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ANZIO, PRIMO APPUNTAMENTO DI ITALIAN BOXING TOUR

12/07/2013 - 17.18.19

 

 

Dual Match Junior e Youth Italia vs Estonia/Finlandia

Di Alfredo Bruno

ANZIO, 11.07.2013 – Piazza Garibaldi ridiventa teatro di una bella manifestazione di boxe. E’ la prima tappa dell’Italian Boxing Tour dedicato ad Alberto Mura con protagonista la nostra Nazionale Junior/Youth impegnata in un dual match con una rappresentativa mista Estonia/Finlandia. Si replica domani sabato 13 a Stintino presso l’Area del Porto Turistico. Ad Anzio nella centralissima piazza Garibaldi si è rivissuto da un incredibile e interessato pubblico quella passione verso la noble art che ha sempre accompagnato la città tirrenica. Lo testimonia la presenza ininterrotta per tutta la manifestazione del sindaco Luciano Bruschini, grande appassionato di questo sport, coinvolto dal ricordo di suo fratello Massimo, prematuramente scomparso, che partecipò alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964, che vinse i Mondiali Militari nello stesso anno, e che fu campione italiano tra i professionisti nel 1969. Logicamente nelle parole del sindaco non possono essere dimenticati grandi campioni del passato. Sul ring sale per salutare il numeroso pubblico anche Nando Onori, oggi maestro, autore di grandi imprese soprattutto tra i dilettanti. Una punta di emozione pervade i presenti quando è accompagnato sul ring Scipione Taurelli, ultraottantenne, quello che fu per certi versi il “maestro” di tutti.
E’ una gran bella serata con un clima dolce in un’atmosfera festante, perfettamente organizzata dalla Federazione Pugilistica Italiana (rappresentata da Michela Pellegrini, Matteo Schiavone e Tommaso Cavallaro) con la preziosa collaborazione dell’Imperium Boxe, la nuova società gestita da Salvatore Sarchioto, buon dilettante negli anni ’80, anch’egli forgiato dagli insegnamenti di Taurelli. Ci sono premiazioni e presentazioni di personaggi politici, istituzionali, sponsor e campioni di caratura mondiale come Domenico Valentino. Di volta in volta chiamati dal dinamico Marco Facchini salgono sul ring il sindaco Luciano Bruschini, la dottoressa Angela Santaniello Roberto Aschi, presidente del Comitato Regionale del Lazio, il Colonnello Walter Borghino, nel doppio ruolo di Team Leader e Vicepresidente Vicario della Federazione Pugilistica, Pietro Rinaldi, figlio dell’indimenticabile Giulio, Davide Ridolfi, Ottavio Barone, Francesco Damiani, Maurizio Stecca, Valerio Nati, Raffaele Bergamasco, tecnico responsabile della Nazionale, con il padre Ernesto, anche lui grande campione del passato, Michele Cirillo, Renzo Frisardi, vicepresidente Comitato Laziale ed altri autorevoli personaggi sparsi tra il pubblico. La serata non sarà chiusa dal gong finale dell’ultimo incontro, perché vengono consegnate due bellissime coppe a quelli che sono stati giudicati i più bravi della serata: nessun dubbio sulla bravura di Giovanni Sarchioto e Raffaele Di Serio. 
 
Rivediamo i protagonisti match dopo match
 
J - Kg. 48 Santo Giuca b. Aleksandr Vesselov (EST).
Vesselov mette subito in mostra il destro dritto e il gancio sinistro che arriva spesso a segno. Giuca prova l’uno-due per frenare l’iniziativa dell’estone. Buona la seconda ripresa del nostro pugile che sorprende l’avversario con colpi d’incontro spesso doppiati.Nella terza al calo di Giuca fa riscontro una maggiore incisività di Vesselov. Verdetto in bilico con vittoria assegnata a Giuca.
 
J - Kg. 52 Maksim Dzomardjan (EST) b. Francesco Lombardi.
Inizia molto bene Lombardi che cerca di prendere l’iniziativa contro un avversario pericoloso e pronto alla replica. Il match è molto tirato: alla miglior tecnica del pugile campano risponde Dzomardjan che nel finale accelera il ritmo mostrando anche maggior efficacia dell’avversario. La vittoria va a Dzomardjan, ma Lombardi è stato degno avversario.
 
J - Kg. 54 Raffaele Di Serio b. Danil Golubov (EST).
Di Serio in guardia destra dimostra anche efficacia con il destro. Golubov è avversario scaltro con una copertura ermetica, tanto che molti colpi del nostro pugile si stampano sui guantoni dell’estone. Nel round centrale botta e risposta tra i due. Il finale di Di Serio è travolgente con combinazioni efficaci che finalmente trovano varchi invitanti. Di Serio vince senza discussioni.
 
Y - Kg. 75 Salvatore Cavallaro e Ivan Zucco pari.
Il pari è quasi scontato perché si tratta di un test match utile ai selezionatori della nostra Nazionale Bergamasco, Stecca e Nati, per decidere tra i due nostri migliori atleti nella categoria la sua partecipazione ai prossimi impegni internazionali. I due partivano in maniera soft, quasi a livello di esibizione, poi i ferri si sono riscaldati e il lavoro pesante al corpo attuato da Cavallaro ha dato l’idea di una maggior consistenza oltre che una varietà di colpi apparentemente superiore smorzata dai diretti del piemontese.
 
Y - Kg. 60 Francesco Maietta b. Georgi Kekelidze.
Maietta si presenta con belle serie di tre colpi dalla media distanza che sorprende l’estone. L’italiano cala apparentemente nel secondo tempo, anche se piazza in un paio d’occasioni il suo incisivo uno-due. L’azzurro mette il turbo nel terzo round di fronte ad un avversario in affanno a cui fa letteralmente volare il paradenti con un bel gancio destro proprio in chiusura.
 
J - Kg. 64 Francesco Sarchioto b. Daniel Tedrema (FIN).
L’incredibile pubblico di Anzio subito si riscalda quando sale sul ring Francesco Sarchioto, figlio di Salvatore l’organizzatore della serata. E’ un entusiasmo ben riposto, perché Anzio sembra aver trovato grazie ai fratelli Sarchioto quel feeling particolare con la boxe iniziato con Orlando Magliozzi, proseguito con Nando Onori, Renato Tontini, Giulio Rinaldi, Massimo Bruschini e Ottavio Barone. Sarchioto, appena 16 anni, ha già un repertorio da campioncino e lo testimonia Tedrema costretto a incassare in chiusura del primo round una serie di tre colpi efficaci, tutti a buon fine. Sarchioto domina la scena anche se nel secondo rallenta il ritmo. Nell’ultimo round l’anziate preme sull’acceleratore e il finlandese sballottato si salva a stento, pur avendo subito un conteggio quasi liberatorio.
 
Y - Kg. 64 Donatello Perulli b. Vladislav Zarri (EST).
Perulli e Zarri hanno un fisico robusto, che fa trasparire una discreta potenza. Perulli sembra più determinato a tenere l’iniziativa. Il lombardo non si avventura, capisce che la sua boxe essenziale e precisa raggiunge lo scopo contro un avversario solido, che non riesce a trovare il bandolo per capovolgere un match tenuto saldamente dal nostro pugile.
 
Y - Kg. 69 Vincenzo Lizzi b. Tomi Silvennoinen (FIN).
Grande tifo anche per il calabrese Lizzi. Il ragazzo prende letteralmente d’assalto il finlandese, costretto a difendersi per buona parte del match. L’ospite cerca di frenare l’aggressività del nostro atleta anche in maniera non corretta, racimolando due richiami e rischiando quindi la squalifica. Silvennoinen alla fine del secondo round viene chiuso all’angolo per subire una poderosa serie. Lizzi non dà tregua all’avversario che viene anche contato nel terzo round.
 
J - Kg. 70 Giovanni Sarchioto b. Ervin Larka (EST).
Tocca al “più piccolo” dei Sarchioto chiudere la serata accompagnato dall’entusiasmo dei presenti in piazza Garibaldi. Giovanni è uno dei gioielli della Nazionale giovanile. Molti occhi sono puntati su di lui. Parliamo di un ragazzo particolarmente dotato che sembra essere “nato imparato” come si dice in gergo. Scelta di tempo incredibile, cambio di guardia naturale, che spiazza gli avversari, serie ficcanti non facili da digerire come dimostrail finlandese che in alcuni momenti sembra travolto da un mare in tempesta. Larka, pescato d’incontro, viene contato nel secondo tempo e rischia la sconfitta prima del limite nel terzo quando Sarchioto smette di “giocare” e accelera il ritmo.   
 
Commissario di Riunione: Raffaele Aveni.
Arbitri/Giudici: Pierpaolo Avolio, Aniello Palmieri, Carlo Franchi, Roberto Scali.
Medico: dott. Emiliano Bonanni.