato contro il cagliaritano Fortunato Manca, titolare nazionale e continentale dei pesi welter, e lo mantenne dopo 15 riprese. Nel 1965 salì sul ring tre volte senza difendere il suo primato mondiale, imponendosi per due volte al newyorkese Isaac Logart e una al texano Mel Ferguson, prima di concedere la chance all’imbattuto connazionale Nino Benvenuti, campione italiano dei pesi medi in carica.

La difesa si svolse il 18 giugno a Milano e il toscano incappò nella sesta ripresa in un montante al mento che gli strappò la corona. Sandro tornò al successo in ottobre sull’argentino Oscar Miranda, in attesa di incrociare nuovamente i guantoni con Benvenuti. Il secondo match tra i due, titolo mondiale medi jr in palio, si svolse il 17 dicembre a Roma, durò 15 riprese, al termine delle quali la vittoria venne consegnata al triestino. Nell’anno successivo il toscano riprese confidenza con il successo mediante tre facili affermazioni che gli aprirono lo scenarario europeo. Il 17 giugno a Roma tolse il titolo EBU superwelter al francese Yoland Leveque, imponendogli il fuori combattimento nella dodicesima frazione. Regolato ai punti l’americano Tony Noriega, l’11 novembre a Stoccolma si conferò campione del vecchio continente quando piegò nella quattordicesima ripresa lo svedese Bo Hogberg, già possessore di quel titolo. Nel 1967 mantenne la cintura EBU per tre volte: il 3 febbraio a Milano contro il transalpino Jean Baptiste Rolland, ricacciato nella decima tornata; il 9 settembre a Milano di fronte all’inglese Wally Swift, fermato da una ferita nella sesta sessione: l’1 dicembre a Roma verso il francese Jo Gonzales, annientato in quattro tempi. Tra la prima e la seconda difesa dell’anno s’impose ai punti agli americani Henry Aldrich e Gomeo Brennan. Nel 1968 Sandro guardò nuovamente oltre i confini europei e, dopo aver travolto gli statunitensi Art Hernandez e Bobby Cassidy, il 26 maggio a Milano tornò a combattere per il campionato mondiale medi jr, sfidando il sudcoreano Ki Soo Kim, titolare iridato dal giugno 1966 quando vinse contro Benvenuti. La battaglia tra Sandro e l’asiatico, per molti tratti cruenta, durò 15 riprese e si concluse a favore dell’italiano.

Come campione mondiale il toscano tornò sul ring in settembre a Firenze, senza difendere la cintura, e regolò ai punti Levi Campbell, giugnto da Trinidad e Tobago. Il 25 ottobre a Roma mise in gioco la corona contro lo statunitense Freddie Little e a causa di due ferite riportate dall’italiano il match venne interrotto nell’ottava ripresa con il verdetto di no contest. Le reazioni del mondo americano a quel verdetto e le pressioni esercitate sugli enti mondiali si conclusero solo quando il toscano venne privato del titolo di campione del mondo. Sandro tornò a Roma il 28 marzo 1969 contro l’americano Wilfredo Hurst ma altre ferite riportate sulle arcate sopracciliari lo fermarono ancora nell’ottava sessione, con un nuovo verdetto di no contest. L’ex campione riprese a combattere il 17 dicembre a Las Vegas, Nevada, demolendo nel secondo round il californiano Cipriano Hernandez. Nel 1970 salì sul quadrato quattro volte, vincendo contro il britannico Harry Scott e gli statunitense Harold Richardson, Eddie Pace e Willie Warren. Poi annunciò il ritiro dall’attività agonistica. Dopo sei anni di ianttività Sandro si presentò sul ring il 3 novembre 1977 e vinse sulle 10 riprese contro l’americano David Adkins; il 26 dicembre s’impose in 8 tempi all’italiano Gianni Mingardi e il 4 marzo 1978 chiuse definitivamente la carriera a Firenze dopo essersi imposto al termine delle 10 riprese al francese Jean-Claude Warusfel. Sul suo record si contano 69 combattimenti: 64-3-0-2 nc.

Primiano Michele Schiavone