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In palio le cinture WBC, IBO e WBC SilverMosca, Russia, 22 maggio 2015 – La cavalcata del russo Grigory Drozd contro il polacco Lukasz Janik, nella prima difesa della cintura mondiale WBC dei pesi massimi-leggeri, è finita a 50 secondi del nono round, in un confronto previsto sulla distanza delle 12 riprese. Questa sera Drozd avrebbe dovuto difendere la corona iridata contro il popolare polacco Krzysztof Wlodarczyk, al quale aveva tolto l’alloro mondiale otto mesi prima. Due settimane fa un infortunio ha tolto di gara Wlodarczyk e l’organizzazione moscovita ha pensato bene di sostituirlo con Janik. Il match di Drozd, 40-1-0 (28), è stato a senso unico; Janik ha saputo contenere la superiorità del russo grazie alla sua esperienza e soprattutto al vizioso mestiere. Con il passare delle riprese la resistenza fisica del polacco manifestava cedimenti sempre più evidenti: nella settima ripresa ha dovuto toccare il tappeto ma ha mostrato tenacia e voglia di continuare, nonostante le accresciute difficoltà imposte dal ritmo sostenuto del campione. Janik, 28-3-0 (15), è rimasto in piedi fino a quando è stato fermato dall’arbitro. La superiorità di Drozd è stata sottolineata dall’equanime totale riportato dai tre giudici al termine dell’ottavo round: tre distinti 80-71. ![]() Il guardia destra russo Rakhim Chakhkiev, lasciata vacante la cintura EBU per concentrare la sua attività sulla conquista del vacante titolo mondiale IBO dei pesi massimi-leggeri, non ha dissipato la scelta ed ha centrato l’obiettivo a spese dell’americano Junior Anthony Wright, giunto dall’Illinois con il record senza macchia. Chakhkiev, 23-1-0 (18), ha dovuto faticare per domare l’avversario, ingaggiato la settimana precedente l’appuntamento iridato. Il campione locale ha saputo frenare il suo temperamento, organizzando una tattica poco dispendiosa ma efficace; l’americano ha dimostrato qualità tecniche, abilità schermistica e temperamento, tutti ingredienti che hanno frenato l’avanzata del russo, capace di alternare il bersaglio dei suoi potenti colpi. Uno di troppo giunto alla zona epatica di Wright, 13-1-1 (11), ha realizzato l’epilogo. Il match è finito a 2:39 dell’ottava frazione. Il picchiatore russo Dmitry Kudryashov, artista del KO, si è misurato con Vikapita Meroro, africano della Namibia, in un confronto fissato in 10 tempi. L’imbattuto Kudryashov, 18-0-0 (18), ha faticato ad in quadrare nelle prime riprese la boxe sfuggente di Meroro, 28-5-0 (15), poi ha trovato il tempo per imprimere la sua vitalità fino a chiudere il contro nella sesta ripresa: un potente pugno al tronco ha costretto l’avversario a sdraiarsi sul tappeto ed aspettare la conclusione del conteggio da parte dell’arbitro. Il peso massimo libanese Manuel Charr ha fatto ritorno sullo stesso ring dove il mese scorso aveva riportato la sconfitta ai punti in 10 riprese, con decisione a maggioranza, per mani del francese Johann Duhaupas, assicurandosi questa volta, sulla stessa distanza, un ampio successo a spese di Alex Leapai, australiano nato nelle isole Samoa. Charr, 28-3-0 (16), ha ottenuto il verdetto con questi i cartellini: 100-90, 98-94 e 97-92. Lo sconfitto Leapai, 30-7-3 (24), ha fatto la sua terza apparizione in Europa: in Germania ha vinto ai punti sul russo Denis Boytsov ed ha perduto in cinque riprese contro il pluri campione mondiale Wladimir Klitschko. Anche il vincitore Charr ha avuto la sua chance mondiale quando ha affrontato Vitaly Klitschko per la cintura mondiale WBC, contro il quale è stato fermato nel quarto round. Primiano Michele Schiavone ![]() |
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