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STAGE FEMMINILE A ROMA

17/12/2011 - 10.25.57

 

 

Stage femminile a Roma

ROMA, 11.12.2011-(Alfredo Bruno)- Alle ore 10 di domenica si aprono a sorpresa le porte del Comitato Laziale all’interno dello Stadio Flaminio per far entrare un bel gruppo di atlete e tecnici per uno Stage femminile. Una novità nata strada facendo con l’intenzione di incrementare l’attività della boxe in rosa. Un’ intenzione che la Regione ha avuto sempre in mente per far combattere le sue 59 tesserate.

Un gruppo di atlete

L’idea è nata da scambi per allenamenti cumulativi attuata da alcune Società. L’idea forse ha avuto le sue origini con la Lupa Boxe di Franco Piatti e Francesca Giordano, facendo proseliti con Patrizia Pilo e soprattutto con Daniela Valeri, tecnico della Pugilistica Volsca a Lariano e ideatrice della Cintura Volsca dedicata alle donne.

Franco Piatti e Daniela Valeri
 

L’idea ha preso forma divenendo un vero e proprio Stage. Il successo è stato immediato e lo si è visto con l’adesione di una ventina di ragazze con altrettanti tecnici, provenienti da una quindicina di Società. Coordinatori di questa bella iniziativa sono Franco Piatti e Daniela Valeri. Tutto si svolge secondo regolamento con guanti e caschetti omologati. C’è un’appendice medica da parte del Dottor Italo Guido Ricagni che illustra l’aspetto sanitario con i controlli d’obbligo. Inizia quindi un vero e proprio allenamento con la fase di riscaldamento, per passare poi all’esecuzione e all’apprendimento di alcune figure, mentre sul ring si alternano le pugili per fare i guanti, ben controllate dall’arbitro Pasquale Galdieri.

C’è entusiasmo nell’aria, la formula sembra azzeccata e offre risvolti futuri interessanti. Ne parliamo con Daniela Valeri che sembra avere le idee chiare:” Questo Stage è nato per far fare attività alle ragazze che non sia limitata alle palestre e all’attività in genere, dove le ragazze hanno poche possibilità di combattere e spesso si trovano di fronte ragazze inesperte con atlete di grande esperienza, e questo non è giusto.  Cerchiamo con l’aiuto di tutti e dei tecnici di fare rumore per arrivare a chi sta più in alto di noi. Mi auguro, quindi, che questo  discorso di lavoro in comune venga portato avanti da parte di tutti, perché occorre l’aiuto i tutti per fare ed ottenere qualcosa. Se ci riusciamo bene, altrimenti è un’occasione mancata per crescere”.

Che idea ti sei fatta da questi primi approcci?

“C’è molto entusiasmo e c’è anche qualche lamentela, è normale e sono contenta di questo. Dobbiamo buttare le basi per costruire qualcosa di importante e duraturo. Ovviamente ci saranno da fare delle modifiche. Quello che mi piacerebbe vedere oltre all’entusiasmo delle ragazze, anche quello dei tecnici. Di non limitarsi solo a criticare, ma criticare per costruire. Noi tutto questo non lo facciamo per pubblicizzarci, lo facciamo semplicemente per loro, per le ragazze”.
 

Atlete impegnate ad eseguire le "figure"