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LAGANĄ CEDE AD OLTEANU E DI LUISA RIMANE CAMPIONE

26/05/2012 - 13.01.26

 

Laganà si deve arrende al campione EBU e Di Luisa si avvale di una simulazione

di Alfredo Bruno
 
Montefiascone, 25.05.2012- Decisamente bello il colpo d’occhio dentro il Palazzetto dello Sport Le Fontanelle, gremito da un pubblico festante per una serata importante di boxe con un titolo europeo e uno italiano.
La serata ha la sua realizzazione grazie agli sforzi economici dell’Amministrazione Comunale nelle persone del sindaco Luciano Cimarello e del vicesindaco Fernando Fumagalli, la supervisione della Lega Pro Boxe e le riprese di SportItalia. Solo che per quando riguarda i combattimenti non tutto è andato per il verso giusto.
 
Olteanu è rimasto campione d'Europa
 
Tra Andrea Di Luisa e Luciano Lombardi era in palio il titolo italiano dei supermedi, e non solo: c’era anche da vedere le condizioni del campione dopo il duro match disputato con Ndiaye, mentre per Lombardi c’era da considerare quali fossero ancora le sue ambizioni a 37 anni. Il match ha avuto un epilogo imprevisto alla quarta ripresa, con un verdetto a sorpresa di squalifica a favore di Di Luisa per simulazione di Lombardi, reo di avere accentuato le conseguenze di un colpo, sia pure irregolare. Che non sarà una passeggiata
 
 
Di Luisa lo capisce subito quando a causa di una testata vede sanguinare il suo zigomo sinistro fin dai primi secondi: poca roba d’accordo, ma contro un pugile scorbutico come Lombardi è una difficoltà in più. I due instaurano fra di loro sul ring un dialogo sulle rispettive presunte irregolarità. Forse l’arbitro Paolucci avrebbe fatto bene a troncare sul nascere questa situazione. Lombardi non ci sta al ruolo di vittima designata e nel secondo round coglie qualche successo con il sinistro dritto che arriva a segno su un Di Luisa notoriamente rigido sul tronco e con una guardia invitante. Il terzo round è vivace con la pronta risposta di Di Luisa dopo un uno-due dello sfidante.
 
 
Anzi nel finale del round il gancio sinistro del pugile campano fa piegare le gambe di Lombardi, che si difende come può dall’attacco fino al suono del gong. Il gancio sinistro di Di Luisa mette subito in difficoltà l’avversario nel quarto round e trova una sorta di autostrada per arrivare al volto del brianzolo, che riesce a spezzare l’azione del campione con un montante destro e relativo battibecco tra i due. Gli animi si surriscaldano e Di Luisa risolve la situazione con una testata alla luce del giorno, che Lombardi accusa non vedendo arrivare in successione due ganci sinistri che si abbattono sul volto e in seconda battuta sull’arbitro, che accusa. Momento di panico con Lombardi riverso al tappeto, che poi viene aiutato a rialzarsi. Sul ring c’è una discreta agitazione con i pugili che continuano a battibeccarsi. Alla fine si riesce a capire che il match è finito lì e i due vengono chiamati al centro del ring. Le ipotesi sono molteplici ma la squalifica di Lombardi per simulazione spiazza tutti.
 
Dopo qualche minuto salgono sul ring i mosca Giuseppe Laganà e lo spagnolo con chiare origini romene Silvio Olteanu. In palio c’è il titolo europeo. La lunga carriera del calabrese vede finalmente appagato all’età di 40 anni il suo sogno di arrivare ad una sfida europea. Olteanu è un pugile solido, ma non ha l’esperienza dello sfidante coi suoi 15 anni di carriera. Oltrettutto sul piatto della bilancia c’è da mettere la bella vittoria di Laganà su Bernard Inom, ex campione d’Europa. Il piccolo calabrese, un po’ lento a carburare, stavolta spiazza tutti e parte in tromba utilizzando il jab sinistro. Olteanu reagisce immediatamente con decisione soprattutto con il sinistro. La reazione del campione consiglia alla prudenza Laganà, che parte da lontano preferendo non avventurarsi. Olteanu, buon tecnico, possiede anche una potenza non trascurabile e lo dimostra con un destro micidiale accusato e seguito da una serie che costringono Laganà al tappeto.
 
 
Rialzatosi Laganà fronteggia come può la furia dell’avversario. Nel quarto round sciabolata di sinistro di Olteanu che costringe nuovamente al tappeto il calabrese. La situazione è decisamente compromessa e Laganà con belle schivate evita i successivi attacchi. Nel quinto round Laganà cerca di prendere l’iniziativa ma un destro d’incontro lo costringe a mettere un ginocchio a terra per il conteggio. Quando si rialza viene pescato da un diretto sinistro che accusa e stavolta il piccolo guerriero abbandona. Nell’intervista di rito con Ligas, Laganà logicamente è dispiaciuto per come sono andate le cose, ma non ha nulla da rimproverarsi ed è grato all’organizzazione che gli ha offerto questa importante chance a coronamento di una bella carriera. Il suo insegnante, Bruno Vottero, sintetizza così la sconfitta del suo pugile:” Giuseppe è uno che carbura dopo il sesto round, ma in pratica si è arreso mentalmente quando è andato giù la prima volta”.
 
In apertura si svolgeva il match tra i superpiuma Antonio De Vitis e Luigi Mantegna. De Vitis era reduce dal mancato combattimento con il ghanese Tagoe, valevole per l’Intercontinentale IBF. Il ghanese, infatti, rinunciava al match con l’italiano, e per De Vitis era necessario non perdere i benefici dell’allenamento fin qui svolto. Veniva quindi convocato il sempre disponibile Mantegna, ormai abbonato al ruolo di dignitoso collaudatore senza fare eccezioni sull’avversario. Il match inizia al piccolo trotto. Mantegna, tra l’altro s’infortuna al gomito sinistro, cosa che non gli impedisce la replica di tanto in tanto. Al quarto round il sopracciglio sinistro di De Vitis sanguina, probabilmente per una testata accidentale. Nel quinto round un destro d’incontro catapulta Mantegna al tappeto. Il match prosegue con qualche accelerata di De Vitis e un Mantegna che all’ultimo round preferisce pedalare all’indietro per arrivare fino alla fine dei 6 round.
 
Commissario di Riunione: Lorenzo Casentini
Supervisore EBU: Peter Stucki
Supervisore titolo italiano: Massimo Barrovecchio.
Medici: dott. Emiliano Bonanni, dott. Italo Guido Recagni.