SPORT & NOTE

Notizie

I TRICOLORI JUNIOR PER MAGRĖ E FARILLA

26/10/2011 - 8.33.53

 

 

Magrì e Farilla ai tricolori Juniores restano… di bronzo

Si sono dovuti accontentare della medaglia di bronzo Francesco Magrì (Quero-Chiloiro) e Cosimo Farilla (Pugilistica San Giorgio Jonico) ai Campionati Italiani School Boys (13-14 anni) disputati nel fine settimana a Verbania, assieme ai Campionati Italiani Juniores.

 

Scialpi, Farilla, Quero, Magrì a Verbania

I due pugili tarantini classe 1997 sono stati infatti battuti entrambi in semifinale dai rispettivi avversari, mancando l’accesso alla finalissima per il titolo.
La delusione maggiore arriva dalla sconfitta di Magrì, che era il maggiore accreditato tra i quattro finalisti (6 vittorie, 1 pari e 2 sconfitte) della categoria di peso fino a 52 kg. Il sorteggio delle semifinali lo aveva messo di fronte Giovanni Robles (Box & Fit Bitonto, 3-1-1), avversario già battuto all’esordio a Potenza il 6 febbraio di quest’anno. Ma stavolta il verdetto è stato diverso: le score machine hanno premiato (8-4) la boxe attendista del bitontino, il quale si è ripetuto anche in finale contro Stefano Bossa (Boxe Fitness Barge), conquistando l’unico titolo italiano per la Puglia.
Nulla da fare neanche per Cosimo Farilla (54 kg), cui il sorteggio ha riservato il favorito per il titolo, Samuele Mancarella (Siracusa Boxing Team), che ha vinto per 9-2. La prova del sangiorgese è stata brillante, l’allievo di Scialpi non si è tirato indietro accettando gli scambi senza timore, ma alla lunga è venuta fuori l’esperienza del siciliano, che ha poi vinto il titolo superando in finale Alessandro Azzaro (Boxing Team Di Marco Pescara).
La delusione per il mancato raggiungimento del tricolore è nelle parole di Cataldo Quero, che ha seguito Magrì in Piemonte: «Purtroppo, in questa edizione dei campionati italiani è stata premiata la boxe “passiva”. Pugili come Robles, che si chiudono a riccio lasciando l’iniziativa agli avversari e limitandosi a qualche colpo. I giudici con le loro score machine segnano solo questi colpi, che alla fine fanno la differenza. A livello internazionale, il comportamento passivo viene invece punito. Magrì, inoltre, si è demoralizzato dopo un richiamo inflittogli alla seconda ripresa perché “legava”, un richiamo che ha “cancellato” il 2-0 di vantaggio con cui aveva vinto il primo round. Ma è rimasto più attivo e poteva comunque essere premiato se gli avessero segnato tutti i colpi portati a segno. Farilla ha fatto il possibile boxando alla pari di Mancarella. Il sorteggio non lo ha favorito, non si è scomposto e ha provato a scalare la montagna. Bravo lo stesso».