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GIACON CAMPIONE WBC SILVER, NAUFRAGIO DELLA TORTI

22/03/2015 - 11:45:50

 

 

Giacon supera l'avversario belga con verdetto collettivo

Milano, 21 marzo 2015 – La vacante cintura interim WBC Silver dei pesi superleggeri è andata a Luca Giacon, kg 63.200, al termine di 12 sostenute riprese combattute con l’indomabile Steve Jamoye kg 62.900. Il verdetto è stato unanime come recitano i tre ampi responsi dei giudici: 119-109, 118-109 e 116-111.
 
La precisione di Luca Giacon contro Steve Jamoye  /  foto di Marco Chiesa
 
Il risultato della terna appare impietoso rispetto alla prova di coraggio fornita dal belga che ha saputo ribattere colpo sul colpo ai guizzi del potente italo-spagnolo. Il match è partito con velocità ed incisività da parte di entrambi i contendenti. La potenza di Giacon traspariva subito rispetto alla fattura dei colpi messi a segno dal suo avversario; la velocità e la precisione del belga compensavano la carenza di efficacia del pugno.
 
Giacon e Jamoye, tra gli organizzatori della serata,  dopo la fatica / foto di Marco Chiesa
 
Giacon ha saputo costruire il risultato con una costante intensità che ha raggiunto il culmine nella settima ripresa, quando ha costretto l’avversario al conteggio. Jamoye ha saputo reagire con forza ed energia, inducendo Giacon a continuare la lotta per guadagnarsi fino in fondo l’alloro in palio. Il belga ha saputo tirare fuori la sua autorità per non essere travolto e finire in piedi, come si meritava il suo coraggio per il lungo sforzo profuso.
Giacon, 27-1-01 (23), arriva così nelle posizioni alte della classifica WBC per aspirare a spazi sempre più consoni alle sue qualità.
Jamoye, 16-1-1 (2), ha perso la palma dell’imbattibilità ma ha dimostrato di avere tante qualità che potrà far valere meglio in altre occasioni.

Torti fallisce contro la potenza

La tecnica dell’italiana, kg 60.500, si è dovuta arrendere di fronte all’efficacia dei pugni della francese Maiva Hamadouche, kg 60, nel confronto valevole per la vacante cintura EBU femminile dei pesi leggeri. La condizione ed il coraggio della campionessa tricolore hanno dovuto capitolare al cospetto della più bassa ma decisa e dura transalpina.
 
Anita Torti e Maiva Hamadouche in uno scambio / foto di Marco Chiesa
 
Alla Torti è mancata la capacità di agganciare l’avversaria con la dovuta tempestività per imporre il suo pugilato. La francese ha espresso abilità nell’anticipare l’avversaria; sapeva posi sottrarsi alle repliche dell’italiana e concludeva con attacchi poderosi.
Appena trascorsi 8 secondi dall’avvio della quinta ripresa dall’angolo della Torti è volato l’asciugamani in segno di resa.
Hamadouche è rimasta invitta con 7 successi prima del limite su altrettanti combattimenti vittoriosi.
Torti, 9-4-1 (3), ha trovato un’avversaria inopportuna in una serata avversa.
 
Maiva Hamadouche regina d’Europa con la cintura EBU  /  foto di Marco Chiesa
 
Nel resto del programma professionistico sono rimasti imbattuti il finlandese Niklas Rasanen, il romeno Catalin Paraschiveanu e l’italiano Matteo Rondena.
Rasanen, kg 78.500, ha soverchiato il croato Marko Benzon, kg 78.500, fino all’arresto del match nel terzo tempo. Paraschiveanu, kg 72.900, ha fatto suo il confronto con il serbo Goran Milenkovic, kg 74.500, tagliando vittorioso il traguardo per squalifica nella quinta ripresa. Rondena, kg 91, ha usato la sua potenza per abbattere nella prima frazione l’altro serbo Aleksandar Petrovic, kg 86.500.
 
 
La milanese Silvia La Notte, kg 50, non ha debuttato al professionismo perché la sua avversaria, la serba Mirela Barudzic, kg 49, non aveva la documentazione in regola.
 
Primiano Michele Schiavone