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Entusiasmo per Lazio vs Brasile e Giulia Grencidi Alfredo Bruno Roma, 4 giugno 2016 -- La Revolution di Lorenzo Catalano e Valerio Monti esce fuori dalle organizzazioni ordinarie per trovare lo spazio nella bella palestra di Viale Vignali una riunione internazionale e mista. Una ferrea compagine laziale ha lanciato il guanto di sfida ad una compagine brasiliana, composta essenzialmente dalle Società MM Boxe Rio Claro e Palmeiras. Una serata completa dove Giulia Grenci dopo una lunga attesa aveva la sua opportunità di bagnare il sospirato esordio tra i Pro. All’ultimo momento saltava la sfida femminile tra Francesca Grubissich e la brasiliana Jucielen Cerqueira, ma al suo posto sono salite sul ring due interessanti pugili delle ultime leve come Caterina Barretta, che aveva due tifose d’eccezione in Concetta Marchese e Angela Carini, e Giorgia Rossi. Pochi i tempi vuoti tra le due battagliere ragazze, la Rossi allenata da Daniele Malori è apparsa più determinata e incisiva trovando comunque nella sua avversaria filo da torcere. Si inizia quindi la sfida Lazio-Brasile con uno Junior d’eccezione come Armando Casamonica, diventato da tempo una pedina della Nazionale Giovanile, opposto a Dos Santos Bellini. Inizia bene Casamonica con bordate pesanti, ma nel secondo round in alcune occasioni l’avversario sembra prenderlo sul tempo, ma nel finire l’allievo di Setaro trova la strada per superare il brasiliano. Già da questo match capisci che non sarà una serata facile per i laziali. La conferma viene da Ferreira Ciambroni, pugile possente, contro il nostro Di Fiore. Il brasiliano colpisce con continuità a due mani. L’allievo di Simula fatica a contenerlo e viene pescato anche da un insidioso montante destro. Il laziale subisce due conteggi, ma non gli manca certo il coraggio per replicare. Iniziano quindi gli Elite. Sale sul ring Alessio Di Savino, pluricampione in forza all’Esercito, per affrontare Rodrigues Da Silva in un match che si preannuncia di qualità fin dalle prime schermaglie. Uno scontro di teste purtroppo diventa il vero protagonista a metà del primo round. Di Savino ha la peggio con uno spacco sulla fronte. Una ferita difficile da rimarginare e al secondo intervento il medico fa il segno inequivocabile che il match è finito. Il verdetto è di parità. Un Angeletti travolgente costringe Medeiros sulla difensiva. Non cala il ritmo nel secondo round, solo che il brasiliano esce allo scoperto con veloci combinazioni che incantano il pubblico. Match entusiasmante con l’allievo di Mattioli sempre in attacco, ma a rischio di replica con interessi. Angeletti ha fiato da vendere e continua l’assalto su un avversario insidioso, che ottiene a sorpresa il verdetto. Tra Bevilacqua e Dos Santos appare evidente la differenza di peso a favore del laziale, ma appare subito evidente la differenza tecnica in cui oltrettutto l’esperienza del brasiliano ha buon gioco fino alla fine. Mastronunzio parte molto bene con l’altro Dos Santos brasiliano. Il pugile della Phoenix Gym cerca di mantenere l’iniziativa su un avversario apparentemente più lento, ma per certi versi più preciso. E’ il round finale a decidere a favore di Dos Santos, apparso più incisivo, su Mastronunzio in leggero calo. Per il match finale doveva esserci Rosciglione, ma veniva rimpiazzato da Riccardo Valentino. Una sostituzione che per certi versi non ha favorito De Santana. Valentino ha disputato un primo round di fuoco sballottando a più riprese il brasiliano alle corde. Ha comunque mantenuto a tratti l’iniziativa negli altri due round su un avversario tutt’altro che malleabile e pericoloso nelle repliche. Il tesoretto accumulato nel primo round era fondamentale per ottenere la vittoria. Indubbiamente una riunione riuscita con la scoperta di una nuova fonte interessante come il Brasile. Potrebbe essere l’inizio di un’ interessante collaborazione ed esperienza. Gli ospiti hanno messo in vetrina una boxe migliore e più completa rispetto ai nostri, frutto di una buona scuola e di una maggiore esperienza dovuta al numero di matches disputati. La serata si chiudeva con i professionisti. Giulia Grenci da tempo inseguiva la possibilità di un esordio non facile per vari motivi, primo fra tutti in un peso dove non ci sono molte ragazze in giro. L’ungherese Farkas non ha certo trascinato all’entusiasmo, ma era un match utile per vedere l’approccio della nostra pugile ad una nuova dimensione. Risultato decisamente positivo al di là della facile vittoria con un cappotto durato 6 rounds. La Grenci si è mossa con disinvoltura senza strafare, ha provato combinazioni di buona qualità senza sprecare colpi. Ha dimostrato, tirata a lucido, di non avere problemi di fiato mantenendo un ritmo costante per l’intero match. RISULTATI Alfredo Bruno ![]() |
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