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UN GIORNO COME OGGI, IL 10 SETTEMBRE 1980

10/09/2020 - 16:13:29

 

 

A Sanremo, per la conquista dell'Europa

di Primiano Michele Schiavone

Per anni il Teatro Ariston di Sanremo, in provincia di Imperia, oltre a ospitare il Festival della canzone italiana ha spesso dato alloggio a riunioni di pugilato professionistico, Il 10 settembre del 1980 accoglieva una importante manifestazione internazionale sostenuta dall’eminente sfida valevole per il titolo Ebu dei pesi medi. Detentore della cintura il 32enne inglese Kevin Finnegan, dotato di notevole abilità maturata in  dieci anni di confronti a torso nudo, nei quali si era misurato con i migliori combattenti del vecchio continente, tra i quali, Bunny Sterling, Jean Claude Bouttier, Frank Reiche, Gratien Tonna, Alan Minter. Ayub Kalule, Tony Sibson e Georg Steinherr, e per due volte a Boston, Massachussets, con il mancino americano Marvin Hagler, uno dei più grandi pesi medi della sua generazione. Il britannico, fratello minore di Chris, vincitore della medaglia olimpica dei pesi medi a Città del Messico nel 1968, e campione da professionista dei titoli British, Commonwealth e d’Europa dei pesi mediomassimi, regnava da sette mesi, da quando aveva ottenuto la vacante corona in Francia a spese del pericoloso transalpino Gratien Tonna. In maggio aveva esposto il titolo a Monaco di Baviera, in Germania, pareggiando con il tedesco Georg Steinherr. Forte di tante imprese, la difesa in Italia dell’inglese con il 26enne Matteo Salvemini, guardia destra pugliese di Barletta trapiantato in provincia di Milano, poteva apparire una formalità. Ma l’italiano, oltre a mostrare un palmares immacolato corredato da tre vittoriose sfide per il campionato nazionale, aveva in serbo la freschezza atletica necessaria per l’assalto a quella fortezza britannica, unitamente alla voglia di scalzarla per avvincerla e farla propria, dopo averla dominata. La brama di quel risultato accompagnava la tattica del lombardo di origine pugliese per tutta la durata di quella sfida. Al termine delle 12 riprese a Salvemini, 22-0-0, giungeva la voce squillante dell’annunciatore che diffondeva la proclamazione del verdetto: veniva dichiarato nuovo campione Ebu dei pesi medi. Finnegan, 35-11-1, lasciava per l’ultima volta la scena del ring senza farvi più ritorno.
La cornice di quell’evento veniva rappresentata da una serie di combattimenti internazionali.
Debuttava in Italia il 27enne peso medio venezuelano Fulgencio Obelmejias, 28-0-0, con una incisiva prestazione che si concludeva nel terzo tempo ai danni del 23enne statunitense Fred Johnson, 13-6-0-1 NC.
Continuava la campagna italiana del mancino portoricano Carlos Santos, 19-0-0, 25 anni in ottobre, che per la prima volta nell’anno imponeva lo stop nell’ottava sessione al 28enne americano Steve Michalerya, 15-9-0, reduce da tre successi consecutivi, per la categoria dei superwelter.
Subiva un inatteso stop l’ascesa italiana del 30enne superleggero argentino Juan Jose Gimenez, 78-6-4, a causa di una ferita che lo costringeva alla sconfitta della seconda tornata dinanzi al 23enne statunitense Arseneo Green, 9-4-0.
Il peso mosca torinese di origine pugliese Paolo Castrovilli, 13-0-0, tornava all’attività dopo la conquista del titolo italiano e si avvantaggiava sulle otto riprese nei confronti del 34enne francese Dominique Cesari, 16-16-6, già campione nazionale e sfidante Ebu dei pesi mosca, passato a militare tra i pesi gallo con due sfide al titolo francese.

Primiano Michele Schiavone