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DAL 2014 SENTIREMO PARLARE DI ALESSANDO GODDI

30/12/2013 - 16.48.55

 

 

Si, Goddi, in luogo dell'abiurato Murgia

di Giuseppe Giallara

CAGLIARI, dicembre 2013 – E' lui o non è lui? Ceeerto che è lui! - potremmo dire imitando il popolare attore comico Ezio Greggio. E' lui. Ma qualcosa di cambiato c'è. Alessandro Murgia, il “middle” sardo sfidante supplente al titolo italiano, adesso si chiama Alessandro Goddi perché ha chiesto e ottenuto di poter cambiare cognome.
 
Per quale ragione? “E' una storia lunga – spiega il boxeur isolano – ed è anche triste. Si tratta di motivi personali legati ai rapporti con la mia famiglia d'origine che sono stati interrotti ormai da tempo. Portavo un cognome che facevo fatica a sentire mio. Da qui la decisione di rinunciarvi. Ho inoltrato domanda in tal senso e alla fine il tribunale ha accolto la mia istanza”.
 
Perché il nuovo cognome Goddi?
“Goddi era il cognome di mia suocera che purtroppo è venuta a mancare quasi un anno fa. Quando ho conosciuto mia moglie Laura, lei mi ha fatto da madre, considerandomi non come il genero, ma come un vero e proprio figlio. Per questo mi sono voluto chiamare come lei, era il solo modo che avevo per dirle grazie”.
 
Che effetto fa chiamarsi Goddi e non più Murgia?
“Un bell'effetto. Murgia è morto perché ha sofferto tanto. Goddi è nato quando è iniziata per me una nuova vita con mia moglie e con i miei suoceri. Adesso che mia suocera non c'è più, viviamo insieme in tre: mia moglie, mio suocero e io. Ci troviamo in armonia e stiamo bene insieme. Ho un ottimo rapporto anche con i miei nonni paterni, e nonno Salvatore è il mio primo tifoso”. (Alessandro Goddi  fotogratao da Giuseppe Giallara  quando era Murgia)

Alessandro Murgia ha lasciato in eredità il suo record ad Alessandro Goddi... “Si, e il match per il titolo italiano lo sosterrà quest'ultimo anche se, in fondo, a combattere sarò sempre io. Non so ancora contro chi. Se Signani non lascerà vacante il tricolore per puntare ad altro, aspetterò l'esito del match Signani-Cosseddu per affrontare il vincitore. Altrimenti dovrò vedermela con Lorenzo Cosseddu che è lo sfidante ufficiale e con il quale ci siamo già incontrati una volta pareggiando. A parte l'agonismo, sto incominciando, anche con l'aiuto di mio suocero, a mettere le basi per quando non sarò più un pugile”.
 
Ossia?
“Mia moglie e io abbiamo abbiamo frequentato il corso per tecnici di boxe e lei fra poco si iscriverà anche a quello per manager. Inoltre, mio suocero sta costruendo per noi un centro sportivo a Nuoro pensando al nostro avvenire. Per il momento, tuttavia, mi preoccupo soltanto di fare il pugile. Il mio obiettivo è quello di sostenere un match tricolore sia nei medi che nei supermedi, perché ho tanta voglia di fare. Mi alleno tutti i giorni senza risparmiarmi e la cosa non mi crea alcun problema, anzi mi fa sentire bene. Sono diventato un pugile professionista perché sono un combattente e ho voluto sconfiggere la sofferenza senza lasciarmi sopraffare. Ho solo ventisei anni, e il meglio incomincia adesso”.
 
Contando anche sull'aiuto di qualcuno?
“Si. Ho chiesto la collaborazione del promoter Tonino Puddu affinché mi aiuti a combattere di più in Sardegna e a svolgere una carriera mirata. Da parte mia l'impegno non verrà mai a mancare”.     
 
Fonte: Alfredo Bruno