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DESIRE GALLI, UN NOME NEL TACCUINO DELLA NAZIONALE

23/02/2015 - 16:24:21

 

 

Desirè Galli: sul ring da protagonista

di  Alfredo Bruno

Desirè Galli (+12, -4, =1), 19 anni, da tempo è segnata nel taccuino della Nazionale. E’ una di quelle atlete di cui si riconoscono le doti, in attesa della loro consacrazione definitiva. Difficile trovare delle lacune: buona difesa, tecnica da non sottovalutare, e all’occorrenza quel briciolo di efficacia che non guasta. Il tutto migliorabile sotto ogni punto di vista, ma pur sempre un cocktail che ormai l’ha inquadrata tra le realtà della nostra boxe femminile.
 
Desirè Galli ai Mondiali AIBA Junior
 
Come è avvenuto l’inizio di questa “avventura”?
Diciamo che ho iniziato a 10 anni. E’ stato proprio mio padre ad accompagnarmi in palestra. Conosceva il maestro e questa è stata la prima tappa di quella che è diventata una passione difficile, come tutte le passioni, da schiodare”.
 
Perché è stato tuo padre ad accompagnarti?
Lui è un grande appassionato di questo sport. Mi accompagnò in palestra per farmi acquistare un po’ più di sicurezza, anche per difesa personale. Non dimentichiamoci che la ginnastica della boxe è universalmente conosciuta come la più completa. Oltretutto quando ho iniziato ho messo subito in evidenza buone doti e di essere portata per questa disciplina. Appena ho compiuto l’età salita sul ring per combattere”.
 
 
Cosa fai nella vita?
Studio. Sto frequentando il V Liceo Scientifico. Quest’anno dovrei prendere la maturità”.
 
Come giudichi la tua esperienza agli ultimi Assoluti disputati a Ostia?
Diciamo che nel male è stata costruttiva. Non è andata certo benissimo avendo io perso il primo match, si dice che dalle esperienze negativa s’impara sempre qualcosa. Ho imparato e quindi sono quì (stage femminile) per migliorare”.
 
Nella tua esperienza pugilistica un giorno particolare e uno amaro?
Il momento più emozionante l’ho provato quando ho sentito per la prima volta suonare l’inno con la maglia della Nazionale. E’ stato al primo incontro del dual match Italia-Ungheria a Catania. Se dovessi selezionare un momento amaro o brutto non saprei definirlo, perché in fondo le esperienze sono state tutte costruttive e stimolanti per migliorare”.
 
 
Cosa ti dà il pugilato?
Tanto sudore, tanto sacrificio, però mi rende felice perchè in fondo sto facendo una cosa che mi piace e quindi mi dà anche serenità”.
 
Hai qualche altro interesse?
Oltre al pugilato è difficile averne. Tra lo studio e il pugilato rimane poco tempo libero e quello che rimane lo passo con gli amici, i fratelli, in famiglia”.
 
Leggi?
No. Non amo leggere. Amo di più vedere un film”.
 
Che genere di film?
Di azione. Anche le commedie mi piacciono. Un po’ tutto, perché lo trovo rilassante”.
 
Il pugilato lo segui anche al di fuori?
Abbastanza. Seguo principalmente i pugili che mi piacciono. In Italia ho una certa predilezione per Marzia Davide e Valeria Calabrese, due figure molto importanti nel nostro settore. Per quanto riguarda i pugili stranieri li seguo abbastanza, mi piace il professionismo”.
 
Segui altri sport?
Sono molto sportiva, se così si può dire. Ho praticato nuoto e sono una fan di Federica Pellegrini. Mi piace anche la moto,il canottaggio, insomma un po’ tutti gli sport”.
 
Come ti trovi nella tua attuale società di Fedele Bellusci?
Mi trovo benissimo, un bell’ambiente. Sono l’unica ragazza ma ho ugualmente un gran affiatamento con gli altri atleti. Ci seguono maestri bravissimi e questo mi galvanizza e mi stimola a migliorare sempre di più”.
 
Alfredo Bruno