SPORT & NOTE

Notizie

VISINTIN CONTRO VECCHIATTO, SFIDA D'ALTRI TEMPI

07/09/2014 - 13.43.09

 

 

7 settembre 1956: Bruno Visintin batte Mario Vecchiatto

di  Alfredo Bruno

Per il match tra Bruno Visintin e Mario Vecchiatto, valevole per il titolo italiano dei leggeri, ci fu un’asta a cui parteciparono ben 7 organizzatori, un vero record, una testimonianza della validità di una simile sfida. Vinse la società Spezia Ring in collaborazione con Andrea Ciaccio, organizzatore romano. Teatro del match fu lo Stadio di La Spezia Alberto Picco. Visintin aveva conquistato il titolo vacante superando Franco Antonini e aveva conteso l’europeo al grande Duilio Loi, dal quale fu sconfitto di un soffio. Lo sfidante era un pugile di Udine, Mario Vecchiatto, che si era messo in luce grazie alla sua potenza, alla quale si univano buona tecnica, grande coraggio e grande aggressività; tutte doti che aveva messo ampiamente in luce battendo prima del limite il francese Lucien Meraint. Un avversario da prendere con le molle per Visintin che tra l’altro aveva già in programma un viaggio in Australia con il manager Gigi Proietti e i compagni Mitri, Caprari e Borraccia. Lo spezzino era un campione di razza con intelligenza pugilistica fuori del comune e una tecnica raffinata. I due si affrontarono alla presenza di circa 9mila spettatori. Il piano tattico di Vecchiatto era semplice, sfiancare la resistenza dell’avversario e piazzare il suo micidiale gancio destro. Non semplice a farsi contro un pugile del valore dello spezzino, che controllò abilmente il match, eludendo gli attacchi dello sfidante e rientrare con un veloce uno-due. Dall’ottavo al decimo round Vecchiatto diede l’impressione di poter capovolgere il match con la sua azione asfissiante, ma negli ultimi due round Visintin tornò in cattedra mettendo in luce un bel montante alla figura contro un avversario che cominciava a dare segni di stanchezza. L’arbitro Checchi non ebbe esitazione ad alzare il braccio di Bruno Visintin, che partì subito dopo in Australia lasciando vacante il titolo italiano dei leggeri per entrare nella categoria dei welter. I due pugili proseguirono la strada di una brillante carriera. Vecchiatto diventerà campione nazionale nel 1958 e costringerà Duilio Loi al pari per l’europeo, titolo che conquisterà l’anno successivo. Visintin ebbe la sfortuna di trovare Loi sia nei leggeri che nei welter a sbarrargli la strada europea, ma non nei superwelter dove conquisterà la scettro nel 1964 ai danni del francese Leveque.
 
Alfredo Bruno