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TRIS DEI ROMANI A FREGENE

17/06/2012 - 11.10.12

 

Spada è campione WBC Silver dei pesi medi

Il “Vulcano” [Domenico Spada], romano di 31 anni, è arrivato alla soglia del titolo mondiale dopo essere stato consacrato titolare WBC Silver delle 160 libbre.
 
Domenico Spada esulta con cintura WBC  / foto Renata Romagnoli
 
Ieri sera a Fregene, nel suo territorio, ha avuto l’accesso alla chance iridata assoluta dopo aver superato [Mariusz Cendrowski], polacco di 34 anni, già sconfitto ai punti in 12 riprese con verdetto unanime quattro anni prima.
Anche questa volta il match è arrivato fino alla fine del tempo programmato, pure con decisione unanime. Questi i cartellini letti a fine confronto: due 115-113 ed un 115-112.
 
L'arbitro alza il braccio di Spada, vincitore di Cendrowski  / foto Renata Romagnoli
 
Un richiamo ufficiale ha pesato sulla sommatoria complessiva. Alla decima ripresa il polacco è stato ammonito con la perdita di un punto per le tenute.
Spada ha vinto per la voglia di arrivare messa in campo. Più volte il temperamento lo ha tradito esponendolo al destro preciso dell’avversario.
Con il passare delle riprese il romano ha mostrato una buona tenuta ma la varietà dei colpi e la precisione non sono state apprezzabili.
Spada ed il suo tecnico Aglietta avranno certamente tempo per mettere a fuoco alcune lacune palesate nel combattimento con il polacco, in vista di appuntamenti più importanti e decisivi.
Per il momento è stato determinante centrare l’obiettivo cruciale per la sua carriera.
L’argentino Sergio Martinez, il messicano Julio Cesar Chavez Jr e tanti altri che li seguono sulla strada dell’iride WBC, necessitano una riflessione approfondita prima di concedersi all’avventura.
Spada, 72.000, ha migliorato il suo record portando il numero delle vittorie a quota 35 (18 anzitempo) a fronte di 4 rovesci, ottenuti tutti ai punti nell’area europea.
Centrowski, kg 72.300, ha registrato l’insuccesso numero 4 a fronte di 22 trionfi (9 prima del limite) e 2 pareggi.

 

Della Rosa rimane campione WBC International

La cintura WBC International dei pesi superwlter è rimasta addosso al romano [Emanuele Della Rosa] dopo le 12 riprese combattute con lo sfdante di turno [Nasser Al Harbi], inglese di 23 anni. Il verdetto della benedizione è giunto con decisione unanime. Questi i cartellini: 117-112, 116-114 e 115-114
Il 32enne “Ruspa” Della Rosa ha cercato costantemente di sovrastare il pugilato tecnico del suo avversario ma ha dovuto fare i conti con un costante sinistro che gli tagliava la strada.
Quando la distanza tra i due si riduceva l’equilibrio tornava a distinguersi. La potenza dei colpi segnava qualcosa a favore dell’italiano.
Il più alto britannico è stato elusivo ma presente al match in ogni sua fase, con il piglio di chi vuole tornare a casa con il record immacolato. Il suo destro è stato costruttore delle azioni piccanti del confronto.
Dal quarto round il pugile di Birmingham ha combattuto con un taglio lungo l’arcata sopracciliare sinistra. Nelle ultime riprese ha sofferto anche di una epistassi alla narice sinistra. Le due affezioni sono state controllate con perizia dal suo tecnico all’angolo.
Anche Della Rosa, kg 69.850, ha riportato una ferita lungo l’occhio sinistro che gli ha colorito il viso nelle battute finali.
Il laziale è stato poco flessuoso ma alla costante ricerca del colpo pesante per affaticare il cammino del suo opponente, tecnico e mobile fino alla fine. Le capacità del britannico sono state costanti. Il suo rendimento è stato consecutivo ed assiduo, anche se inoffensivo dal punto di vista della potenza, dinanzi ad un romano inseguitore.
La terza difesa della cintura ha dato a Della Rosa la vittoria numero 28 (9 anzitempo) contro 1 sconfitta riportata in Germania contro il tedesco Sebastian Zbik per il campionato WBC interim dei pesi medi.
Al Harbi, kg 68.800, ha conosciuto la prima sconfitta dopo 13 affermazioni (1 prima del limite) ed 1 pareggio.

 

Blandamura ha una nuova cintura

Il vacante titolo internazionale silver dei pesi medi WBC è stato riconosciuto al romano [Emanuele Blandamura].
Nel primo confronto della serata il 32enne Blandamura si è imposto al coetano livornese [Luca Tassi] per arresto del combattimento nella decima ripresa di un match programmato sulla distanza delle 12.
I due bravi pugili hanno dato vita ad un match avvincente. Il risultato finale testimonia l’intensità del conflitto scatenato tra le corde.
Entrambi imbattuti, hanno speso tutte le qualità in loro possesso per tagliare il traguardo ed incassare il risultato finale.
Sulla carta il toscano appariva più potente del laziale ma il verdetto finale ha dato ragione al romano. Tassi, ex campione nazionale dei pesi supermedi ha forse pagatao per la scelta di diventare più leggero. Il peso fatto registrare da Tassi, kg 72.100, ha dimostrato la sua capacità di rientrare nel limite di peso dei medi. Non conosciamo quale costo ha avuto il suo organismo per assecondare la scelta di militare al limite delle 160 libbre. Molte volte Tassi è rimasto sottoposte a lunghe serie di colpi da parte del suo avversario senza una pronta replica. Segno evidente di una necessaria esigenza di recuperare prima di rimettersi a gareggiare.
Alla fine Blandamura, kg 71.850, è apparso come un picchiatore inesorabile ed ha conquistato la seconda cintura della sua carriera. Il risultato gli ha confermato l’imbattibilità: 17 vittorie su altrettanti confronti (4 prima del limite).
Il primo insuccesso di Tassi è arrivato dopo 15 trionfi consecutivi (7 anzitempo).
 
 Primiano Michele Schiavone