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UN GIORNO COME OGGI, IL 20 GIUGNO DEL 1950

20/06/2019 - 23:40:28

 

 

Roberto Proietti batte Joseph Preys

 

di Alfredo Bruno

Il 20 giugno 1950 a Milano Roberto Proietti era chiamato a difendere il titolo europeo dei leggeri dall’assalto che gli portava il belga Joseph Preys. I due per la verità si erano già incontrati, sempre per l’europeo in Belgio e nell’occasione il romano di Testaccio diede una lezione al coraggioso avversario.Noi spesso ci divertiamo a fare dei paragoni su chi è stato il più bravo di sempre. Ma quando parliamo dei leggeri ci viene da nominare Locatelli, Venturi, Loi, ma ci sentiamo in torto quando non riusciamo a incastonare fra tanta grandezza il campione romano, proveniente da una famiglia dove la boxe era di casa quasi come un’onoreficenza. Il torto di Proietti forse è stato quello di non avere conquistato un titolo mondiale, anche se all’epoca c’erano dei mostri come Henry Armstrong, Tony Canzoneri ecc.. Era passato professionista proprio al tempo della guerra nel 1941. Sul ring non era boxe, era lotta per la sopravvivenza. Una lotta che sembrava non lo riguardasse con la sua tecnica, la sua velocità, un’enciclopedia tattica per ogni situazione. Aveva il suo tallone d’Achille, non sapeva vivere lontano dalla famiglia, per cui era difficile parlare di tournèe americane. Se gli americani fossero venuti in Italia sarebbe stato un altro discorso. Roberto si dovette quindi accontentare del titolo europeo, che a lungo andare gli stava stretto. Quella sera al Vigorelli davanti a circa 15mila spettatori affrontava Preys. L’avversario era alla sua portata, ma Proietti cominciava a rallentare negli allenamenti, aveva da mandare avanti un’avviata macelleria per mantenere la famiglia. La boxe era il presente, la macelleria era il futuro suo e della famiglia. Anche quella sera il pubblico milanese rimase incantato nel vedere le sue schivate, i suoi colpi doppiati davanti ad un avversario irriducibile.  Quando il suo destro deflagrò contro la mascella dello sfidante il Velodromo “accompagnò” nella caduta lo sfidante. Un destro tremendo e il belga adoperò tutte le risorse per rialzarsi e continuare. Preys belga riprendersi e sebbene dominato nelle ultime riprese recuperò qualche punto. Quel rallentamento ebbe una sua più che valida giustificazione di una dolorosa vescica al piede, che il romano camuffò come mossa strategica per non infierire. La data del 20 giugno rischiava di diventare storica, perché Proietti subito dopo andrà a combattere in Danimarca dove impartì una lezione a Jorgen Johansen, che sarà l’ultimo avversario prima di ritirarsi da campione imbattuto.