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WSB 2013, RADIOGRAFIA DELLE SQUADRE AL VIA

12/11/2013 - 12.55.20

 

 

Venerdì notte debutta l’Italia in Argentina

Dodici team da Africa Asia, Europa e Americhe con grandi potenziali.

Presenti nove campioni del mondo di Almaty e altri 20 saliti sul podio.

di Giuliano Orlando

Probabilmente neppure l’AIBA pensava di poter raggiungere un livello così alto in soli tre anni di attività con le World Series. Sono pronte all’imminente partenza, dodici franchigie provenienti da Africa, Asia, Europa e Americhe, nel segno di una globalità che potrebbe segnare la strada di un disegno che l’APB fatica a realizzare nei tempi previsti. Le WSB hanno il vantaggio di mettere a confronto realtà importanti con una formula semplice e di successo, garantita da molte discipline a cominciare dal tennis, che ha aperto la strada con la Coppa Davis. Mentre il programma APB è decisamente macchinoso, costoso e di non facile realizzazione a tempi brevi e Rio non è poi tanto lontana. Le WSB sono alla quarta edizione e mettono sul ring fior di campioni. Fanno parte delle formazioni ben nove dei dieci iridati di Almaty e altri venti saliti sul podio. Dei 450 pugili che fanno parte dei team, 120 hanno preso parte ai mondiali di ottobre.
 
La Russia si avvale dei 10 titolari in Kazakistan, dove figurano il campione iridato 2011 e 2013, il mosca Aloyan, i campioni d’Europa Besputin, Chebotarev, Ivanov ed Egorov, gli argenti mondiali Nikitin (56) e Tishchenko (91), i migliori +91 nazionali: Omarov e Kuzmin a loro volta europei 2010 e 2011, oltre a Gimbatov e Veriasov 21 anni e grandi speranze per Rio. Ha inserito nei 49 kg. Ayrapetyan 30 anni, azero di nascita, una carriera di vertice da capogiro: iridato jr. nel 2002, campione d’Europa 2006 e 2010, bronzo mondiale 2011, titolare a Londra. Nei 56 kg. l’esperto Vodopyanov 26 anni, europeo jr. nel 2005, argento mondiale jr. l’anno prima, svariate volte campione russo, iridato a Chicago 2007, titolare a Pechino 2008 e Londra 2012, presente ai mondiali di Baku 2011. Questi i migliori, ma nel gruppo figurano giovani di talento che potrebbero esplodere.
 
Non meno forte Cuba, che ha fatto la stessa scelta in merito ai reduci da Almaty. Tutti nelle WSB, per guadagnare dollari e fare utile esperienza. Su tutti, De La Cruz (81) ed Estrada Alvarez (56) oro ai mondiali 2011 e 2013, prima e dopo Londra, il mosca Carranzana ventenne oro olimpico, Yasnier Lopez Toledo (64) bronzo olimpico, due volte argento mondiale (2011-2013), nei welter c‘è Iglesias Sotolongo, oro a Londra e doppio titolo iridato (2009-2011), per finire con Arisnoidys Despaigne (69) argento iridato, il bronzo Veitia (49), quindi Banteur (75), Perot e Savon (91), Larduet e il giovane talentuoso Toirac nei +91. Questi i top dei caraibici che puntano a vincere il torneo. Nel contempo hanno iscritto Cordero (52), Bazain (64), Gener (69), Galvez Despaigne (75) diciannovenni emergenti, provenienti dai campionati giovanili, pronti alla nuova esperienza.
 
Non meno ambiziosi i titolari uscenti, ovvero i kazaki degli Arlans Astana, detentori del trofeo. Nove dei dieci atleti che hanno preso parte ai mondiali, sono entrati nel team. Quattro campioni del mondo: Zhakypov (49), Akashalov (64), Alimkhanuly (75) e il capitano della squadra, il welter Yeleussinov, che l’AIBA ha premiato come il miglior dilettante del 2013, pugile completo di 22 anni, che i fratelli Klitschko – invitati dal presidente kazako alla premiazione dei campioni mondiali - hanno già contattato per un eventuale passaggio al professionismo, al momento rifiutato. Un vice iridato: Niyazymbetov (81) e due bronzi: Yeralyev (56), Abdrakhmanov (60), tutti di alto livello, ai quali si aggiungono pugili che hanno già esperienza nelle edizioni precedenti come il + 91 croato Hrgovic, quindi il medio ucraino Derevyanchenko, il gallo Alibenkov, il superleggero Ualikhanov, il massimo Levit che fanno parte della squadra che venerdì affronta allo Rakhat Towers di Almaty, i tradizionali rivali dell’Azerbajan, che al momento tengono in cantiere i pezzi da novanta, ma puntano ai vertici della classifica, e tra i tanti ottimi elementi contano sul gigante russo-azero Medzhidov, doppio campione del mondo e campione d’Europa, quest’anno il castigatore di tutti i migliori, compreso il nostro Roberto Cammarelle, con un verdetto severo per l’italiano, che ha fatto capire di non essere contrario alla partecipazione alle WSB. Un messaggio per Andrea Locatelli?
 
Le altre franchigie europee sono Ucraina, Germania e Polonia.
 
La prima ha rinnovato molto, ma non per questo va sottovalutata. Sabato allo Sport Palace di Kiev se la vede con gli USA Knockuts, che mettono sul quadrato tre indigeni già sperimentati: Simpson (52), Campbell (81) e Koon (+91) e due uzbeki tosti: Sultonov (60) e Kasimov (69), mentre i padroni di casa contano su tre reduci dai mondiali, quali il campione europeo Ishchenko (60), Lazarev (69) e Ganzulia (81), oltre al +91 Arkhipenko, tutti campioni nazionali e il mosca kirkiso Usenaliev.
Lasciando a riposo i vari Kudrykov, Shepelyuk, Butsenko, Berinchyk argento mondiale e olimpico, Mitrofanov e Gvozdyk, l’ossatura del team.
 
La Germania ospita l’Algeria ad Hanau e mette alla prova i ragazzi di casa, quattro presenti ai mondiali: Touba (52), il vice campione europeo Marutjan (69), Michel (81) e il bronzo mondiale 2011 Pfeifer (+91), oltre a Eminovic (60) debuttante. 
 
Infine la Polonia, inserita in un girone pazzesco, con Kazakistan, Azerbajan, Cuba, Messico e Russia, che gli Hussars vanno ad affrontare a S. Pietroburgo sabato sera. I padroni di casa si propongono al meglio, nel senso che i cinque prescelti sono tutti titolati, di cui abbiamo parlato già. Ayrapetyan (49), Nikitin (56), Zakaryan (64) europeo in carica, Chebotarev (75) europeo 2010 e Nikitaev (91) 27 anni, che nel 2010 vinse il titolo russo, senza più ripetersi. I polacchi si presentano con questi nomi: Jagodzinski (49), Kozlowski (56), Legowski (64), Jabloski (75) e Kowalski (91) come dire: questo passa il convento, nessuno presente ad Almaty. Infine, il Messico ospita i cubani. Lo scorso settembre si sono già affrontati in una 'esibition' sempre a Messico City e la differenza fu netta per il club cubano. Gli ospitanti faranno l’impossibile, aiutati dal caldo pubblico di casa, ma contro Veitia (49), Carranzana (56), Toledo (64), Nicolas (75) e Savon (91) tutti presenti ai mondiali, i locali Altamirano, Alameda, Romero, Mercado e il francese Coupe sulla carta possono offrire, salvo il primo e il medio, una dignitosa difesa.
Un primo turno non solo esplorativo. Questa edizione è decisamente di alta qualità. Venerdì e sabato i primi verdetti.
 
 
Per Argentina-Italia appuntamento con Sky Sport 3 hd (canale 203) alle ore 03 di venerdì notte. Sabato differita 7.30 e 14,30. Conducono Mario Giambuzzi e Patrizio Oliva.
 
Giuliano Orlando