Federico Friso batte Bruno Scarabellin

di Alfredo Bruno

L'11 giugno 1960 circa 15mila spettatori erano presenti allo Stadio Amsicora per una grande riunione di boxe.

Oltre ai beniamini sardi come Paolo Melis, Fortunato Manca e Piero Rollo, nel cartellone figurava anche un titolo italiano dei massimi tra pugili veneti, cosa rara nell’isola.

Bruno Scarabellin metteva in palio il titolo dall’assalto di Federico Friso (nella foto), un veterano che già due volte aveva tentato la conquista.

Il match sembrava incanalato secondo logica con un Scarabellin più mobile e bene in linea, mentre lo sfidante cercava la corta distanza ma con qualche difficoltà. Alla terza ripresa si aveva un’inaspettata conclusione quando Friso fintava un sinistro al corpo del campione che abbassava la guardia lasciando il varco per un destro micidiale che centrava la mascella dell’avversario.

Scarabellin cadde di schianto battendo la testa al tappeto, un brutto ko che durò qualche minuto fino a quando il veneto si rialzò tra gli applausi del pubblico sollevato.

Per Friso fu la sospirata conquista che durò 11 mesi fino a quando fu spodestato dal lucano Rocco Mazzola, ex campione dei mediomassimi.

Per Scarabellin, atleta che aveva tutte le doti per emergere fu il classico campanello d’allarme di una mascella non a prova di bomba. Due successi prima del limite illusero i suoi tifosi, ma la sconfitta subita in Germania da Helmut Ball fu decisiva per appendere i guantoni al chiodo.