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Peso massimo atipico, chiamato 'due tonnellate'di Pietro Anselmi Figlio di emigranti italiani, si dice fossero napoletani, Galento nacque ad Orange nel New Jersey e si staglia come figura atipica nel panorama dei persi massimi dell’epoca. Da giovane lavorava in una fabbrica di ghiaccio e a diciotto anni esordiva al professionismo. Non aveva fisico da pugilatore, ma seppe costruire un personaggio che attirava pubblico ai suoi incontri. Piccolo e rotondo venne soprannominato "Two Ton" per la sua stazza, pesava 230 pounds e non sembrava un fighter. Si diceva allora, preferisse un buon boccale di birra, il cibo italiano e godersi la vita notturna alle fatiche dell’allenamento. Evidentemente era solo pubblicità in quanto Galento era in palestra che seppe costruire e mettere a frutto il suo proverbiale gancio sinistro. Nel suo curriculum figurano 84 vittorie delle quali 62 prima del limite. Non poteva essere un caso: sul ring sprigionava una tale forza aggressiva, tesa a piazzare il suo gancio letale per molti dei suoi avversari. Solo i più forti campioni riuscirono a batterlo. Tra questi Harold Mays, Johnny Risko, Ernie Schaaf, Jack Gagnon, Al Delaney, Arturo Godoy, Joe Louis e Max Baer. Il 28 giugno 1939, sul finir della carriera, incontrava. il grande Joe Louis, titolo mondiale in palio. Per l’occasione 35.000 spettatori si diedero appuntamento allo Yankee Stadium per assistere all’avvenimento. Tony, al tappeto al secondo round seppe ripagare l’avversario con la stessa moneta nel round successivo prima di arrendersi alla superiorità del campione. Smise di fare a pugni e si diede al werstling prima di aprire, questa volta sul serio, un locale tutto suo. Non fu fortunato in seguito, una progressiva e letale malattia, il diabete, lo portava drammaticamente alla tomba il 22 luglio 1979. TONY GALENTO
Totale incontri 117 ( 84. 28. 5. )
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