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A Roma vince De Carolis con faticadi Alfredo Bruno ROMA, 28.09.2012 – La “Prima” romana della Roundzero è perfettamente riuscita dal lato organizzativo in una serata con promossi e rimandati (nessuna bocciatura) tra i protagonisti. Il Palazzetto del Centro Sportivo Tor di Quinto ha retto benissimo l’urto con il mondo della boxe facendo sbocciare un feeling che promette bene. Nell’articolo di presentazione abbiamo parlato di tre personaggi (Giulio Spagnoli, Luca Ferrara e Massimo Testa) ma durante la riunione abbiamo rivisto in azione Roberto Sabbatini (il marchio Spagnoli-Sabbatini è sempre una garanzia) e Antonio Creti, che di pugilato giornalisticamente parlando se ne intende, nel ruolo di addetto stampa in cui riversa la sua non indifferente esperienza. Un assetto invidiabile quello della Roundzero pronto a sostenere l’urto dei prossimi eventi. ![]() Giovanni De Carolis con la cintura WBC International / foto Renata Romagnoli Non è una pagella la nostra quando parliamo di promossi e rimandati, ma serve a far capire che tra i pugili visti in azione qualche delusione, sia pure leggera c’è stata, mitigata da verdetti più incoraggianti che benevoli. L’organizzazione intanto porta a casa un Titolo Internazionale con la sigla WBC visto che Giovanni De Carolis, supermedio romano, ha battuto ai punti l’ucraino Roman Shkarupa, e non è cosa da poco. Il primo match della serata vede di fronte i medi Stefano Loriga e Daniele Salvestri. Un match a prima vista improponibile per l’inesperienza del pugile di Mattioli, con due match disputati da professionista. E’ un Loriga in discreta forma quello che abbiamo visto sul ring, che sembra aver risentito poco dei 4 anni di assenza. Troppo il divario tra i due, ma a Salvestri va il merito di essersi battuto fino al limite estremo senza darsi mai per vinto, dimostrando un incredibile coraggio. In alcuni momenti sembrava sul punto di crollare ma tra trattenute e paradenti sfilato otteneva preziosi secondi per recuperare, anche se gli costavano due richiami ufficiali. “Spaghetto” oltrettutto ci provava con qualche rabbiosa sventolaccia che teneva in allarme Loriga. Verdetto pro forma per un Loriga che lascia ben sperare e un applauso al coraggio di Salvestri. Nel secondo match vediamo all’opera Andrea Angelocore, un welter imbattuto con un titolo mondiale Giovani IBF nel suo curriculum. Ronny McField è un avversario particolare, utile per tenersi in forma per chi ha buone quotazioni, ma tremendamente pericoloso per chi ha ancora poca esperienza. Così è stato. Angelocore è uno dei “rimandati” se consideriamo l’andamento del match. Field non gli ha dato respiro pressandolo per sei riprese, di contro il pugile romano non è riuscito a tenerlo a debita distanza, pur frenandolo a tratti con belle serie. Il match è piacevole e McField al termine del quinto round alza il braccio da vincitore rivolto verso il pubblico. Ma bisogna sempre dar retta ai proverbi e lo capisci dal verdetto che dà la vittoria al romano. Niente di scandaloso quando “giochi” in casa, ma un campanello d’allarme che fa capire quanto ci sia ancora da lavorare e imparare per un giovane che nutre ambizioni. ![]() ![]() L'arbitro Adrio Zennoni alza il braccio di Emiliano Marsili / foto Renata Romagnoli Dal movimento intorno capisci che si entra nella diretta di Rai Sport per il match clou della serata. Giovanni De Carolis, fisico perfetto da supermedio, gioca la carta più importante della sua carriera. Un Titolo Internazionale WBC non è uno scherzo e lo dimostra anche il record del suo avversario Roman Shkarupa. Sul ring salgono personalità con consegna reciproca di targhe: Antonio del Greco, Vicepresidente FPI e candidato alla Presidenza per le imminenti elezioni, Mauro Betti, supervisor WBC, l’arbitro Guido Cavalleri, gli organizzatori, il Presidente dell’USD Tor di Quinto Massimo Testa, che riceve una Targa, ma quello che più conta è il ricordo del figlio Paolo,giovane dirigente della Società, prematuramente scomparso, a cui è dedicata la serata, e logicamente si finisce coi protagonisti principali: i pugili. Dopo l’inno cantato con assolo di Giorgia Bruni l’arbitro Cavalleri dà le ultime raccomandazioni ai due atleti prima di cominciare. Non ci vuole molto, fin dalle prime battute, a capire che è una serata tutta in salita per Giovanni De Carolis. Questo Roman Shkarupa si dimostra per certi versi più pericoloso del previsto a dispetto di un’attività col contagocce negli ultimi tre anni. Il pugile romano ci mette anche la sua parte cercando ostinatamente la corta distanza, in cui l’ucraino si dimostra ben ferrato, invece di sfruttare il maggior allungo proporzionato ai suoi 13 cm in più d’altezza. Un montante di Shkarupa arriva al mento del romano e suona come campanello d’allarme. L’ucraino scaglia due colpi e poi abbraccia. ![]() Una vittoria sofferta per l’allievo di Mattioli-Ascani, che all’angolo aveva anche Patrizio Kalambay. L’avversario era indubbiamente molto forte, ma c’è da rivedere qualcosa nell’ingranaggio di Giovanni soprattutto nella variazione dei temi. Ogni match è fine a se stesso e questo Shkarupa ha posto dei problemi da risolvere. Per ora c’è fisico e potenza, ma non basta. ![]() Una delle tante fasi confuse del match tra De Carolis e Shkarupa / foto R.Romagnoli La serata terminava con il match tra i welter Tobia Loriga e Orlando Membreno. Purtroppo gran parte del pubblico se ne andava e si perdeva un bello spettacolo perché i due se le sono date di santa ragione senza un secondo di sosta. Il nicaraguense faceva anche scena con atteggiamenti alla Cassius Clay senza coprirsi più di tanto, ma doveva incassare colpi in quantità industriale. Membreno replicava pure e qualche volta in maniera poco ortodossa, ma trovava sul suo cammino un Loriga, 35enne, in buona forma che sembra non aver risentito dei quattro anni di lontananza dal ring. Vittoria senza discussione per il crotonese e un bravo a Sgaramella, che ad Andria ha rigenerato i due fratelli. La serata ha avuto tra i vari personaggi un buon contorno di campioni d’oggi e di ieri. Abbiamo intravisto Nino Benvenuti, nel suo ruolo di commentatore, Domenico Spada, Pasquale Di Silvio, Davide Dieli, Orial Kolaj, Fedele Bellusci, Nicola Cirelli, Mirko Larghetti e altri mi sfuggono tranne Daniele Petrucci che viene intervistato da Luigi Galdiero. Bucetto sarà il prossimo protagonista per la Roundzero, ma da peso superwelter. Un ritorno che a Roma è atteso con impazienza. |
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