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ANGOLO ROSA, VALENTINA COLABUCCI

24/02/2014 - 19.40.20

 

 

Atleta da tenere d'occhio

di Alfredo Bruno

Valentina Colabucci (+ 5, - 2, = 1) nel mondo del pugilato femminile viene definita da Francesca Giordano, una dei responsabili del famoso gruppo Laziale, come un outsider, un termine ormai entrato nell’uso comune per significare un atleta da tenere d’occhio.
 
Valentina (nella foto di Luigia Giovannini), pur defilandosi, non passa inosservata anche per vistosi tatuaggi che coprono il braccio e la spalla simili ad una mappa del tesoro.
 
Dimostra meno dei suoi 31 anni e sul ring attua una boxe d’attacco non facile da frenare.
 
Combatte con regolarità da circa due anni per la Body Fight dei fratelli Liberati e ha raggiunto il primo traguardo importante vincendo nella categoria dei 51 kg. il Torneo Regionale Volsca.
 
Come è avvenuto il tuo incontro con la boxe?
“Mi sono avvicinata alla boxe parecchi anni fa. All’inizio l’ho preso come uno sfogo fisico. Poi mi sono cimentata in altri sport e ho ripreso dopo 5 o 6 anni”.
 
Quali altri sport hai fatto?
“Acrobatica, trapezio, ginnastica”.
 
Una sorta di stuntman?
“Si mi piace quando c’è da buttarsi”.
 
In una breve carriera come la tua c’è già un giorno brutto o bello?
“Non è facile da decifrare. Forse il giorno più bello è stato quanto ho vinto il Torneo Regionale a Velletri, una soddisfazione per certi versi inaspettata, ma pur sempre il culmine di un percorso di cui sono soddisfatta. Brutto quando qualche anno fa non mi hanno voluto far allenare per un’incomprensione”.
 
Valentina Colabucci mentre tira colpi al sacco  /  foto: Luigia Giovannini
 
Hai qualche hobbies?
“Sono abbastanza eclettica a cominciare dai tatuaggi. Non solo, mi interesso a tutto quello che concerne le medicine naturali. Mi piace disegnare, ascoltare musica, leggere. Un po’ di cose volubili”.
 
Cosa fai nella vita?
“Mi sono specializzata in Shiatzu, massaggi. Da poco ho lasciato il lavoro al bar e per ora mi dedico solo a quello”.
 
Il tuo colore preferito?
“Il rosso, mi da la carica”.
 
C’è qualcosa che manca nel pugilato femminile?
“Per me è semplicemente una questione di tempo. Adesso la boxe femminile è indubbiamente in crescita, vedo molto entusiasmo in giro. Forse in alcuni momenti non tutti i maestri sono propensi a dedicarsi alle donne pugili. Senz’altro siamo all’inizio di una realtà molto positiva. Ci sono molte ragazze giovani e questo è il segno inconfondibile che l’attività è in forte aumento”.
 
Hai detto che leggi…
“Dai romanzi ai manuali storici”:
 
Le notizie preferisci leggerle su internet o sul giornale?
“ Preferisco sfogliarle su internet, al massimo guardo il telegiornale. Su internet le notizie sono filtrate e quindi ho la possibilità di cercare quello che mi interessa”.
 
Il pugilato oltre a praticarlo è uno sport che segui?
“Si molto. Rimango spesso sveglia per vedere gli incontri in Televisione. Penso che si cresce anche così”.
 
Hai paura?
“No, magari prima di combattere sono sempre un po’ emozionata, una bella sensazione, costruttiva”.
 
Alfredo Bruno