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NDIAYE SI ARRENDE A REBRASSE

23/03/2014 - 10.42.44

la strana resa di Ali Ndiaye. Rebrasse campione d'Europa

di LUIGI PANELLA  -  repubblica.it

Nel match valido per l'Europeo dei supermedi, l'italosenegalese si consegna senza reazione ai colpi del francese al quarto round. Un esito sconcertante difficile da spiegare: "Non ho capito niente, non so cosa sia successo..."

PONTEDERA - Evidentemente è destino che i match tra il senegalese d'Italia, Mouhamed Ali Ndiaye e il francese Christopher Rebrasse, debbano avere un esito perfetto per alimentare perplessità. La prima sfida per il titolo Europeo dei supermedi, disputata a Brindisi, era terminata con un pareggio scandaloso - termine non esagerato -, che aveva danneggiato il francese. Stavolta, sul ring di Pontedera (la seconda patria di Ndiaye), l'epilogo è ancora più sconcertante. Succede che al quarto round, dopo un comunissimo stop dell'arbitro, e senza nulla che lasci immaginare una sua difficoltà, Ndiaye abbassa senza motivo la guardia, esponendosi, fermo e senza reazione, ai colpi dei francese. Rebrasse non ha colpa, picchia facendo il suo dovere e costringendo l'arbitro, con sguardo sorpreso che è tutto un programma, a sospedere il match e decretare il francese campione d'Europa. Una situazione paradossale, difficile da descrivere, che agli appassionati di boxe ricorda un mondiale dei pesi massimi vinto dal grande Lennox Lewis contro Oliver McCall, con quest'ultimo a passeggiare sul ring senza voglia di combattere.

Come commentare? Se la boxe italiana, vogliosa di rilancio, offre spettacoli di questo genere, non è facile evitare che sponsor e televisioni se la diano a gambe invece di investire quattrini. Dispiace inoltre perchè, se Ndiaye avesse conquistato il titolo d'Europa, avrebbe chiuso la favola perfetta: lui, chiamato così dal padre pugile in onore del suo grande amico Muhammad Alì, che sbarca il lunario in Italia da vu cumprà, trova l'amore di una ragazza italiana che sposa, si trasferisce a Pontedera, fa volontariato presso i vigili del fuoco, cresce gradualmente nella carriera di pugile fino alla grande chance della vita.

Tutto finisce in quello strano quarto round, ma anche i primi tre avevano chiarito che Rebrasse ha qualcosa in più. Guardia bassa e pugilato tecnicamente discreto ma molto istintivo per Ndiaye, che cerca di sorprendere l'avversario con sventole troppo larghe e come tali prevedibili. Guardia chiusa, jab sinistro pungente e destro usato mai banalmente per il francese, che dopo un primo round di sostanziale equilibrio aveva a nostro avviso vinto secondo e terzo round. C'era ancora molto tempo, poi però... "Non ho capito niente in quel momento - spiega Ndiaye ai microfoni Rai -. Avevo accusato un colpo in precedenza? No, niente di tutto questo, però non so cosa sia successo. Rendo merito comunaque a Rebrasse, a cui auguro tutto il bene posssibile".

Fontewww.repubblica.it/sport/vari/2014/03/22/news/boxe_ndiaye_rebrasse-81650280/