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LA BOXE, MATERIA UNIVERSITARIA COMPLEMENTARE

18/09/2012 - 23.27.49

 

Si è concluso nel mese di luglio il corso di “Pugilato” all’Università degli Studi di Catanzaro, Magna Græcia.

di Francesco Cutruzzulà

Anche quest’anno, come nella precedente esperienza realizzata nell’anno accademico 2010-2011, tantissimi studenti hanno scelto il nostro sport quale materia complementare del piano di studi triennale, un percorso che alla fine laureerà dei dottori in Scienze Motorie, con prospettive diverse : manageriale, tecnico, recupero all’attività sportiva degli atleti infortunati; solo chi riesce a specializzarsi in maniera accurata e mirata può oggigiorno sperare di inserirsi in ambiti lavorativi.

L’ateneo Catanzarese è l’unica realtà regionale ad offrire un corso di laurea in Scienze Motorie e  prevede numerosi percorsi di specializzazione in ambito sportivo.

Gli studenti iscritti al corso di pugilato, provenienti da diversi centri della Calabria, già ricchi di esperienze in altri sport  -Tae Kwon Do, Judo, Scherma, oltre ai più classici Basket, Pallavolo Nuoto- hanno la possibilità di “ispezionare” il pugilato con un occhio più pronto ed attento, con un bagaglio motorio e di conoscenze culturali ampio e ricco di approfondimenti di  fisiologia, anatomia, biomeccanica, medicina sportiva, psicologia, farmacologia, tutte conoscenze che consentono di cogliere aspetti e particolari interessanti e di certo non trascurabili.

Aprire l’università al Pugilato ed agli sport da combattimento in generale, è stata una scelta vincente dell’ateneo Catanzarese che riesce così ad offrire una formazione in un ambito sportivo particolare -gli sport da combattimento- che per il nostro piccolo paese hanno rappresentato e rappresentano da millenni un punto di forza : dalle antiche Olimpiadi ai giorni nostri, le medaglie arrivano proprio da questi sport, non sarà solo un caso!!!

Dal canto suo la Federazione, soprattutto negli ultimi anni, ha cercato di mantenersi al passo con i principi della formazione continua e dell’aggiornamento destinato ai propri Tecnici, attraverso stage, seminari ed altri momenti formativi organizzati in proprio o con altre Istituzioni anche “in vivo”, cioè  in concomitanza di eventi come i Campionati ed i Tornei in maniera tale che determinati aspetti e momenti possano essere colti in diretta e subito analizzati.

Questo è ad esempio il tema centrale della match analisys, una opportunità di valutare comportamenti (dei tecnici, degli atleti, degli arbitri) analizzando momenti e comportamenti motori per escogitare soluzioni a problemi, stimolare migliorie.

La sfida che deve fare propria la FPI del futuro è quella di trovare ancor più legami e rapporti con le istituzioni più disparate che consentano attraverso interessi comuni, visti da angolazioni diverse, di analizzare determinati fenomeni : l’esperienza dell’Università di Catanzaro, al di là della promozione del nostro sport, va vista sotto questo punto di vista : l’Università è il luogo della ricerca, dello studio, della formazione ed il pugilato, patrimonio della nostra cultura e tradizione, deve esserci!.

La Commissione d’esame era costituita :

dal Prof. Massimo Scioti, consigliere Federale e Coordinatore Nazionale del settore Tecnici della FPI, entusiasta promotore di indagini conoscitive ed approfondimenti  da offrire alla categoria;

dal Professor Alfredo Raininger, laureato in Scienze motorie e Fisioterapia, oggi dirigente Federale ma ricordato anche per le sue battaglie vincenti sul ring;

dal rappresentante regionale Calabria dei Tecnici Sportivi M° Loriga Salvatore che, in una carriera pugilistica lunga una vita ha formato numerosissimi campioni;

in rappresentanza dell’Università il Prof. Toni Ammendolia, ortopedico impegnato in numerosi ambiti sportivi ed attualmente solo corteggiato dal pugilato.

La giornata conclusiva ha visto anche l’intervento dell’appassionato della “Noble art” Carlo Caruso, giudice presso il tribunale dei Minori di Catanzaro che ha portato una rilevante testimonianza sulla valenza educativa, formativa e rieducativa del pugilato.

Il corso all’Università ha visto impegnati diversi Tecnici FPI per la parte specifica e metodologica, il Dott. Raffaele Gullà per le lezioni di medicina Sportiva e doping, il signor Sebastiano Sapuppo per la materia di Carte Federali e Regolamenti, che ha arricchito la lezione di esempi pratici della vita da Arbitro-Giudice e Commissario di Riunione.

Fonte: Alfredo Bruno