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IBT: dopo il primo mese di allenamenti, il punto del DT Francesco Damiani
30 giorni, o giù di lì, che sono serviti per rimettersi in forma e per riprendere il ritmo di allenamento, che contraddistingue le giornate di ogni boxeur che si rispetti, specie se è uno di quelli che indossa la “Canotta Azzurra”. Era arrivato, quindi, il momento per fare un primo bilancio con il DT delle Nazionali, in vista di un calendario che si farà sempre più fitto con l’approssimarsi delle Olimpiadi, prima delle quali ci saranno due appuntamenti importantissimi: Il Torneo maschile di qualificazione Olimpica a Trebisonda (Turchia) e il Mondiale Femminile di Shangai, che sarà valido come pass per Londra. Francesco, sono passati i primi trenta giorni di allenamento delle Nazionali in quel di Assisi. Quale sono le tue sensazioni, cominciando dagli Elité Maschili? Ottime, direi. Diciamo che questo primo mese di lavoro è servito a far riprendere il ritmo di allenamento ai nostri atleti, dopo la pausa per le festività natalizie, e a spiegare e impostare il lavoro di un anno, che avrà il suo culmine nell’appuntamento Olimpico di Londra. Prima, però, c’è il fondamentale Torneo di Qualificazione a Trebisonda, dove andremo con quattro atleti: Cappai (49 kg), Creati (60 kg) Capuano (75 kg) e Fiori (81 kg). Speriamo che anche loro possano staccare il pass per le Olimpiadi, per le quali si sono già qualificati in sei: Parriniello, Mangiacapre, Russo, Cammarelle, Valentino e Picardi. Da qui a Londra, passando per la Turchia, quali sono i programmi? Oltre agli stage di allenamento, faremo anche dei mini-tornei per far prendere il ritmo gara ai nostri pugili. I prossimi appuntamenti saranno in Bulgaria (Torneo di Strandja, ndr) e la Chemistery Cup in Germania. Questa serie d’incontri serviranno sia a quelli che si sono già qualificati che agli atleti che dovranno affrontare il torneo di Trebisonda. Dagli uomini alle donne. Le nostre boxeur sono già salite sul ring, facendo una splendida figura nella WBSF Cup of Nations in Serbia. Per loro l’obiettivo è arrivare al meglio all’appuntamento mondiale di Shangai, dove ci sono in ballo gli ultimi pass olimpici. Si stanno impegnando molto per questo Mondiale. Devo dire che sono molto soddisfatto dell’impegno che ci stanno mettendo e dei risultati che abbiamo ottenuto nel torneo in Serbia. Ovviamente, sarà molto dura ottenere la qualificazione in Cina, perché l’Europa avrà a disposizione solo 4 posti, a fronte delle 50 atlete del Vecchi continente che si saliranno sul ring. Comunque, noi siamo fiduciosi perché sappiamo di avere delle ottime atlete. Proiettandoci al dopo-Londra, quali sono le prospettive per la nostra Nazionale verso Rio 2016? Speriamo, prima di tutto, di ripetere, se non migliorare, lo straordinario risultato di Pechino. Quello che mi sento di dire è che abbiamo dei giovani molto promettenti, sui quali costruire le future fortune azzurre. Ufficio Comunicazione & Marketing FPI - www.fpi.it/index.php |
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